Rifugio Branca (2487 m) – EMTB
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Il Rifugio Cesare Branca, ubicato nella Valle dei Forni, è stato costruito tra il 1932 e il 1934 dal CAI Milano grazie alla donazione della signora Giuseppina Branca in ricordo del fratello Cesare, appassionato e valente alpinista.
La capanna alpina costituisce un’ottima base di partenza per numerose ascensioni a tutte le vette del Circolo Glaciale del Forni: Monte Cevedale, Monte Pasquale, Palon de la Mare, Monte Vioz, Punta Taviela, Punta Cadini, Punta San Matteo, Pizzo Tresero.
Nutro qualche dubbio sulla reale quota a cui si trova il rifugio. Secondo le mie app. la quota esatta dovrebbe essere inferiore ai 2493 m indicati.
Inizio dell’escursione: ore 8.45
Fine dell’escursione: ore 11.30
Velocità media del vento: 5 km/h
Temperatura al Rifugio Branca, ore 10.30: 10°C
Sorgere del sole: 6.42
Tramonto del sole: 19.51
La pedalata inizia a Santa Caterina Valfurva lungo la bella strada della Valle dei Forni sotto un cielo sereno e con un’aria pura e frizzante. Me la prendo comoda e mi fermo spesso per scattare delle foto. È un piacere cominciare la giornata osservando gli asinelli dell’Agriturismo La Casetta della Zia Edda a Nassegno (Nasegn) o le oche e le galline libere che attraversano la strada.
In circa mezz’ora raggiungo il Rifugio Stella Alpina (2061 m). Apprezzo molto una tavoletta esposta che indica ben trentadue mete raggiungibili, con l’indicazione delle quote e dei tempi di percorrenza.
In 45 minuti arrivo al Rifugio Ghiacciaio dei Forni (2178 m). Mi fermo giusto il tempo per una foto, quindi riprendo la pedalata lungo la sterrata, che alla destra entra nella cembreta. Poco dopo svolto a destra, in discesa, e seguo il segnavia per il Sentiero Glaciologico Basso. Ad una postazione mobile osservo alcune fasi della mungitura meccanica delle mucche, quindi supero il Torrente Cedèc e costeggio il Torrente Frodolfo sul suo lato nord. Il paesaggio è molto selvaggio e suggestivo. A circa 2300 m di quota la sterrata si allontana dal fiume e svolta a sinistra, risalendo il versante orografico destro. La pendenza aumenta di botto. Dopo tre tornanti pervengo ad un terrazzo pianeggiante che ospita il Laghetto delle Rosole (2437 m). Il rifugio e lì sopra che mi aspetta. Per raggiungerlo velocemente dovrei guadare il Torrente Frodolfo. Dopo un’attenta valutazione rinuncio. Non ho né calze né abiti di ricambio, per cui un bagno fuori stagione guasterebbe il proseguimento della gita. Imbocco allora il sentierino alla destra che mi costringe a spingere vigorosamente la bici per una decina di minuti, per poi accedere finalmente al piazzale del rifugio. Ho impiegato 1 h e 40 min, soste comprese.

Rifugio Cesare Branca - CAI Milano
L’interno del Rifugio Branca è molto piacevole. Non differisce molto dalla maggior parte dei rifugi della valle. Di fatto, è come una locanda di montagna dotata di tutti i comfort, macchina per il caffè compresa. Al centro del refettorio, una bella pigna in ceramica bianca ravviva e riscalda l’ambiente. Magliette e cappellini in “Special Edition”, con il nome del rifugio, sono in vendita per il novantesimo anno di gestione della Famiglia Alberti Confortola, che si festeggerà fra due giorni.
Alle 10:50 riprendo la bici per il ritorno a Santa Caterina. Imbocco la stradina gippabile, che nel primo tratto si presenta con una pendenza vertiginosa, fino al 38%.
La pedalata si conclude alle 11:30, 2 h e 45 min dopo la partenza.
Ennesima bella escursione nella stupenda Valle dei Forni, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio.
Tempo trascorso: 2 h 45 min
Tempo di salita: 1 h 40
Dislivello in salita: 757 m
Quota massima: 2496 m
Quota minima: 1740 m
Sviluppo complessivo: 17,87 km
Difficoltà: PD
Consumo della batteria da 630 Wh: 42%
Copertura della rete cellulare: alcune zone d’ombra
Soccorso sanitario: 118
Numero emergenza unico europeo: 112
Polizia: 113.
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