Rifugio Alpe Rescignaga 1610mt - sempre più WILD


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 5. Dezember 2024 um 09:31. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum: 1 Dezember 2024
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Portola-San Jorio   CH-GR 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 900 m
Strecke:come da waypoint
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Bellinzona Nord - San Bernardino. Seguire per il S.Bernardino, uscire a Roveredo, all'uscita, sulla cantonale prendere a sinistra, verso Roveredo. Si raggiunge Roveredo, seguire per Monti di Laura, salire la stretta strada (non viene pulita in inverno), dopo vari chilometri, ad un tornante c'e' un bivio, a sinistra per Roggiasca, prendere questa indicazione. Ora proseguire per alcuni chilometri, si passano due ponti, al secondo ponte (quello sull' Albionasca), prima del ponte o subito dopo a sinistra c'e' un parcheggio. Palina con indicazioni sulla strada

   
 

Neve + ghiaccio + no-sentieri + wild = Avventura 

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Per questa escursione decidiamo di ripetere un giro già fatto nella primavera 2015, è già allora era stato piuttosto wild, stavolta lo proviamo in quasi-invernale, anzi per le condizioni del terreno direi proprio invernale.
Partenza dal parcheggio del Ponte Albionasca, salita sul bel sentiero Strada Maria Luisa, antica strada o mulattiera che collega Roveredo al Passo San Jorio e proseguendo verso Dongo.

Citazione: Il nome ci riporta all’ arciduchessa Maria Teresa d’Austria (1717-1780), sotto il cui regno fu costruita e potenziata questa via di collegamento fra l’Austria, la Repubblica delle tre leghe e la Lombardia.
La strada Maria Terea è nota anche come "Via del Viandante"

Il sentiero è stato ritracciato e pulito di recente, troviamo delle paline numerate, in 30m arriviamo al Rifugio La Pila, che si trova poco sotto il percorso, proseguiamo ed in 1h arriviamo all'Alpe d'Albionasca, che stavolta ci fermiamo a visitare.
Una nota importante, già dai 1300mt negli spazi aperti troviamo neve, direi 5-10cm, non crea fastidi visto che il sentiero è comunque visibile, anzi crea una bella atmosfera, anche se non ci aspettavamo assolutamente così tanta neve.
Fino all'Alpe Albionasca tutto tranquillo, poi qualche problema ad individuare il sentiero verso S.Jorio, ma un pò sopra l'alpe riappaiono le bollature e le paline numerate, si sale bene anche se lo strato di neve si fa sempre più importante.
Teniamo d'occhio l'altimetro perchè a Q1810 c'è il bivio che porta verso Cugn. Al bivio inizia la vera avventura.
Già nel 2015 senza neve abbiamo dovuto ravanare per arrivare alla bocchetta, stavolta è stata una vera avventura.
Sentiero leggermente visibile per i primi centinaio di metri, poi inizia il ravanage tra gli ontani e la neve anche ghiacciata, con qualche difficoltà raggiungiamo i ruderi dell'Alpe Cugn, che raggiungiamo scendendo nella gola della Val di Scench. 
Da qui la storia si fa seria, le pendenze sono notevoli e ci sono pareti di roccia e blocchi di pietra molto grandi, il tutto ricoperto di neve.
Calziamo i ramponcini e proviamo seguire la traccia GPS, cercando sul posto la via migliore per passare tra neve, ontani e grossi blocchi.
Molto faticosamente guadagniamo quota, ci tocca sempre litigare con gli ontani che hanno invaso il percorso, o presunto tale.
Arriviamo infine alla Sella di Scench a 1920mt, la massima altitudine di oggi.
La bocchetta mette in comunicazione la Val d'Albionasca con la valle che ospita l'alpe Rescignaga e quella di Scench, e si trova sulla cresta del Fil de Redenett, sotto la mole del Marmontana.



Siamo al sole e ci riposiamo dalla faticosa salita, avevamo pensato di percorrere un pò della cresta, ma siamo molto tardi rispetto alle tempistiche previste, la neve e la ricerca dei passaggi ci ha rallentati non poco, pazienza ci torneremo in condizioni megliori.
Ora scendiamo verso le baite di Scench, anche qui sentiero difficile da individuare ma ancora una volta la traccia gps e accurata analisi sul posto ci permette di scendere in sicurezza.
Ragginte le baite dell'alpe, quasi ruderi, scendiamo sotto la baita più grande e cercando di individuare il sentiero sotto scendiamo con traversi e zig-zag verso la bella piana acquitrinosa di Rescignaga. Proprio per gli acquitrini conviene stare alti sul fianco sinistro (scendendo) della piana per raggiungere le baite di Rescignaga.
Le baite e la piana sono al sole, ne godiamo e mettiamo ad asciugare i nostri indumenti matidi di sudore.
Entriamo nel rifugio aperto ed accendiamo il camino, dove ci sistemiamo tutti attorno al fuoco caldo.
Consumiamo il nostro pasto, panino ovviamente, ma non mancano i dolci bisciola e marron-glacé, accompagnati da un rosso di qualità (bravo Gimmy).
Caffè, grappa e sviluppino per chiudere.
Fuori il sole si è eclissato, i nostri indumenti sono diventati rigidi dal freddo, raccogliamo il tutto e ci prepariamo a scendere dopo ben due ore trascorse davanti al focolare del Rescignaga.



