Bivacco Alpe Manco da Cima ai Prati.


Publiziert von imerio , 7. Juni 2024 um 20:41. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 Juni 2024
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1150 m
Strecke:Lineare da Cima ai Prati al Bivacco Alpe Manco; ritorno per lo stesso sentiero (km 11,15 a/r).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Cima ai Prati si raggiunge percorrendo una lunga e stretta stradina asfaltata (circa 9 km) con partenza da Samolaco (occorre permesso da fare alla macchinetta automatica situata a sx nel parcheggio del Municipio - € 3,50, solo monete), che sale a Paiedo e che termina poco più avanti appunto a Cima ai Prati.

   
 

Rifugio Alpe Manco - una selvaggia scoperta

  

           Vista da Imerio   -    (Imerio)    
 

Quando Giorgio mi ha proposto questa meta, mi è subito venuta in mente la fine del settembre del 2020, quando eravamo saliti coi Malnat in Val Garzelli e poi, mentre il gruppo si era fermato all’Alpe Campo, Mario e io eravamo saliti alla Bocchetta di Campo per scendere all’Alpe Manco: fu una visita veloce, perché dovevamo riunirci agli altri, ma ricordo che mi aveva colpito la bellezza del luogo (e del Bivacco), come una sorta di enorme terrazzo con grande vista sulla parte iniziale della Val Chiavenna, il tutto dominato dalla spettacolare piramide del Sasso Campedello.
Trovatici quindi alle 7.30 al parcheggio del Municipio di Samolaco, facciamo il ticket per salire (macchinetta automatica per € 3,50) e percorriamo la stretta e lunga stradina asfaltata che sale fino a raggiungere Paiedo per finire poco dopo a Cima ai Prati (m 1060).
Scaricate le derrate ed i beveraggi dalle auto (ci faremo da mangiare al bivacco) per dividerli nei diversi zaini, iniziamo a percorrere il sentiero nel fitto bosco in leggera salita, da fare con un po’ di prudenza perché la pioggia della notte ha reso scivoloso il percorso, come ad esempio la verticale discesa verso il fondo della Val Balgadregna, dove superiamo il primo guado.
Proseguiamo poi abbastanza in piano fino ad arrivare alle baite sparse di Sambusina, che godono di un panorama eccezionale, dove il sentiero diventa più largo ed inizia una discesa che ci porta sul fondo della Val Mengasca, dove ci attendono due guadi, il secondo dei quali da fare con attenzione visto che oggi la portata del torrente era discreta, anche perché situato a pochi metri da un salto verticale di tutto rispetto.
Percorriamo infine l’ultimo tratto del percorso, rappresentato da una salita tecnicamente facile ma con pendenza severa, che non molla mai e che ci porta finalmente alla piana dove sorge l’Alpe Manco ed il relativo bivacco.
Il bivacco è veramente una bella costruzione, ben tenuta e dotata di stufa, cucina a gas, cameretta con lettini, l’unica cosa è che non siamo riusciti ad avere l’acqua, non sappiamo se perché mancante o se andava aperta da qualche parte.
La sosta nel bivacco è stata davvero eccezionale, riuscendo a cucinare quello che avevamo, trovandoci in un ambiente selvaggio e solitario (in tutta la giornata non vedremo anima viva); alla fine siamo stati nel bivacco 3,5 ore, che sono proprio volate e durante la fine della permanenza ho buttato lì l’idea di chiamare casa ( sul terrazzo di fronte alla struttura c’è campo) per dire che saremmo tornati il giorno dopo, ma era una cosa da organizzare prima, però sul libro del bivacco abbiamo preso un impegno (nero su bianco!) di una futura uscita con pernottamento in compagnia.
Per scendere abbiamo seguito lo stesso percorso fatto all’andata, trovandolo più asciutto e quindi più sicuro, scartando la possibilità di fare un anello passando per le Alpi di Campedello e Cortesella, perché non siamo riusciti a trovare informazioni sulle caratteristiche di questo tracciato.
Sono zone queste davvero speciali per chi ama la solitudine e cerca un po’ di avventura senza strafare, e se poi si ha la fortuna di poterle condividere con gli amici di sempre, ancora meglio.
Giro di tutto rispetto anche oggi, con  un dislivello intorno ai 1100 m e con alcuni tratti di percorso dove stare all’occhio; alla fine abbiamo camminato per 6 ore (soste escluse) e per un sviluppo di 11,15 km; altre note del percorso sulle didascalie delle foto.
 

                                                               
  Video                                                                                    Percorso Interattivo

 
 
 
   
 

           Vista da Giorgio   -    (giorgio59m)         

Sono anni che ho in lista questo rifugio in Val Chiavenna e per tanti motivi è sempre stato posticipato.

