Improvvisata al Monte Cevedale 3769 m su tentativo al GZ


Publiziert von Michea82 , 7. April 2023 um 00:59.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 April 2023
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT5 - Alpine Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 2375 m
Abstieg: 2375 m
Strecke:24.1 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Bormio (Valtellina) andare a Santa Caterina. Poi seguire le indicazioni per i Rifugi Pizzini, Forni e Branca. Raggiunto l'albergo Forni parcheggiare nei pressi dell'ampio sterrato (almeno 3 aree parcheggio). A valle c'è il pedaggio di pochi euro (biglietto acquistabile dall'automatico - esporre).
Unterkunftmöglichkeiten: Rifugio Ghiacciaio dei Forni  Rifugio Pizzini  Rifugio Cesare Branca  Rifugio Casati

"Scusa... per caso sei stato al Gran Zebrù?"
"No..Cevedale"
"Scusa per caso sei stato al Gran Zebrù?"
"Che io sappia non è stato nessuno oggi"
"Scusate per caso siete stati al Gran Zebrù?"
"No, ma un paio di persone hanno provato a salire il canale"

Salendo alla Pizzini fermavamo tutti quelli che scendevano per porre loro la stessa domanda.
Ma nessuno era salito nè disponeva di informazioni di prima mano. 
Il Zebrù era in zona grigia. Nessuno sapeva se fosse in condizione. Bisognava andare su a vedere. Dopo le precipitazioni, il gran freddo e il vento abbiamo avuto 2 giorni di sole. Ma con vento. Non si sono create condizioni sicure per salire al GZ senza rischiare troppo. 
Noi però ci abbiamo provato.
Claudio Compagnoni ci ha detto che il giorno del nostro arrivo 2 persone erano salite. Abbiamo visto una traccia sulla pala (da me fotografata). Ma nessuno presente al rifugio ha visto queste persone per poter ottenere qualche informazione in più.
Alla Pizzini ci sono una ventina di francesi, un gruppo di aspiranti guide intente a farsi esaminare dalle guide: alcuni l'indomani avrebbero scelto il Gran Zebrù come sede d'esame. Buon per noi. Non saremmo stati i soli a tentare la salita. Oltre a loro abbiamo incontrato 3 giovani milanesi, restii a salire ma che poi si sono fatti coinvolgere dal nostro entusiasmo e incoraggiare dalla presenza dei francesi. 
Con gli italiani abbiamo anche trascorso una piacevole serata presso il Rifugio.



Video

/www.instagram.com/reel/CqqD0Exv6Fr/?igshid=YmMyMTA2M2Y=




Gran Zebrù durante l'avvicinamento dalla Pizzini



Rifugio Pizzini - Pernottamento

Siamo io e il mio amico Gabriele Drappa, compagno delle più belle avventure come quelle del Rosa e del Disgrazia per citarne due. Da Lugano ci spostiamo in giornata a Santa Caterina dove acquistiamo il ticket per accedere alla Valle dei Forni. Giunti alla località Forni parcheggiamo in una delle aree sterrate. Da lì ci incamminiamo nella Val Cedec. Seguiamo un sentiero sul lato destro del fiume per poi passare all'altro lato tramite un piccolo ponte. Montiamo rispettivamente ciaspole e sci ai piedi verosimilmente ad un chilometro dalla partenza. Siamo colmi di aspettative, animo alle stelle. Davanti a noi si distingue subito il Gran Zebrù in testa alla vallata. La Pizzini compare subito anche lei. Sembra molto vicina ma impiegheremo un paio d'ore circa a raggiungerla. 
Siamo ben accolti da Claudio e Mauro, i quali, nell'orario di punta riescono lo stesso a prendersi piccoli momenti per noi. Le domande sono tante. Pare che due persone siano salite al Zebrù. 
In camera con noi ci sono tre giovani milanesi di cui una ragazza. Con loro ci intratterremo dopo cena a giocare a carte e a parlare di cosa? Beh del Gran Zebrù. Loro si convinceranno a tentare l'ascesa al nostro fianco seguendo i francesi. Ma oltre a ciò la serata sarà caratterizzata da uno spontaneo e allegro scambio tra noi, loro e i guardiani della Capanna. In montagna certe cose scorrono con facilità e quello che condividi con degli sconosciuti rimane lassù, "tutto quello che succede al Zebrù resta al Zebrù".

- Mauro è possibile anticipare la colazione per esempio alle 06.00?
- [Gesto che indica "ma che stai a dire"]
- Così possiamo partire presto
- Ma vuoi andare su a congelare?
- Ok ok volete farci dormire dieci ore. Ne approfittiamo. 


Rifugio Pizzini-Frattola (2706 m)



Il Gran Zebrù

Ci sono vette (come il Gran Zebrù) il cui spessore impone quel rispetto che noi abbiamo saputo portare. 
Non faremo vetta stavolta. 

