Punta Fontana Fredda, Cheneil, Cretaz, Valtournanche, Buisson.
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La mia notte sotto le stelle è passata, inizia ad albeggiare, i raggi del sole illuminano dapprima le cime del Gran Paradiso, poi il Cervino e la Dent d'Herens, via via le cime minori.
La preparazione dello zaino mi prende una mezz'oretta, mangio un po' di frutta e sono pronto alla discesa. Raggiungerò Cheneil per il sentiero 31 che scende al Col Cheneil da cui prenderò la parte settentrionale del sentiero che lo collega a Chamois.
Il 31 si rivela essere un bellissimo sentiero che corre su un crinale con dinanzi il Gran Paradiso, la Tersiva, l'Emilius e tante altre cime. Vi sono dei punti panoramici sul fondovalle e sul Cervino e tanti, tantissimi fiori. Raggiungo l'incrocio, giro a destra e proseguo sul largo tracciato che scende dolcemente verso Cheneil, il versante è ancora in ombra ma la temperatura è decisamente piacevole. Alcuni punti panoramici permettono ulteriori magnifiche viste sul Cervino ed un'aerea visione su Valtournanche.
Arriva il sole sul sentiero, incontro le prime persone, giungo a Cheneil, poche case ed il vecchio albergo Carrel in un luogo idilliaco. Non c'è nessuno a parte un cane che mi si fa incontro scodinzolando. Riempio la borraccia alla fontana, il ristorante - albergo Bich, dove speravo di far colazione, è ancora chiuso per cui mi avvio senz'altro seguendo le indicazioni per Cretaz.
Passo per il bel nucleo di Promindoz che si trova in una posizione magnifica, proseguo in discesa per Cretaz, il cammino è accompagnato dal rumore dell'acqua che scende impetuosa, il torrente non si vede, sommerso com'è dalla vegetazione ma poco prima di arrivare a Cretaz il ponte in legno che lo attraversa permette di apprezzarne la bellezza.
Cretaz conserva diverse belle case, fienili Walser su funghi di pietra ed una grande fontana lavatoio.
Raggiungo Valtournanche, finalmente potrò fare colazione, salgo alla chiesa che si trova accanto al municipio la cui facciata è costellata da decine di lapidi che commemorano le tante guide che hanno dato lustro alla valle.
Mi siedo alla terrazza del Café des Guides nella piazza del municipio e mi gusto un bicchiere di latte con una magnifica fetta di torta Belle Helene con panna montata.
Riparto seguendo le indicazioni del sentiero 1 che percorre tutta la valle, attraverso le frazioni di Montaz di sopra e di sotto, il sentiero costeggia la strada regionale ma correndo in una sede protetta a lato e con fondo erboso.
Come scoprirò segue il percorso del metanodotto interrato a fianco, ma ben più in alto, del torrente Marmore. A Maen contorna il lago artificiale affollato di pescatori e prosegue fino alla Cappella di Ussin dove lascia a destra la strada per addentrarsi nel bosco e raggiungere la frazione di Nuarsaz, ormai vedo la funivia che sale a Chamois, in breve sono al parcheggio dove pago 3 euro e recupero la mia auto.
Difficoltà: T2 la discesa fino a Cretaz, T1 da Cretaz a Buisson.
La preparazione dello zaino mi prende una mezz'oretta, mangio un po' di frutta e sono pronto alla discesa. Raggiungerò Cheneil per il sentiero 31 che scende al Col Cheneil da cui prenderò la parte settentrionale del sentiero che lo collega a Chamois.
Il 31 si rivela essere un bellissimo sentiero che corre su un crinale con dinanzi il Gran Paradiso, la Tersiva, l'Emilius e tante altre cime. Vi sono dei punti panoramici sul fondovalle e sul Cervino e tanti, tantissimi fiori. Raggiungo l'incrocio, giro a destra e proseguo sul largo tracciato che scende dolcemente verso Cheneil, il versante è ancora in ombra ma la temperatura è decisamente piacevole. Alcuni punti panoramici permettono ulteriori magnifiche viste sul Cervino ed un'aerea visione su Valtournanche.
Arriva il sole sul sentiero, incontro le prime persone, giungo a Cheneil, poche case ed il vecchio albergo Carrel in un luogo idilliaco. Non c'è nessuno a parte un cane che mi si fa incontro scodinzolando. Riempio la borraccia alla fontana, il ristorante - albergo Bich, dove speravo di far colazione, è ancora chiuso per cui mi avvio senz'altro seguendo le indicazioni per Cretaz.
Passo per il bel nucleo di Promindoz che si trova in una posizione magnifica, proseguo in discesa per Cretaz, il cammino è accompagnato dal rumore dell'acqua che scende impetuosa, il torrente non si vede, sommerso com'è dalla vegetazione ma poco prima di arrivare a Cretaz il ponte in legno che lo attraversa permette di apprezzarne la bellezza.
Cretaz conserva diverse belle case, fienili Walser su funghi di pietra ed una grande fontana lavatoio.
Raggiungo Valtournanche, finalmente potrò fare colazione, salgo alla chiesa che si trova accanto al municipio la cui facciata è costellata da decine di lapidi che commemorano le tante guide che hanno dato lustro alla valle.
Mi siedo alla terrazza del Café des Guides nella piazza del municipio e mi gusto un bicchiere di latte con una magnifica fetta di torta Belle Helene con panna montata.
Riparto seguendo le indicazioni del sentiero 1 che percorre tutta la valle, attraverso le frazioni di Montaz di sopra e di sotto, il sentiero costeggia la strada regionale ma correndo in una sede protetta a lato e con fondo erboso.
Come scoprirò segue il percorso del metanodotto interrato a fianco, ma ben più in alto, del torrente Marmore. A Maen contorna il lago artificiale affollato di pescatori e prosegue fino alla Cappella di Ussin dove lascia a destra la strada per addentrarsi nel bosco e raggiungere la frazione di Nuarsaz, ormai vedo la funivia che sale a Chamois, in breve sono al parcheggio dove pago 3 euro e recupero la mia auto.
Difficoltà: T2 la discesa fino a Cretaz, T1 da Cretaz a Buisson.
Tourengänger:
paoloski

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