Una recente visita dello youtuber Francytrek mi ha ricordato questo vecchio impegno.
In passato ho scritto almeno altre due volte al comune di Samolaco per avere notizie del rifugio e della percorribilità della strada a pagamento, scrivo di nuovo per non trovare sorprese, mi comunicano che la strada è agibile e per il rifugio non ci sono prenotazioni per i giorni che ci interessano.
Devo ringraziare il comune, la cortesia, la completezza delle informazioni e la velocità di risposta sono unici, grazie e vi meritate un bravi.
Preso il ticket all'esterno del comune di Samolaco (il municipio si trova ad Era), ed individuata la strada che sale a Paiedo (fare riferimento alla chiesa di S.Andrea, la strada passa proprio di fronte ad essa), si sale in auto con numerosi tornanti, sempre nel bosco per ben 8 km fino a sbucare nella radura prativa di Paiedo.
Si può parcheggiare già qui, ma nei giorni lavorativi si può provare a salire fino a fine strada, dove si trova posto per 3-4 auto al massimo.
Qui parte il sentiero "basso" per Sambusina e per l'Alpe Manco.
Per completezza di informazioni, il rifugio si può raggiungere da Monastero, circa 400mt senza pagare il ticket, raggiungendo Sambusina e quindi salire al rifugio dal nostro percorso, esiste un sentiero alto che corre a 1600-1700mt che sale da Cima dei Prati o da Sambusina, lo abbiamo considerato per il ritorno ma solo se non c'è neve nei canaloni, altra opzione è scendere dal passo Canale o dalla Pianela di Ross percorrendo l'Alta Via del Lario, ultima ma anche la più utilizzata è salire dalla Val Bodengo, deviare in Val Garzelli e da qui traversare raggiungere la Bocchetta di Manco e scendere al rifugio.
Il percorso è stato ben descritto da Imerio, sottolineo solo i tratti più significativi: le due cascate quella della Val Mengasca e della Val Grande, molto ravvicinate fra loro, impegnative per la tanta acqua che scendeva, frutto delle abbondanti nevicate e delle piogge infinite, poi il tiro di 550 mt verticali per raggiungere il rifugio veramente sfiancante con gli zaini carichi, in ultimo un tiro di 90 mt verticale nel Canale della Val Salina, da percorrere con passo sicuro.
Il rifugio merita la fatica profusa, bello, ben attrezzato ed in una splendida posizione.



L'acqua all'interno era ovviamente chiusa, la neve all'esterno si è da sciolta poco , Imerio ha trovato acqua percorrendo il sentiero alto verso le bocchette, non distante dal rifugio.
Ci siamo fermati ben tre ore, e le abbiamo godute tutte, Imerio ha perfino lanciato l'idea di fermarsi a dormire.
Il ritorno è stato comunque lungo, ma coscienti dei passaggi difficili siamo arrivati al parcheggio dopo due ore e trenta dal rifugio, da ricordare che non è tutta discesa anzi un gran numero di saliscendi.

 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy   -    (gimmy)


Quest'oggi ritorniamo in alto lago e procediamo verso la Val Chiavenna, oggi saliremo al bivacco Alpe Manco.
Percorso impegnativo, anche se i sentieri a parte dei piccoli tratti sono decisamente tranquilli , a rendere più  impegnativo il percorso ci sono anche gli zaini pesanti per le derrate, che servono per prepare il pranzo  al rifugio,  oltre al beveraggio.
Bello il piccolo rifugio ,confortevole e situato in una posizione davvero invidiabile con le pareti a picco tutt'attorno.
Altra chicca del giorno la bellissima cascata che si incontra lungo il percorso, molto carica visto le piogge degli ultimi tempi e della neve che è  ancora presente a monte.
Giornata condivisa insieme agli amici come sempre ottima sintonia fra di noi 



CIAO ALLA PROSSIMA


 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 10.24 Km totali, 9h:00m totali,  5:55 di cammino
Andata :  5.12 Km, 3:35 lorde, 10m soste 
Ritorno :  5.12 Km, 2:30 lorde, 0m soste
Dislivello :  700  mt di assoluto
 1140 mt di relativo
Libro di vetta:  SI
Copertura cellulare:  Buona sul percorso anche al rifugio
Partecipanti :

 Imerio, Gigi, Giordano, Giorgio, Gimmy, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito         (ESC 530)

www.girovagando.net       

  

 

 
 
 

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Kommentare (3)


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Gesendet am 8. Juni 2024 um 07:20
Imerio grande escursione molto lunga, e ben Assaporata....
Ciao

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 8. Juni 2024 um 21:03
Sempre bello leggervi....

imerio hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Juni 2024 um 21:21
Grazie. Imerio.


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