Le sensazioni al risveglio sono di dubbio, incertezza ma anche di curiosità. Gli animi sono già accesi durante la colazione, la sala animata di aspettative. Il mio pensiero è rivolto alla Pala.

Ci incamminiamo poco prima delle otto, in pieno giorno. Davanti a noi i tre italiani. Dietro i francesi, forse una dozzina. 
Per andare alla base del collo di bottiglia puntiamo ad una grande roccia scura posta dinnanzi alla piramidale montagna. La aggiriamo da sinistra risalendo pendii vieppiù ripidi. Quindi ci portiamo alla base del canale dove io indosso i ramponi. Per facilitarmi utilizzo due piccozze ma ne basterebbe una sola. Gli altri procedono con gli sci. Gabriele sale prima di me con gli italiani, io da solo, ma presto sono raggiunto dai francesi. Il canale è semplice e in breve tempo raggiungiamo il suo culmine. 


Collo di Bottiglia



Il momento cruciale è ora. Bisogna valutare se procedere. La pala appare immacolata, carica di neve ventata. Il gran freddo non ha aiutato ad assestare la neve e il forte vento che soffia senza sosta non ha di certo migliorato la situazione. 
Ci affacciamo e veniamo travolti dal vento gelido. 
Le guide francesi discutono a lungo, sondano la neve e prendono in considerazione di salire da una via alternativa in parte spittata (se ho capito bene si tratta di quella aperta da Confortola). Noi non siamo attrezzati per affrontare una via di misto, inoltre il freddo è davvero intenso ed è la prima volta che siamo in quota quest'anno, con conseguente leggero capogiro. Per me non è il caso. Ma non lo è per nessuno delle persone presenti. Dopo una ventina di minuti decidiamo tutti di rinunciare. Il Gran Zebrù non è in condizione. Gabriele ci rimane piuttosto male. Per me non è un problema. Da una parte mi sento sollevato. Se non ci fossero stati i francesi forse avremmo osato salire. In poche persone ci sarebbe potuta andare anche bene. Chi lo sa?
Sta di fatto che se "Zebrù" significa "Castello degli spiriti buoni" (dal celtico) allora forse davvero tutto è andato come doveva andare, gli spiriti ci hanno fatto girare i tacchi.  

Gran Zebrù e Ortles - In primo piano la pala bella carica (visto dal Cevedale)




Monte Cevedale (dalla Val Cedec)

La salita al Cevedale sarà una meditazione

- Drappa che ore abbiamo?
- Dieci e quarantacinque
- Andiamo al Cevedale
- No...sai che sono deluso? Andiamo a casa
- Smettila. Adesso andiamo a farci una bella cima. Non fa niente se torneremo all'una di notte. Siamo venuti fino a qui e non ce ne torniamo a casa adesso.
- Mhm
- Ogni tanto bisogna rinunciare a qualcosa. Sarà la seconda volta su quante? Duecento?
- Mhm. Va che è lunga Seddio.
- Muoviamoci allora [eh lo so, non so cosa ti sto facendo fare amico ma ormai il meccanismo è avviato, le mie gambe non si fermano più]. Andiamo al Cevedale! Cevedale preparati! Stiamo arrivando....


Monte Cevedale (da noi puntato direttamente dal Zebrù)






Chiedo un paio di informazioni a Chiara, la ragazza milanese che al Cevedale è stata il giorno prima. 
Si può salire dal Casati oppure dalla Val Cedec, in mezzo al ghiacciaio. 
In ogni caso da 3490 metri circa dobbiamo obbligatoriamente abbassarci al di sotto dei 2900 metri. La via la valuteremo una volta giunti alle pendici. 
Rapidi scendiamo. Il canale non è ripido, fronte a valle in breve sono giù. Gabriele scia e si ferma ad aspettarmi. Monto le ciaspole e completo la discesa che sconfina in una vasta piana che attraversiamo a gran velocità. L'ambiente è di alto livello. Ci rifacciamo gli occhi e intanto ammiriamo la nostra vetta che da piccola assume, man mano che ci avviciniamo, maggior imponenza. Seguiamo tracce di sci sbiadite o quasi del tutto cancellate dal vento. Quest'ultimo non smette mai di sferzarci con violenza. Dovremo presto indossare il piumino tecnico. Nello zaino non abbiamo altri strati. Siamo bardati per bene. 
Ora dobbiamo salire 950 metri di montagna.
La fatica si fa presto sentire. Un po' la quota, un po' il freddo intenso, l'impossibilità di fare pause e poi abbiamo già dato in mattinata. 
Procediamo lenti e costanti: ci avviciniamo ad un'enorme seraccata, affrontiamo un ripido pendio alla sua sinistra (riesco a mantenere le ciaspole ai piedi). Raggiungiamo un pianoro e pieghiamo a sinistra per risalire un'ultima parte fino alla conca situata a circa 3600 metri. Siamo ai piedi della cupola finale. Disegnando un semicerchio in senso orario la risaliamo, eseguiamo quindi un lungo traverso che diviene presto esposto e delicato. Troviamo ghiaccio vivo. Scivolare qui è tabù. Sotto c'è la seraccata. Cambiamo assetto (ramponi e piccozza) e puntiamo alla cresta sommitale. Dobbiamo concentrarci: non è banale superare il tratto ripido e scoperto. 
Giunti sull'ampia cresta procediamo agevolmente fino alla croce di vetta. Sono le 15.26. Dopo 4 ore e mezza ininterrotte abbiamo toccato la nostra cima. 


