Pizzo Cavregasco 2535 e Pizzo San Pio 2301


Publiziert von Antonio59 ! , 20. August 2024 um 14:47.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 August 2024
Wandern Schwierigkeit: T6 - schwieriges Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 15:00
Aufstieg: 1010 m
Abstieg: 2215 m
Strecke:18,3 km

Dal Bivacco Petazzi al Lago Ledù, partiamo per la traversata  a saliscendi verso Ovest sull'Alta Via del Lario.
Scavalchiamo un costone ad Avertai 2206 m, quindi si passa sotto il Taglio di Inghirina, ora perdiamo qualche decina di metri per scendere a una sorgente dove nasce il torrente Busteccio, sostituendo l'acqua presa al Lago Ledù. Superiamo un altro costone ( Passo di Cavrig 2124 m ) e finalmente arriviamo al Lago di Cavrig dove c'è un altro ruscello per eventualmente prendere acqua.
Al lago abbiamo davanti la via di salita che è abbastanza intuitiva tra le fasce erbose, eccetto per quelle ripide placche finali. Ma è proprio lì che si passa ? Ma la relazione Gogna-Recalcati non lascia dubbi.
Saliamo quindi attraverso ripide fasce erbose, con percorso a zig-zag per vincere le debolezze del versante, fino ad arrivare alla base delle  placche ben visibili già dal laghetto. Qui sembrano presentarsi due alternative: stare lungo un canaletto erboso sul margine destro, oppure come fatto da noi, risalire le placche vicino alla parete e l'ultimo tratto in una stretta crepa erbosa. Arrivati quindi all'intaglio sulla Cresta delle Lavine Rosse 2460 m, si gira oltre l'angolo e si entra nella parete Nord-Est, dove vediamo due cenge, percorriamo quella superiore, ma poi questa diventa discontinua e difficile, conviene calarsi quindi a quella inferiore ( ometto ), la quale prosegue a lungo, sempre esposta e arriva in un tratto di parete concava. In effetti la cengia proseguirebbe ancora per molto, attraversando tutta la parete, ma qui, intuendo la mini-cengia più in alto che ritorna indietro in ascesa in senso contrario, conviene salire di pochi metri e raggiungerla ( ci sarebbe anche uno spit con piastrina a indicare il cambio di direzione, ma noi la abbiamo visto solo al ritorno ).
Percorriamo quindi questa stretta cengetta in direzione opposta, c'è anche una spaccata da fare ( sospesi nel vuoto ) o scalare una roccetta, poi un tratto dove la cengia è di solo 3 centimetri e si sale infine ancora alla cresta Est. Qui sembra che si debba scalare una roccia di un paio di metri (  passaggio rognoso, soprattutto in discesa ), ma poi guardando bene  si può girare oltre lo spigolo, e si vede un facile canale erboso a cui segue qualche facile roccetta che porta senza pensieri in vetta ( costruiti 2 mini-ometti per indicare l'aggiramento ). 
Finalmente in vetta. Troppo tardi però, delle 2 "cavregasche", padrone di casa, c'è rimasto solo il teschio :-))
Poi la beffa vuole che il libro di vetta sia saldamente custodito nel suo scrigno d'acciaio. Consiglio agli escursionisti che ci seguiranno di portare attrezzi da scasso, se vogliono lasciare la loro firma.


Ora si tratta solo di portare a casa la pelle, ripercorriamo con somma attenzione tutta la via dell'andata, compreso il pendio erboso e qualcuno non me ne voglia, ma ora ci sono un pò di ometti in giro per la montagna :-)

Dal Lago di Cavrig, riprendiamo la traversata verso Ovest, con risalita alla Bocchetta di San Pio 2182 m, ben presidiata da un nutrito gregge di capre. Ora stando leggermente sotto cresta nel versante Ovest, senza un vero sentiero, risaliamo anche al Pizzo san Pio 2304 m.
In discesa lungo il crestone Ovest, poi lungo un canaletto roccioso, quindi giù per un valloncello erboso a sinistra per riprendere la via marcata che collega le bocchette di San Pio e Crocetta. Dopo un altro tratto a mezza costa, risaliamo faticosamente di 60 metri circa al Passo della Crocetta 2175 m ( 2201 sul cartello ). 
Ora non resta che la lunghissima discesa, dapprima lungo una fastidiosa pietraia, poi per fasce erbose, per approdare infine in una larga mulattiera che poi diventa strada tra Corte Terza e Bodengo.

Un bel tratto da fare al buio è ormai il nostro marchio di fabbrica. Anche stasera è troppo tardi per la pizza.


Escursione adatta  a chi ha nervi saldi e non soffre per l'esposizione.

Tourengänger: Antonio59 !, Sam61
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 20. August 2024 um 20:10
Bravissimi e belle foto illuminanti....
Il Ledù è più facile.

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. August 2024 um 21:47
Non saprei. Ma voi avete usato la corda al Ledù. Quindi è un pò più alpinistico.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2024 um 21:51
Ambedue le cime richiedono nervi saldi Dani... Ma il Ledu è sicuramente più tecnico, anche evitando la lama.

imerio hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2024 um 06:53
Complimenti per la salita al Cavregasco, davvero adrenalinica e ben rappresentata dalle foto, che avete fatto con conoscenza della zona e grande intuito. Bravi davvero! Imerio.

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. August 2024 um 11:41
Grazie Imerio.
Documentarsi prima è assolutamente raccomandabile.
In questo la prima fonte almeno per me sono le guide dei Monti d'Italia.
Ciao
Antonio

imerio hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. August 2024 um 13:18
Ricordo la guida dei Monti d'Italia della Mesolcina, che fu una delle ultime ad essere pubblicata, un vero Vangelo per gli escursionisti! Ciao.

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2024 um 21:55
Grandi ragazzi, cima di prima qualità il Cavregasco.
Peccato solo che su hikr abbia due WP, quando ne basterebbe uno.

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. August 2024 um 10:11
Si può rimediare. Poi ti spiego come.


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