Piz de Cressim invernale
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Salire al Piz de Cressim è già una bella tirata d'estate, figurarsi quando la neve fa da padrona per tutto l'ultimo chilometro di quota.
Per prenderla con calma approfittiamo dunque del bivacco "Alpe Vec" che si raggiunge in 4/5 ore da Ogreda per dividere l'escursione su due giorni.
Il sentiero è chiarissimo in ogni caso fino all'alpe d'Albion. Da qui al Alpe Vec in caso di presenza di neve (come nel nostro caso) non è scontatissimo da seguire, ma prestando attenzione ai segni si arriva al bivacco senza troppi problemi.
Il bivacco è spartano, ma è veramente carino e in 3 ci si sta comodi. Con fornello, camino e fontana fuori dalla porta si ha tutto quello che si può desiderare. Il metro di neve che ci circonda rende tutto davvero romantico. Certo, in questa stagione il camino non riesce a riscaldare poi tanto (siamo arrivati alla sera con 0 gradi, ce ne siamo andati al mattina con 0 gradi), ma nemmeno il freddo e la copiosa affumicatura possono rendere meno piacevoli i ricordi di questo posto.
Dal bivacco la salita alla cima ripercorre pedissequamente il sentiero estivo. Difficoltà alpinistiche vere e proprie non ve ne sono anche se dal lago di Sambrog il tracciato si impenna abbastanza rendendo faticosa la salita. Il clima pessimo trovato, la nebbia e le rocce patinate di neve e ghiaccio rendono il contesto più minaccioso della realtà.
Superato il lungo e ripido canalino si raggiunge rapidamente la vetta per il pendio finale: a causa della nebbia sarà solo la traccia GPS a confermarci di essere arrivati in cima.
Dalla cima si ripercorre a ritroso tutta la lunghissima discesa verso valle.
Marco, Francesco e Mattia
Per prenderla con calma approfittiamo dunque del bivacco "Alpe Vec" che si raggiunge in 4/5 ore da Ogreda per dividere l'escursione su due giorni.
Il sentiero è chiarissimo in ogni caso fino all'alpe d'Albion. Da qui al Alpe Vec in caso di presenza di neve (come nel nostro caso) non è scontatissimo da seguire, ma prestando attenzione ai segni si arriva al bivacco senza troppi problemi.
Il bivacco è spartano, ma è veramente carino e in 3 ci si sta comodi. Con fornello, camino e fontana fuori dalla porta si ha tutto quello che si può desiderare. Il metro di neve che ci circonda rende tutto davvero romantico. Certo, in questa stagione il camino non riesce a riscaldare poi tanto (siamo arrivati alla sera con 0 gradi, ce ne siamo andati al mattina con 0 gradi), ma nemmeno il freddo e la copiosa affumicatura possono rendere meno piacevoli i ricordi di questo posto.
Dal bivacco la salita alla cima ripercorre pedissequamente il sentiero estivo. Difficoltà alpinistiche vere e proprie non ve ne sono anche se dal lago di Sambrog il tracciato si impenna abbastanza rendendo faticosa la salita. Il clima pessimo trovato, la nebbia e le rocce patinate di neve e ghiaccio rendono il contesto più minaccioso della realtà.
Superato il lungo e ripido canalino si raggiunge rapidamente la vetta per il pendio finale: a causa della nebbia sarà solo la traccia GPS a confermarci di essere arrivati in cima.
Dalla cima si ripercorre a ritroso tutta la lunghissima discesa verso valle.
Marco, Francesco e Mattia
Tourengänger:
francesc92,
Marco_92


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