Punta Falinère (2763 m) e Punta Fontana Fredda (2513 m) da Cheneil
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Breve ma remuerativa escursione sulle cime che separano la bellissima conca di Cheneil dal vallone di Chamois.
Dal parcheggio a fine strada prendo il sentiero a destra, che, attraversato il torrente, sale ripido e diretto a Cheneil (0h10).
Qui raggiungo la palina da cui parte anche il sentiero per Chamois (da cui sbucherò al ritorno) e prendo a sinistra il sentiero per il Santuario Clavalitè (n°31), che inizialmente coincide con quello che porta al Col de Nana ed in Val d'Ayas.
Si sale senza grandi pendenze, in un bel lariceto via via più rado, fino a raggiungere un pianoro, dove il sentiero si biforca (palina segnavia). Io proseguo a destra, verso il Santuario di Clavalitè.
Terminato del tutto il bosco, l'ambiente si fa ancora più spettacolare e panoramico. Grazie alla salita sempre blanda, riesco davvero a godermi ogni passo, ammirando la superba vista su Cervino & co.
Raggiunto il Colle Fontana Fredda (1h00), ignoro la vicinissima Punta Fontana Fredda, su cui salirò dopo, e svolto invece in direzione opposta (a sinistra), seguendo le indicazioni per la mia meta, ovvero la Punta Falinère.
Percorrendo l'ampio e comodo crinale, passo per il famoso Santuario di Clavalitè (1h10) e arrivo alla base dell'erta finale. Qui ignoro il sentiero che prosegue a destra e mezzacosta, verso il Col de Nana, e attacco invece la ripida salita verso la Punta Falinere, seguendo il sentiero 3B.
Superata una sorta di antecima, si percorre qualche metro di cresta pianeggiante, quindi inizia l'unico tratto leggermente insidioso, ovvero gli ultimi 50-60 metri circa di dislivello (unico tratto di difficoltà T3).
Nulla di che, però bisogna prestare attenzione per un breve punto un pò esposto sul ripidissimo versante sinistro (quello che guarda sulla conca di Cheneil) e per alcuni passaggi su pietraia un pò instabile.
Con l'aiuto delle mani, ma senza difficoltà, raggiungo in pochi minuti la croce di vetta della Punta Falinère (1h45).
Dopo qualche minuto di riposo, mi sposto, con pochi metri di facile cresta, sull'estremità orientale della cima, contrassegnata da un ometto di sassi.
Quindi, percorrendo lo stesso sentiero di salita, scendo nuovamente al Colle Fontana Fredda. Da qui, continuando sul crinale, raggiungo in pochi minuti la Punta Fontana Fredda (2h30).
Breve sosta spuntino, quindi proseguo in discesa sul crinale, sempre seguendo il sentiero n°31.
Mi sorprende in questo tratto la presenza di qualche larice, a 2500 m di quota!
Percorrendo il bel sentiero panoramico si alternano brevi tratti ripidi a piacevoli spianate, fino a rientrare nel bosco e sbucare con un'ultima picchiata al Col di Chamois (3h00), dove ci si innesta sul sentiero Chamois-Cheneil.
Io inizialmente ignoro tale sentiero e proseguo dritto, su una traccia non indicata ma ben evidente, che in pohci minuti pressochè pianeggianti mi porta ad un'ampia radura, da cui, affacciandosi sul lato sinistrio, si gode di una bella vista sul sottostante Lago di Lod.
Tornato sui miei passi, in pochi minuti sono di nuovo al precedente colle, dove imbocco il comodo sentiero n°107 in direzione Cheneil.
Con una dolce discesa nel bellissimo bosco, con frequenti scorci panoramici sulla Valtournenche, torno quindi a Cheneil (3h40), esattamente nei pressi della palina segnavia da cui avevo iniziato al mattino la salita verso il Santuario.
Breve sosta per uno spuntino al bar/ristorante del paesino, quindi per tornare alla macchina decido di seguire il sentiero più a destra, quello che attraversa il torrente e passa appena sotto alla cappelletta, giusto per variare rispetto alla salita.
