Pizzo San Martino 2733 m da Vanzone
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Tranquillo giretto da 2000 m+ in Valle Anzasca. Dopo 27 anni dalla prima volta.
A Vanzone lasciata l'auto nell'ampio parcheggio dietro la chiesa e cimitero, andiamo all'attacco del sentiero nei pressi del municipio, dove è già presente il cartello che indica 6 ore per il Pizzo San Martino.
La giornata è molto afosa, e i miei compagni di avventura sono troppo pimpanti ( tra cui mio figlio Oliver ), infatti vanno così veloci che dopo mezz'ora sono già bagnato fradicio dal sudore.
Il primo tratto di sentiero si svolge in un castagneto con terrazzamenti sostenuti da imponenti muraglioni.
A 1170 m circa passiamo da Pianezzo di Dentro, poi dall'Alpe Briga 1370 m dove ritrovo l'albero di ciliegie selvatiche che mi ero già gustato 27 anni prima.
Ora costeggiando la valle del Rio Lasino saliamo all'Alpe Motto 1535 m.
Poco sopra si và a un rustico ponticello di legno che passa sul Rio Lasino, si vedono i resti del ponte precedente probabilmente strappato via da una piena. Ora con una ripida ascesa sul versante orografico sinistro, si arriva all'Alpe Asinello 1830 m. Qui troviamo anche dei vitelli al pascolo.
Guadiamo ancora il torrente e saliamo un altra ripida costa, passando 200 metri a lato del Bivacco Lamè, quindi su alla Bocchetta 2560 m, dove arriva il sentiero dalla Valle Antrona.
Con un ultimo strappo, stando a sinistra della cresta arriviamo alla grande croce del Pizzo San Martino, purtroppo è praticamente in mezzo alla nebbia. Un centinaio di capre presidia la vetta, alcune di loro sono particolarmente invadenti, e ci leccano da capo a piedi, non si può stare qui.
In discesa appena sotto la cima, ci lasciamo attrarre da una scritta che indica: Lago Grande e Bivacco Cortenero. prendiamo quindi questa traccia segnata, ma ancora assente dalle mappe.
Non è stata una scelta molto saggia, con un meteo nebbioso e senza sapere quanto lunga la prende questo percorso fuori mappa.
Infatti sarà molto dispersivo, ci sono parecchie risalite da fare. Vediamo sotto di noi due laghi , quello superiore è ancora ghiacciato, l'altro che poi capiremo essere il Lago Sfondato invece era già sgelato.
Quindi ancora traversi e risalite, fino ad arrivare appena sotto il Passo Lareccio e nei pressi del Passo del Marigal, qui finalmente un sentiero scende a sinistra e arriva al Lago Grande 2269 m. prima forse le bastionate rocciose impedivano una discesa più diretta.
La discesa ora ripida, ci fà calare velocemente all'Alpe Crosa 2014 m e al sottostante Alpe Asinello chiudendo il giro. Il resto della discesa avverrà per lo stesso percorso dell'andata, fino a Vanzone.
Il terzo tempo, con birra e stuzzichini sarà fatto al circolo Acli di San Carlo.
A Vanzone lasciata l'auto nell'ampio parcheggio dietro la chiesa e cimitero, andiamo all'attacco del sentiero nei pressi del municipio, dove è già presente il cartello che indica 6 ore per il Pizzo San Martino.
La giornata è molto afosa, e i miei compagni di avventura sono troppo pimpanti ( tra cui mio figlio Oliver ), infatti vanno così veloci che dopo mezz'ora sono già bagnato fradicio dal sudore.
Il primo tratto di sentiero si svolge in un castagneto con terrazzamenti sostenuti da imponenti muraglioni.
A 1170 m circa passiamo da Pianezzo di Dentro, poi dall'Alpe Briga 1370 m dove ritrovo l'albero di ciliegie selvatiche che mi ero già gustato 27 anni prima.
Ora costeggiando la valle del Rio Lasino saliamo all'Alpe Motto 1535 m.
Poco sopra si và a un rustico ponticello di legno che passa sul Rio Lasino, si vedono i resti del ponte precedente probabilmente strappato via da una piena. Ora con una ripida ascesa sul versante orografico sinistro, si arriva all'Alpe Asinello 1830 m. Qui troviamo anche dei vitelli al pascolo.
Guadiamo ancora il torrente e saliamo un altra ripida costa, passando 200 metri a lato del Bivacco Lamè, quindi su alla Bocchetta 2560 m, dove arriva il sentiero dalla Valle Antrona.
Con un ultimo strappo, stando a sinistra della cresta arriviamo alla grande croce del Pizzo San Martino, purtroppo è praticamente in mezzo alla nebbia. Un centinaio di capre presidia la vetta, alcune di loro sono particolarmente invadenti, e ci leccano da capo a piedi, non si può stare qui.
In discesa appena sotto la cima, ci lasciamo attrarre da una scritta che indica: Lago Grande e Bivacco Cortenero. prendiamo quindi questa traccia segnata, ma ancora assente dalle mappe.
Non è stata una scelta molto saggia, con un meteo nebbioso e senza sapere quanto lunga la prende questo percorso fuori mappa.
Infatti sarà molto dispersivo, ci sono parecchie risalite da fare. Vediamo sotto di noi due laghi , quello superiore è ancora ghiacciato, l'altro che poi capiremo essere il Lago Sfondato invece era già sgelato.
Quindi ancora traversi e risalite, fino ad arrivare appena sotto il Passo Lareccio e nei pressi del Passo del Marigal, qui finalmente un sentiero scende a sinistra e arriva al Lago Grande 2269 m. prima forse le bastionate rocciose impedivano una discesa più diretta.
La discesa ora ripida, ci fà calare velocemente all'Alpe Crosa 2014 m e al sottostante Alpe Asinello chiudendo il giro. Il resto della discesa avverrà per lo stesso percorso dell'andata, fino a Vanzone.
Il terzo tempo, con birra e stuzzichini sarà fatto al circolo Acli di San Carlo.
Tourengänger:
Antonio59 !

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Kommentare (2)