Pilone (2192 m)
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Per la prima volta al Pilone (2192 m) chiamato anche Cima Pian del Bozzo e nel dialetto della Valle Vergeletto "Pilùn". Il toponimo significa 'pilastro', 'colonna'.
La cima è posta sul confine tra Ticino e Piemonte, nei comuni di Onsernone e Craveggia.
Inizio dell’escursione: ore 9.20 (Stazione a monte della funivia)
Fine dell’escursione: ore 13.25 (Stazione a monte della funivia)
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1029 hPa
Temperatura alla partenza: 9,5°C
Isoterma di 0°C alle 9.00: 3200 m
Temperatura al rientro: 11,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.52
Tramonto del sole: 18.26
Sveglia alle 5:45, partenza da casa alle 6:40, arrivo a Zott (975 m) alle 8:57, dopo 88,7 km d’auto, con una sosta caffè di 5 min.
È un martedì con meno sole del previsto, ma quanto meno asciutto e mite per la stagione.
Acquisto il biglietto a/r AVS (16.- CHF) e alle 9:05 prendo posto sulla rossa cabina che in 7 minuti mi permette di superare un dislivello di 805 m.
Alle 9:20 parto dalla stazione a monte, a 1770 m di quota, in direzione della Capanna Alpe di Salèi, chiusa per la stagione invernale. Lasciato l’alpeggio il sentiero si inoltra nello splendido lariceto, all’apice dei colori autunnali. Il giallo-oro dei larici si contrappone al verde scuro dei rododendri, che coprono il sottobosco. Cammino su un soffice tappeto di aghi di fianco al torrente Ri d’in Erlöngh, un immissario dell’Isorno. In trenta minuti pervengo all’idilliaco Laghetto di Salèi (1923 m): una perla di rara bellezza, circondato da larici sparsi. È una meta molto gettonata dai numerosi escursionisti che visitano la Valle Vergeletto.
Il sentiero sale ora con maggior pendenza in direzione del Passo di Bùsan (2006 m) o Pass dal Bösan nella versione dialettale. Il valico collega la Valle Onsernone alla Valle Vergeletto.
Un omone di pietre contraddistingue il terrazzo, ubicato al limite dei duemila metri.
La via prosegue in direzione ovest, alla testata della Valle della Camána; è segnalata con bolli bianco/rossi, decisamente sbiaditi. Non ci sono passaggi esposti né difficili, per cui l’itinerario è adatto anche alle famiglie con ragazzini allenati. Dopo 1 h e 20 min di cammino raggiungo la vetta del Pilone (2192 m).

Pilone (2192 m)
Dal versante meridionale salgono delle folate di nebbia che mi negano un panorama ad ampio raggio. Poco male, i banconi vanno e vengono e conferiscono un alone mistico alla cima.
Il libro di vetta è custodito in una scatola metallica verde oliva di insolita robustezza, lunga 30 cm. Si tratta di una scatola per munizioni della NATO, contrassegnata dalla sigla UN 0339. È acquistabile anche in Internet al costo di 18,90 € ed è più ampia della solita gamella dell’esercito svizzero.
Mi soffermo in vetta per tre quarti d’ora, senza che arrivi qualcuno.
Sulla via del ritorno mi concedo ancora diverse pause per ammirare e fotografare il laghetto e i prati dell’Alpe Salèi.
La funivia, che può trasportare fino a quattro persone per corsa, rimane fuori servizio dalle 12:00 alle 14:00, motivo per il quale, già alle 13:30 gli escursionisti si avvicinano con una certa impazienza all’ingresso della stazione a monte. Occorre avere pazienza.
Escursione nell’appartata e selvaggia Valle di Vergeletto, in un ambiente particolarmente seducente in autunno, grazie alla colorazione dei larici. Il Laghetto di Salèi, a soli 40 minuti di cammino dalla funivia, con un dislivello di 150 m, è una meta irrinunciabile anche per le persone che non possono permettersi lunghe escursioni.
Tempo totale: 4 h 05 min
Tempi parziali:
Stazione a monte Funivia Salèi (1770 m) – Laghetto di Salèi (1923 m): 30 min
Laghetto di Salèi (1923 m) – Passo del Búsan (2005 m): 15 min
Passo del Búsan (2005 m) – Pilone (2192 m): 35 min
Dislivello in salita: 443 m
Quota massima: 2192 m
Quota minima: 1770 m
Sviluppo complessivo: 7,51 km
Difficoltà: T3
Coordinate Pilone: 864'403/119'130
Libro di vetta: sì
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.
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