Monte Bavarione 1505 Monte Spalavera 1534 Cima d'Alpe 1348 da Scareno
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Escursione nel Parco Nazionale della Valgrande.
Partiamo dalla parte bassa di Scareno 650 m, dopo aver attraversato il paese si esce con il sentiero R11, che è una larga mulattiera che costeggia alta la forra del torrente San Giovanni.
Il percorso ha molti saliscendi e dopo essere passato dalle baite di Leigio arriva al Ponte del Dragone, dove inizia finalmente a salire con una certa costanza. e raggiunge il villaggio di Piaggia 910 m.
Da qui il sentiero inizia a salire verso nord passando dai ruderi di Or di Casè per poi passare alto al di sopra di Scogno e dopo un altro breve tratto in traversata si scende a guadare il Torrente Scogno, perchè il ponte forse non è mai stato completato. Se ne vede la struttura in metallo su entrambi i lati, ma manca solo la passerella centrale. Sul lato opposto saliamo a Corte Bavarione di Sotto 1127 m.
Qui rimaniamo un pò spiazzati da una nuova e larga strada sterrata, non marcata in mappa, il nostro sentiero invece pare dover salire dritto, ma non v'è traccia.
Dopo un paio di avanti e indietro per capire dove andare, ci buttiamo a capofitto nel mare di felci e ginestre soprastante, il Gps dice che il sentiero è qui, sob. E in effetti ben nascosto tra la vegetazione troviamo anche un segno biancorosso.
Alla fine sbuchiamo ancora sulla sterrata "fantasma", e con questa passiamo da Bavarione di Sopra e raggiungiamo in salita il Passo Folungo 1369 m.
In conclusione il sentiero è praticamente scomparso, ora c'è una sterrata che percorre un tracciato un pò più ampio ma arriva comunque al passo, sarebbe stato il caso che qualcuno cancellasse dalle carte il sentiero e aggiungesse la strada, visto che sono già 8 anni che c'è questa situazione.
Prendiamo ora il sentiero nella neve portante che sale lungo il costone ovest fino in vetta al Monte Bavarione 1505 m, dove finalmente usciamo fuori dalle nuvole. Paesaggio da favola, con solo le cime al sole.
Scendiamo per il costone opposto, passando dal cippo dei partigiani della Brigata Cesare Battisti per arrivare al Passo di Pian Puzzo 1289 m, verso est aggiriamo a nord una collina, e arriviamo alla sella di quota 1275 m.
Qui iniziamo la lunga traversata su una stradina innevata e ghiacciata che percorre tutto il versante nord del Monte Spalavera, sul lato Val Cannobina, fino a pervenire al Pian d'Alpe ( che funge anche da valico ), da qui seguendo il dolce costone verso est arriviamo fino al culmine della Cima d'Alpe 1348 m, scendendo appena sotto per la pausa pranzo, dove esiste una casermetta della "Linea Cadorna".
Per il ritorno percorriamo tutta la stradina che rimane sotto costa e arriva ancora al Pian d'Alpe, qui prendiamo a salire nel bosco innevato il sentiero R34 che risale il costone nord-est e arriva in vetta al Monte Spalavera 1534 m. Ambiente fiabesco, con le nuvole sotto di noi e le montagne in pieno sole.
Per la discesa cercheremo di seguire per lo più il costone sud-ovest, fino a che ci porteremo a nord per scendere sulla sterrata, però il taglio diretto nel bosco mi costringerà a calzare i ramponi, seppure per pochi metri, a causa della neve ghiacciata.
Quindi con sterrata ( innevata ) raggiungiamo il Pian d'Arla, dove parte anche la ZipLine.
Ma noi prenderemo il sentiero R13 che come indica il cartello dovrebbe depositarci in men che non si dica a Scareno.
In realtà lo abbiamo già capito, i sentieri soprattutto quelli in basso, sono in totale abbandono, seppur presenti in mappa con tanto di numero. La traccia spesso si perde ed è molto labile e a volte si discosta molto dalla quella in carta, segni neanche l'ombra. Ma bisogna cercare di seguire il crinale, nel dubbio. Passiamo da un paio di alpeggi, uno è forse l'alpe La Rocca e l'altro Alpe Cà Rod, poi si arriva a Scareno appena in tempo per non accendere la lampada frontale.
