MTB: Parpinasca & Marone (da Domodossola).
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In quel di Domodossola la colonnina di mercurio, alle 8.00 del mattino, riporta 4°gradi e quasi maledico il fatto di esser troppo leggero come assetto. Fortunatamente, i 12 km di salita che mi attendono saranno provvidenzali per accumulare calore corporeo, ma in discesa, la fitta faggeta non farà filtrare nemmeno un raggio di sole e i denti battono! D'altronde è la stagione che come la giri la sbagli a vestiario:-) Da Domodossola a Trontano, tramite Via Provinciale Alta, raggiungo il centro del borgo di Trontano, dopodiché si prosegue su strada forestale fino al Rifugio Parpinasca. La prima parte di questo sterrato è tutto sommato ottimo, anzi fin troppo "bitumato" al punto che alcuni tratti sono addirittura asfaltati, alternando segmenti in cui si ritorna a sterrato. Dopo il bivio per Alpe Faievo, si sale con maggior intensità, il fondo sarà interamente naturale boscoso. Il panorama dal rifugio (struttura ricettiva aperta a titolo informativo) è molto bello e aperto sul fondovalle Ossolano con le ben note montagne del territorio, tra tutte svetta vicinissimo il Pizzo Tignolino, meta raggiunta tempo fà con l'amico Sergio
Serzo in veste escursionistica. Sceso per la medesima via, inserisco in questa seconda parte d'itinerario, un percorso molto vario e per certi versi anche tecnico in alcuni frangenti, seppur relativamente breve e senza grande accumolo di dislivello in termini numerici. Quindi, di rientro a Trontano, si segue per un breve tratto la Via Togano, fino a reperire una single-track interessante che permetterà di collegare i Mulini di Graglia a Verigo. Da Verigo invece, si risale una strada sconnessa e molto irregolare come fondo, con pendenze impegnative che si spingono oltre il 20% nei punti più ostici. Non essendo continua e regolare, ma un susseguirsi di saliscendi con improvvisi rilanci, rende avvincente la prova per chi si cimenterà su questa strada dimenticata che sbucherà a Marone. Il nucleo di Marone è completamente abbandonato, vi è: una chiesa, un cimitero, muretti a secco, terrazzamenti e baite in pietra ancora in "buono stato" altre ridotte a ruderi. L'ultima messa venne celebrata nell'anno 1932 prima di subire il completo abbandono. Marone trovandosi sulla via ferroviaria vigezzina della Centovalli rimane nascosto sotto il ponte che attraversa il Melezzo, suggestivo è anche il passaggio durante la pedalata. A Domodossola rientro per il medesimo itinerario.

Tourengänger:
GAQA

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