Capanna Legnano - Alpe Tiranbohe m. 1287


Publiziert von G&R-dragonfly , 26. März 2025 um 16:31.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:25 März 2025
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1213 m
Abstieg: 1236 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:da Verbania raggiungere l'A26 uscire ad Ornavasso superare il paese, proseguire in direzione di Migiandone e dopo aver percorso un lungo rettilineo alberato sulla sx si nota un'ampio parcheggio con un cannone, qui parcheggiare.-
Kartennummer:geo 4Map n 16 Valle Strona 1:25000

Oggi decidiamo di salire alla Capanna Legnano e quindi  andiamo ad Ornavasso e ci fermiamo alla Punta Migiandone. Grande parcheggio con area pic-nic all'ombra dei cannoni. Accanto al pannello didattico, una palina segnavia indica le varie mete che si possono raggiungere e la relativa tempistica (Forte Bara/Capanna Legnano/Cima Tre Croci - A21). La pendenza durante la salita rimane sempre costante fino al Forte Bara, durante il tragitto si possono visitare trincee, gallerie d'accesso alle trincee e alle postazioni per mitragliatrici (utile una torcia o una pila frontale). Salendo possiamo godere di splendidi scorci panoramici, a sinistra sull'abitato di Ornavasso, con il solitario Montorfano e poco più in là sui laghi Mergozzo e Maggiore, a destra sulla piana Ossolana con il fiume Toce, mentre alle nostre spalle le cime del Parco Nazionale della Val Grande con le aspre pareti dei Corni di Nibbio e l'imponente parete sud del Pizzo Proman. La strada militare termina davanti a una fontana, nei pressi del Forte Bara 420 m, postazione fortificata su più livelli che doveva ospitare baraccamenti e cannoni a lunga gittata. Consigliamo una visita alle varie strutture, tra le quali si può vedere un cannone e un mortaio, posizionati per rendere ancor più suggestivo il luogo. Ritornati alla fontana riprendiamo il nostro itinerario seguendo le indicazioni sulla palina segnavia.
Oltrepassata la piazzola dell'alzabandiera, dopo pochi minuti abbandoniamo la strada sterrata e proseguiamo sulla mulattiera a destra (palina segnavia). Guadagniamo quota con una serie di stretti tornanti e oltrepassato un cippo che ricorda tre partigiani uccisi nel '45, in breve arriviamo all'ingresso di una buia galleria scavata nella roccia e dal fondo sconnesso, che attraversiamo. Dopo qualche minuto giunti a un bivio, lasciamo a destra il sentiero per l'alpe Cuna e oltrepassato un traliccio di una vecchia teleferica, arriviamo ad un punto molto panoramico sulla pianura Ossolana. Il percorso prosegue verso sinistra entrando in un bel bosco di castagno, betulla e roverella. Raggiunta una palina segnavia, tralasciamo a sinistra il sentiero che scende verso il Boden e continuiamo a seguire la mulattiera fino a raggiungere i prati sormontati dalla solitaria baita "Solitudine". Lasciamo questo luogo di pace e silenzio, proseguiamo su una stradina sterrata che sale con alcuni tornanti raggiungendo le baita dell'alpe Barumboda 975 m.  Sia andando a dx  che a sx il sentiero porta alla Capanna Legnano, ma noi seguiamo quello di sx,  fino ad incrociare la ripida strada asfaltata  che con pochi tornanti sale all'Alpe Tiranbohe m. 1287,  passando da Schirombey .  Sul percorso si trovano anche nomi in lingua Walser perchè a suo tempo Ornavasso e Migiandone sono stati insediamenti Walser.- Arrivati alla Capanna e all'alpe Tiranbohe  raggiungiamo un tavolo in legno all'estremità del prato antistante il rifugio, ci fermiamo e ci godiamo l'immenso panorama sulla pianura Ossolana, sui corni di Nibbio, sul Lago Maggiore e sul Lago di Varese ecc. Dopo lo spuntino e le foto di rito, decidiamo di fare un'anello, passando dal sentiero tralasciato al mattino. Riprendiamo la discesa e percorriamo  il sentiero che dalla Capanna riporta all'Alpe Barumboda passando da Pacusboda.  . Non è stata  una buona idea.  La prima parte del sentiero è innevata ed abbiamo incontrato anche tratti ghiacciati,  è stato necessario l'uso dei ramponcini per proseguire in sicurezza fino a Q. 1150 circa, poi da qui il sentiero è tornato percorribile-  Arrivati all'Alpe Solitudine, scegliamo di scendere dal sentiero e non dalla Linea Cadorna percorsa al mattino,   qui bisogna fare molta attenzione,  perchè  fino al bivio per  l'Alpe Cuna (cartello indicatore) il tracciato è poco evidente e bisogna seguire gli omini in pietra. Passiamo dall'Alpe Magigè, dall'Alpe Zevi- Sichsi e raggiungiamo il bell'alpeggio dell'Alpe Cuna con una vista impagabile sui Corni di Nibbio. Breve Pausa, riprendiamo la Linea Cadorna e torniamo all'auto.
Bella escursione, lunga ma con ampi panorami.
Ciao, alla prossima!!

Tourengänger: G&R-dragonfly


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