Discesa abbastanza tranquilla, neve solo fino a Q1400 circa poi bosco, faggi e foglie. 
Il sentiero NON è bollato bisogna fare molta attenzione ad individuare il passaggio e dove prosegue, una paio di passaggi da fare con attenzione, uno in una zona franata ed un a fil di roccia con passaggio stretto (ricordo che c'era una catena?).
Sono 3.4km di ritorno per poi scendere poco oltre al Ponte d'Albionasca, di sole ne abbiamo visto veramente poco, era sempre da un altra parte ....
Fine di una giornata molto wild, decisamente molto più faticosa del previsto, ma abbiamo calpesto la prima neve di questo pre-inverno.

 

                                                               
  Video                                                                                    Percorso Interattivo
 

 
 
   
 

            Vista da Paolo   -    (brown)


 

Oggi ripercorriamo una escursione fatta diversi anni fa con un giro ad anello per raggiungere il rifugio alpe Rescignaga.
Percorriamo la valle Albionasca molto ben segnalata fino al bivio per San Jorio dopodichè la vita si fa dura per la presenza di neve e per l'assenza di indicazioni per arrivare alla bocchetta che sovrasta l'alpe Rescignaga.
Con l'aiuto del gps e dei ramponcini ci avventuriamo in mezzo a ontani e roccie e vedendo da lontano la bocchetta riusciamo a raggiungerla guadagnandoci anche i primi raggi di sole.
C'era l'idea di deviare verso la cima adiacente alla bocchetta ma visto il ritardo per arrivare li, decidiamo di scendere al rifugio per consumare davanti al camino il nostro pasto.
L'alpe Rescignaga e' un buon riparo per scaldarsi nonostante la coibentazione della struttura non sia delle migliori.
Dopo un po' di riposo riprendiamo la discesa verso l'auto accompagnati dalla neve per un buon tratto.
Arriviamo alla macchina soddisfatti per il giro non banale visto le condizioni generali .
Una escursione da affrontare con le dovute cautele in questo periodo soprattutto con la giusta attrezzatura e sicuramente con l'aiuto del Gps.

A presto Paolo


 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy     -    (gimmy)


Oggi la sorpresa è la tanta neve che abbiamo incontrato lungo il percorso ed anche parecchio ghiaccio che ha reso impegnativa quest'escursione 
il tratto  che dal parcheggio ci ha portato fino al bivio per il San jorio che si trova a  quota 1820 metri, e' stato intuitivo e tranquillo
e poi grazie gps ,senza questo strumento oggi non si capiva molte volte dove andare segni nulli o forse coperti dalla neve, arrivare alla Bocchetta  c'e voluto un certo impegno
dal quel punto a circa 1800 metri fra ontani da scavalcare o aggirare, ghiaccio neve e passaggi da trovare fra le rocce, non è stato per niente semplice giungere nel punto  più alto di oggi, per poi scendere nella Valle opposta fino al rifugio, wild spinto all'estremo, ramponcini ai piedi,e attenzione massima
Il rifugio è  abbastanza spartano ma tutto sommato accogliente, abbiamo acceso il camino e pranzato al caldo,  con la solita gioia  e amicizia, ci voleva proprio un po'  di relax  al calduccio dopo questa tirata, in parte imprevista, ma è pur sempre un invernale ci può stare

CIAO ALLA PROSSIMA


 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :   9.1 Km totali, 8:00 totali e 5:20 di cammino
Andata :  1.9 Km,  1:05 lorde, 5m soste all' Alp d'Albionasca
 4.0 Km,  3:00 lorde, 10m soste ai ruderi Alpe Cugn
 4.5 Km,  3:45 lorde, 15m soste alla Sella di Scench
 5.7 Km,  4:30 lorde, 30m soste al Rifugio Alpe Rescignaga 
Ritorno :  3.4 Km,  1:20 lorde, 0m soste
Dislivello :  800  mt di assoluto
 905  mt di relativo
Libro di vetta:  NO
Copertura cellulare:  Buona sul percorso, anche in rifugio
Partecipanti :

 Giorgio, Gimmy, Paolo, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito        (ESC #557)

www.girovagando.net       

  

 

 
 



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8 Mai 16
Wild Albionasca, anello · giorgio59m (Girovagando)
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Kommentare (1)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2024 um 17:49
wild tutta la vita...vaiiii!!!!!
Menek


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