Lo spettacolare ambiente del Cevedale



Provvidenziale riparo nei pressi della vetta del Cevedale


Il freddo è intensissimo. Il vento ci sferza senza sosta. Ma dobbiamo riposare e bere una goccia di te caldo. 
Vicino alla croce di vetta c'è una piccola costruzione in legno. Tramite una piccola apertura buttiamo dentro gli zaini e ci infiliamo anche noi. Siamo seduti sulla neve ma al riparo dal vento. 


La discesa e il ritorno in Ticino

Sarò a casa alle 00.50. Ho quasi indovinato. Il giorno dopo si lavora. Ci è andata tutto sommato bene. Cinque ore di sonno profondissimo e siamo come nuovi. Ma andiamo con ordine. 

Ripercorriamo il percorso di andata fino alla base del Cevedale, a quota 2850 metri circa. Gabriele scia e io cammino. Teniamo entrambi però i ramponi e la piccozza per tutto il traverso sotto-vetta. 
Fino alla base del ripido pendio vicino alla seraccata procediamo assieme (Gabriele mi aspetta). Poi lo lascio sciare. Mi aspetterà alla macchina. Io veloce raggiungo la piana a 2850 metri, quindi devio a sinistra verso la Pizzini. Qui mi fermo un breve momento per salutare Claudio e per fornirgli le informazioni sul Gran Zebrù. 
La discesa fino al parcheggio dei Forni sarà mostruosamente lunga. La farò il più in fretta possibile. Manterrò la destra orografica della valle seguendo le indicazioni del Rifugio Forni. Raggiungo la macchina intorno al tramonto. 
Prima di intraprendere il lungo viaggio fino al Ticino ci fermiamo a Bormio per una meritata cena. 
Pizzoccheri così buoni non li avevo mai mangiati. 
Il viaggio in auto sarà piacevole. Con Drappa i discorsi non mancano. 
Colmati di bellezza torniamo a casa. 


Caro Gran Zebrù ci rivedremo presto.




Tourengänger: Michea82


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Kommentare (10)


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Gesendet am 7. April 2023 um 08:26
Supergrandi è dir poco, complimenti.
Ciao

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. April 2023 um 18:50
Grazie ! È stato spettacolare a dir poco anche senza completare il Zebrù...ciao

numbers hat gesagt: Bravi !!!
Gesendet am 7. April 2023 um 08:51
Saggi a rinunciare...
E' sempre li.

Mario

Michea82 hat gesagt: RE:Bravi !!!
Gesendet am 7. April 2023 um 18:51
Qualche volta si deve. C'erano troppe incertezze e col zebrù non si scherza per quanto siamo sempre piuttosto audaci.
Un saluto
Michea

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 7. April 2023 um 20:48
il GZ e' sempre li'. Vedrai la prossima sara' una passeggiata......Complimenti lo stesso.....Daniele66

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. April 2023 um 22:56
Grazie Daniele. Certo. Abbiamo un'occasione in più per ritornare in quel magico luogo.
Ciao

Amedeo hat gesagt: Ottima salita e ottima scelta
Gesendet am 8. April 2023 um 12:30
Bravi complimenti a tutti e due, tu poi con le ciaspole....! Avete fatto bene a rinunciare perchè la meta non è mai la vetta ma, per alpinisti non professionisti, è la macchina che ci aspetta a valle e che ci riporterà a casa dai nostri cari. E poi rinunciano anche gli alpinisti di professione! Buone montagne!

Michea82 hat gesagt: RE:Ottima salita e ottima scelta
Gesendet am 9. April 2023 um 01:12
Grazie Amedeo esatti la penso anche io così
Potremo farlo un'altra volta.
Intanto il Cevedale è stato un ottima alternativa

gbal hat gesagt:
Gesendet am 9. April 2023 um 14:34
Complimenti a entrambi. Una bella sfacchinata ma una bella conquista "improvvisata" come da titolo.
Bravi. Il Gran Zebrù resta lì ad aspettarvi la prossima volta.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. April 2023 um 12:24
Grazie Giulio. Senz'altro torneremo a riprovare col Gran Zebrù. Intanto come iniziazione ai Forni siamo più che soddisfatti.
Ciao


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