Partiamo dalla parte bassa di Scareno 650 m, dopo aver attraversato il paese si esce con il sentiero R11, che è una larga mulattiera che costeggia alta la forra del torrente San Giovanni.
Il percorso ha molti saliscendi e dopo essere passato dalle baite di Leigio arriva al Ponte del Dragone, dove inizia finalmente a salire con una certa costanza. e raggiunge il villaggio di Piaggia 910 m.
Da qui il sentiero inizia a salire verso nord passando dai ruderi di Or di Casè per poi passare alto al di sopra di Scogno e dopo un altro breve tratto in traversata si scende a guadare il Torrente Scogno, perchè il ponte forse non è mai stato completato. Se ne vede la struttura in metallo su entrambi i lati, ma manca solo la passerella centrale. Sul lato opposto saliamo a Corte Bavarione di Sotto 1127 m.
Qui rimaniamo un pò spiazzati da una nuova e larga strada sterrata, non marcata in mappa, il nostro sentiero invece pare dover salire dritto, ma non v'è traccia.
Dopo un paio di avanti e indietro per capire dove andare, ci buttiamo a capofitto nel mare di felci e ginestre soprastante, il Gps dice che il sentiero è qui, sob. E in effetti ben nascosto tra la vegetazione troviamo anche un segno biancorosso.
Alla fine sbuchiamo ancora sulla sterrata "fantasma", e con questa passiamo da Bavarione di Sopra e raggiungiamo in salita il Passo Folungo 1369 m.
In conclusione il sentiero è praticamente scomparso, ora c'è una sterrata che percorre un tracciato un pò più ampio ma arriva comunque al passo, sarebbe stato il caso che qualcuno cancellasse dalle carte il sentiero e aggiungesse la strada, visto che sono già 8 anni che c'è questa situazione.
Prendiamo ora il sentiero nella neve portante che sale lungo il costone ovest fino in vetta al Monte Bavarione 1505 m, dove finalmente usciamo fuori dalle nuvole. Paesaggio da favola, con solo le cime al sole.
Scendiamo per il costone opposto, passando dal cippo dei partigiani della Brigata Cesare Battisti per arrivare al Passo di Pian Puzzo 1289 m, verso est aggiriamo a nord una collina, e arriviamo alla sella di quota 1275 m.
Qui iniziamo la lunga traversata su una stradina innevata e ghiacciata che percorre tutto il versante nord del Monte Spalavera, sul lato Val Cannobina, fino a pervenire al Pian d'Alpe ( che funge anche da valico ), da qui seguendo il dolce costone verso est arriviamo fino al culmine della Cima d'Alpe 1348 m, scendendo appena sotto per la pausa pranzo, dove esiste una casermetta della "Linea Cadorna".
Per il ritorno percorriamo tutta la stradina che rimane sotto costa e arriva ancora al Pian d'Alpe, qui prendiamo a salire nel bosco innevato il sentiero R34 che risale il costone nord-est e arriva in vetta al Monte Spalavera 1534 m. Ambiente fiabesco, con le nuvole sotto di noi e le montagne in pieno sole.
Per la discesa cercheremo di seguire per lo più il costone sud-ovest, fino a che ci porteremo a nord per scendere sulla sterrata, però il taglio diretto nel bosco mi costringerà a calzare i ramponi, seppure per pochi metri, a causa della neve ghiacciata.
Quindi con sterrata ( innevata ) raggiungiamo il Pian d'Arla, dove parte anche la ZipLine.
Ma noi prenderemo il sentiero R13 che come indica il cartello dovrebbe depositarci in men che non si dica a Scareno.
In realtà lo abbiamo già capito, i sentieri soprattutto quelli in basso, sono in totale abbandono, seppur presenti in mappa con tanto di numero. La traccia spesso si perde ed è molto labile e a volte si discosta molto dalla quella in carta, segni neanche l'ombra. Ma bisogna cercare di seguire il crinale, nel dubbio. Passiamo da un paio di alpeggi, uno è forse l'alpe La Rocca e l'altro Alpe Cà Rod, poi si arriva a Scareno appena in tempo per non accendere la lampada frontale.
Tourengänger:
Antonio59 !

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Kommentare (2)