Rifugio Cesare Branca (2493 m) – Skitour
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Il Rifugio Cesare Branca, ubicato nella Valle dei Forni, è stato costruito tra il 1932 e il 1934 dal CAI Milano grazie alla donazione della signora Giuseppina Branca in ricordo del fratello Cesare, appassionato e valente alpinista.
La capanna alpina costituisce un’ottima base di partenza per numerose ascensioni a tutte le vette del Circolo Glaciale del Forni: Cima Branca, Monte Cevedale, Monte Pasquale, Palon de la Mare, Monte Vioz, Punta Taviela, Punta Cadini, Punta San Matteo, Pizzo Tresero.
Non saranno le mete odierne, visto il tempo nuvoloso e umido, con la nebbia che copre le cime, nonché la formazione dello zoccolo, malgrado la ripetuta applicazione della paraffina. Ho visto sciatori, molto più scafati del sottoscritto, che si lamentavano per lo stesso problema.
Inizio dell’escursione: ore 9.20
Fine dell’escursione: ore 11.50
Velocità media del vento: 5 km/h
Temperatura al Rifugio Branca, ore 11.00: 1°C
Sorgere del sole: 6.38
Tramonto del sole: 18.18
La gita inizia con l’auto, a Santa Caterina Valfurva, lungo la stretta strada della Valle dei Forni, con transito a pagamento, dove acquisto il ticket giornaliero per 10.- €. Gli automobilisti che prevedono di percorrere più volte questa strada, risparmierebbero acquistando un biglietto di più lunga durata; due giorni consecutivi: 15.- €, settimanale: 24.- €, mensile: 30.- €, annuale: 50.- €.
Per mia fortuna non devo incrociare nessuna auto, in particolare nei tratti a ciglio indifeso. In 15 minuti percorro i 5 km fino al grande parcheggio sterrato ubicato sotto il Rifugio Forni, a 2144 m di quota.
Alle 9:20 parto con gli sci in spalla, per un breve portage di 170 m, fino al Safety Checkpoint, che mi dice Go!
Calzo gli sci e mi avvio lungo il percorso, parzialmente battuto dalle motoslitte, che si sviluppa nei pressi del Torrente Frodolfo, sul suo lato nord.
La neve è umidiccia e comincia subito a crearmi qualche problema di scorrevolezza. In alto la nebbia si intensifica; oggi la spettacolare veduta sui ghiacciai mi è completamente negata. Dopo 1 h e 25 min di salita pervengo al rifugio. Vengo accolto con un caloroso ciao. L’interno è ben arredato e molto gradevole; è come una locanda di montagna dotata di tutti i comfort, macchina per il caffè compresa. Come sempre mi accomodo nei pressi della stufa a legna in ceramica bianca.
Magliette e cappellini in “Special Edition”, con il nome del rifugio, sono in vendita per il novantesimo anno di gestione della Famiglia Alberti Confortola. La sosta dura una mezz’oretta. Per la Cima Branca (3000 m) ci sarebbero ancora 500 m di dislivello, tuttavia valuto che non avrebbe senso continuare nella nebbia.
Alle 11:15 spello gli sci e inizio la discesa. Incrocio un gruppo di sciatori stranieri. La fama di questa valle è internazionale. Ho incontrato escursionisti provenienti dai Paesi Baschi, dalla Germania, dalla Scozia, dai Paesi Bassi, dalla Svizzera tedesca …
L’escursione si conclude alle 11:50, 2 h e 30 min dopo la partenza.
Ennesima bella escursione nella stupenda Valle dei Forni, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, per la prima volta con gli sci.
Tempo trascorso: 2 h 30 min
Tempo di salita: 1 h 25 min
Dislivello in salita: 351 m
Quota massima: 2496 m
Quota minima: 2150 m
Sviluppo complessivo: 8,18 km
Pendenza massima: 33,3%
Difficoltà: F
Neve: 30-70 cm
ARPA Lombardia: 3 (marcato)
Copertura della rete cellulare: alcune zone d’ombra
Soccorso sanitario: 118
Numero di emergenza unico europeo: 112
Polizia: 113.
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