Pizzo Pernice 1506 da Cicogna alla selvaggia


Publiziert von Antonio59 ! , 7. Juli 2024 um 22:18.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 4 Juli 2024
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1506 m
Abstieg: 1506 m
Strecke:11,6 km

Dal parcheggio alto di Cicogna 732 in posizione strategica per via della fontana che ci rinfrescherà al ritorno, scendiamo lungo la strada fino all'imbocco della strada Sutermeister per Pogallo. Ma dopo pochi metri prendiamo la deviazione a destra che scende alle baite della Buia 515 m e al sottostante ponte in cemento 463 m. Risaliamo quindi il sentiero per Curgei e Pian Cavallone. Si passa dalle baite di Dinac e Cavalet ( sulla carta ) ma Premiago sul cartello. Qui dove la via curva a sinistra e c'è un albero di traverso, noi saliamo  a destra ( in direzione opposta ), oltre una vallecola ci sono le baite di Premiac della carta. Adesso non ci sono sentieri marcati sul terreno, ma solo qualche nastro e alcuni ometti. Bisogna risalire tutto il costone verso Est per la massima pendenza fino ad arrivare alle baite di Ossella 1070 m. In mezzo alle alte felci, non è facile capire la via da seguire. In cima alle baite svoltiamo a destra in piano, fino a raggiungere un vallone, a cui cerchiamo di scendere in qualche modo, poi ritrovate alcune tracce, andiamo in piano sulla costa opposta, dove troviamo le baite di Molucca 1095 m circa. Svoltando a sinistra, risaliamo anche questo ripido costone per la massima pendenza verso est, che arriverà perfettamente sulla vetta del Pizzo Pernice 1506 m.
Finalmente su sentiero battuto e marcato, scendiamo verso nord al Colle Magente ( Colma ) 1385 m, e svoltando a sinistra arriviamo in poco tempo a Curgei e al suo bivacco 1350 m.
Dopo un lauto pranzo, scendiamo sul sentiero tranquillo, passando da Varolino 1029 m e Varola 921 m. Ma ora, annoiati dalla troppa banalità del percorso :-))     decidiamo di fidarci della "mitica" carta Kompass ( che dovrebbe portarci facilmente al ponte di Corte Borlino, giusto per cambiare percorso ) che per inciso per la Valgrande è come navigare al buio col Titanic nei mari artici. Quindi appena sotto gli 800 metri di quota, quando il bel sentiero marcato piega a sud, noi convergiamo a destra seguendo labili tracce, e arrivando a delle baite senza nome su di un largo promontorio, fin qui niente di pericoloso, ma ora la Kompass ci invita a scendere nel vallone a sinistra per poi convergere sulla destra, la discesa è già abbastanza avventurosa, poi il traverso a destra tra due salti di roccia, troppe incognite e la carta non è affidabile con le sue curve di livello di 100 metri, decidiamo così di risalire attaccandoci alle piante, fino alle baite senza nome, e ritornare dal sentiero ufficiale fino al Ponte della Buia 463 m e poi la lunga risalita di 255 m+ fino al parcheggio di Cicogna.

Visto le erbe e le felci alte  nel pezzo senza traccia, abbiamo fatto una bella raccolta di zecche, io da solo ben 21.

Tourengänger: Antonio59 !
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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ChristianR hat gesagt:
Gesendet am 8. Juli 2024 um 08:27
Magnifica regione.

Il sentiero sotto Varola è ancora sulla carta svizzera dal 2006 ma poi scompare... che fine ha fatto? Questi sono i misteri della Val Grande...



Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Juli 2024 um 10:28
Ciao Christian.
Adesso ho guardato anch'io la carta svizzera, c'era anche un sentiero lungo il fiume. Ma mentre la CNS attuale li ha cancellati, la carta Kompass continua a mostrarli.
Il problema è che con l'abbandono di baite e alpeggi, una grande parte di sentieri è andata persa, ma spesso anche i nomi delle località sono stati dimenticati. Penso che non sia impossibile ritrovare le vecchie tracce, ma richiede davvero molto tempo, il terreno di gioco non è semplice e bisogna andare per tentativi.
Ciao
Antonio

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 8. Juli 2024 um 13:10
Ma perché non portate dei falcetti e magari una ranza!

Fareste solo del bene all’ambiente e a voi stessi, visto il tuo primato per nulla invidiabile di ben 21 Zeccature (ma nonostante queste vedo che le brache corte non le mollate mai…mah….)

Bello il panorama da lassù

ciao,
Emanuela

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Juli 2024 um 17:32
1500 metri di dislivello con una ranza ?
E poi siamo in un parco nazionale, dove non si potrebbe mettere in bocca neanche un mirtillo se non hai una proprietà all'interno, figurati andare in giro a tagliare qualcosa.
Ovviamente poi nessuno viene a vedere se hai raccolto un paio di castagne o un fungo, ma il regolamento così restrittivo esiste davvero.
Ciao
Antonio

fabioadx hat gesagt:
Gesendet am 8. Juli 2024 um 21:21
Ciao Antonio, bell'avventura in ambiente super wild!! quest'anno con l'afa che c'è tra zecche e vipere c'è l'imbarazzo della scelta ;) Io nelle prossime uscite andrò incontro allo scioglimento dei nevai per vederne il meno possibile!
Buona montagna
Fabio

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Juli 2024 um 12:00
Ciao Fabio
Fai bene a salire di quota. Meno fastidi e più fresco.
Io invece scappo ogni tanto in Valcamonica, un paradiso rispetto alla Valsesia: niente zecche e neanche zanzare.
Ciao
Antonio

wildfrog hat gesagt: eh eh
Gesendet am 8. Januar 2025 um 15:41
Ciao. Il sentiero c'è ancora ma come al solito in VG è oramai poco più una flebile traccia. Dove siete arrivati dovete piegare a dx (NNO) attraversare un breve ma ripido paglione (vietato sbagliare) poi la traccia vi porta a Borlino.
Non facile cmq, meglio (come sempre) in salita!
Ciao e complimenti per il giro!!!!!

Antonio59 ! hat gesagt: RE:eh eh
Gesendet am 8. Januar 2025 um 18:36
Grazie, immaginavo che si potesse passare, d'altronde abbiamo visto anche un paio di nastrini sugli alberi, ma eravamo a fine escursione e ci voleva tempo e pazienza per venirne fuori.
Un giorno cercheremo di trovarlo in salita, come consigli tu.

Ciao
Antonio


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