In pochi minuti di ripida discesa sono di nuovo alla macchina (4h00), per una volta non tanto stanco ma comunque soddisfattissimo!
Dal parcheggio a fine strada prendo il sentiero a destra, che, attraversato il torrente, sale ripido e diretto a Cheneil (0h10).
Qui raggiungo la palina da cui parte anche il sentiero per Chamois (da cui sbucherò al ritorno) e prendo a sinistra il sentiero per il Santuario Clavalitè (n°31), che inizialmente coincide con quello che porta al Col de Nana ed in Val d'Ayas.
Si sale senza grandi pendenze, in un bel lariceto via via più rado, fino a raggiungere un pianoro, dove il sentiero si biforca (palina segnavia). Io proseguo a destra, verso il Santuario di Clavalitè.
Terminato del tutto il bosco, l'ambiente si fa ancora più spettacolare e panoramico. Grazie alla salita sempre blanda, riesco davvero a godermi ogni passo, ammirando la superba vista su Cervino & co.
Raggiunto il Colle Fontana Fredda (1h00), ignoro la vicinissima Punta Fontana Fredda, su cui salirò dopo, e svolto invece in direzione opposta (a sinistra), seguendo le indicazioni per la mia meta, ovvero la Punta Falinère.
Percorrendo l'ampio e comodo crinale, passo per il famoso Santuario di Clavalitè (1h10) e arrivo alla base dell'erta finale. Qui ignoro il sentiero che prosegue a destra e mezzacosta, verso il Col de Nana, e attacco invece la ripida salita verso la Punta Falinere, seguendo il sentiero 3B.
Superata una sorta di antecima, si percorre qualche metro di cresta pianeggiante, quindi inizia l'unico tratto leggermente insidioso, ovvero gli ultimi 50-60 metri circa di dislivello (unico tratto di difficoltà T3).
Nulla di che, però bisogna prestare attenzione per un breve punto un pò esposto sul ripidissimo versante sinistro (quello che guarda sulla conca di Cheneil) e per alcuni passaggi su pietraia un pò instabile.
Con l'aiuto delle mani, ma senza difficoltà, raggiungo in pochi minuti la croce di vetta della Punta Falinère (1h45).
Dopo qualche minuto di riposo, mi sposto, con pochi metri di facile cresta, sull'estremità orientale della cima, contrassegnata da un ometto di sassi.
Quindi, percorrendo lo stesso sentiero di salita, scendo nuovamente al Colle Fontana Fredda. Da qui, continuando sul crinale, raggiungo in pochi minuti la Punta Fontana Fredda (2h30).
Breve sosta spuntino, quindi proseguo in discesa sul crinale, sempre seguendo il sentiero n°31.
Mi sorprende in questo tratto la presenza di qualche larice, a 2500 m di quota!
Percorrendo il bel sentiero panoramico si alternano brevi tratti ripidi a piacevoli spianate, fino a rientrare nel bosco e sbucare con un'ultima picchiata al Col di Chamois (3h00), dove ci si innesta sul sentiero Chamois-Cheneil.
Io inizialmente ignoro tale sentiero e proseguo dritto, su una traccia non indicata ma ben evidente, che in pohci minuti pressochè pianeggianti mi porta ad un'ampia radura, da cui, affacciandosi sul lato sinistrio, si gode di una bella vista sul sottostante Lago di Lod.
Tornato sui miei passi, in pochi minuti sono di nuovo al precedente colle, dove imbocco il comodo sentiero n°107 in direzione Cheneil.
Con una dolce discesa nel bellissimo bosco, con frequenti scorci panoramici sulla Valtournenche, torno quindi a Cheneil (3h40), esattamente nei pressi della palina segnavia da cui avevo iniziato al mattino la salita verso il Santuario.
Breve sosta per uno spuntino al bar/ristorante del paesino, quindi per tornare alla macchina decido di seguire il sentiero più a destra, quello che attraversa il torrente e passa appena sotto alla cappelletta, giusto per variare rispetto alla salita.
In pochi minuti di ripida discesa sono di nuovo alla macchina (4h00), per una volta non tanto stanco ma comunque soddisfattissimo!
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (4)