Pizzo di Cadreigh (Cima W m.2516)
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Escursione piacevole in zona Lucomagno, pescata un po' a caso all'ultimo momento.
Dal passo (m.1915) si salgono direttamente gli ampi prati in direzione E seguendo le indicazioni per la Capanna Bovarina e il Passo di Gana Negra (m.2430), raggiunto con ampi zigzag non particolarmente duri e tra diverse fioriture. Anzichè puntare la Capanna, da quest'ultimo saliamo un rilievo secondario (m.2463) caratterizzato da belle sculture calcaree e dominante il piccolo ma grazioso laghetto, nei cui pressi invece si nota l'ampia colata di roccia nerastra e vulcanica discesa dal Pizzo del Corvo, indubbiamente una delle zone più singolari e affascinanti di questa zona di Ticino.
Dalla piccola cimetta scendiamo ripidi in direzione S per prati toccando l'ampia insellatura che la divide dall'ampia calotta sommitale del vicino Pizzo di Cadrèigh, la cui risalita si svolge dapprima su evidente sentiero ufficiale biancorosso, poi meno evidente biancoblu nel tratto finale sino all'ampio uomo di vetta (m.2516); quest'ultima bollatura per la cronaca proseguirebbe per una traversata di cresta verso la zona del Pizzo Rossetto.
La vista oggi non è limpidissima ma alcune cime della zona e oltre - dal Molare, al Gana Rossa, al Pizzo del Sole, al Rondadura - a seconda delle nubi, sono sempre visibili.
Dopo lo spuntino in vetta si ridiscende dalla stessa via, allietata pure da magnifiche fioriture, ma alla sella aggiriamo a E tramite bel falsopiano su sentierino la "cimetta" salita precedentemente portandoci nel cuore di questa distesa di enormi massi nerastri, che rendono il paesaggio irreale e "lunare" (termine abusato, perchè nulla è più terrestre di ciò che vedono i nostri occhi), comunque sia un luogo davvero magico. L'aggiramento di questa zona avviene con graduale risalita cercando pendenze graduali tra prati, ganne e massi di enormi dimensioni giungendo proprio sulle rive del minuscolo laghetto, che accresce la bellezza del luogo. In breve agganciamo il sentiero ufficiale proveniente da Bovarina e il Passo di Gana Negra, da cui dopo un breve tratto di risalita può iniziare la discesa al Passo del Lucomagno, caratterizzato dall'ampio placido specchio del Lago di Santa Maria.
CChiara
Questa escursione mi ha regalato immagini meravigliose e un viaggio botanico bellissimo e variegato di cui posso solo darne un piccolissimo assaggio. La passeggiata è stata gradevole nella varietà dei paesaggi e mi hanno incantato le morbide curve delle vallette a testimoniare antiche presenze glaciali. Come ha ben detto Emi, l'ambiente incanta veramente laddove il Pizzo del Corvo ha lasciato scivolare a valle i suoi particolarissimi massoni neri neri, sembra davvero tutto surreale, coreografia studiata a tavolino....tanto perfetto e incisivo da catapultarti in una fiaba. Uno spettacolo senza pari che a rivedere le foto ancora toglie il respiro, almeno a me che l'ho vissuto dal vivo!!
Purtroppo manca la testimonianza fotografica di una varietà vegetale che è la Gentiana di Koch in una delle sue rare variazioni cromatiche ossia bianca. Era la prima volta che mi capitava di vederla, bellissima, delicata...un'emozione!
Resterà una fra le uscite più belle fatte!!!
Dal passo (m.1915) si salgono direttamente gli ampi prati in direzione E seguendo le indicazioni per la Capanna Bovarina e il Passo di Gana Negra (m.2430), raggiunto con ampi zigzag non particolarmente duri e tra diverse fioriture. Anzichè puntare la Capanna, da quest'ultimo saliamo un rilievo secondario (m.2463) caratterizzato da belle sculture calcaree e dominante il piccolo ma grazioso laghetto, nei cui pressi invece si nota l'ampia colata di roccia nerastra e vulcanica discesa dal Pizzo del Corvo, indubbiamente una delle zone più singolari e affascinanti di questa zona di Ticino.
Dalla piccola cimetta scendiamo ripidi in direzione S per prati toccando l'ampia insellatura che la divide dall'ampia calotta sommitale del vicino Pizzo di Cadrèigh, la cui risalita si svolge dapprima su evidente sentiero ufficiale biancorosso, poi meno evidente biancoblu nel tratto finale sino all'ampio uomo di vetta (m.2516); quest'ultima bollatura per la cronaca proseguirebbe per una traversata di cresta verso la zona del Pizzo Rossetto.
La vista oggi non è limpidissima ma alcune cime della zona e oltre - dal Molare, al Gana Rossa, al Pizzo del Sole, al Rondadura - a seconda delle nubi, sono sempre visibili.
Dopo lo spuntino in vetta si ridiscende dalla stessa via, allietata pure da magnifiche fioriture, ma alla sella aggiriamo a E tramite bel falsopiano su sentierino la "cimetta" salita precedentemente portandoci nel cuore di questa distesa di enormi massi nerastri, che rendono il paesaggio irreale e "lunare" (termine abusato, perchè nulla è più terrestre di ciò che vedono i nostri occhi), comunque sia un luogo davvero magico. L'aggiramento di questa zona avviene con graduale risalita cercando pendenze graduali tra prati, ganne e massi di enormi dimensioni giungendo proprio sulle rive del minuscolo laghetto, che accresce la bellezza del luogo. In breve agganciamo il sentiero ufficiale proveniente da Bovarina e il Passo di Gana Negra, da cui dopo un breve tratto di risalita può iniziare la discesa al Passo del Lucomagno, caratterizzato dall'ampio placido specchio del Lago di Santa Maria.

Questa escursione mi ha regalato immagini meravigliose e un viaggio botanico bellissimo e variegato di cui posso solo darne un piccolissimo assaggio. La passeggiata è stata gradevole nella varietà dei paesaggi e mi hanno incantato le morbide curve delle vallette a testimoniare antiche presenze glaciali. Come ha ben detto Emi, l'ambiente incanta veramente laddove il Pizzo del Corvo ha lasciato scivolare a valle i suoi particolarissimi massoni neri neri, sembra davvero tutto surreale, coreografia studiata a tavolino....tanto perfetto e incisivo da catapultarti in una fiaba. Uno spettacolo senza pari che a rivedere le foto ancora toglie il respiro, almeno a me che l'ho vissuto dal vivo!!
Purtroppo manca la testimonianza fotografica di una varietà vegetale che è la Gentiana di Koch in una delle sue rare variazioni cromatiche ossia bianca. Era la prima volta che mi capitava di vederla, bellissima, delicata...un'emozione!
Resterà una fra le uscite più belle fatte!!!
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Kommentare (10)