Val d'Agnel: Q2751


Publiziert von cai56 , 18. Januar 2024 um 09:40. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Oberhalbstein
Tour Datum:15 Januar 2024
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 578 m
Abstieg: 604 m
Strecke:Andata e ritorno 7,61 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da MIlano a Chiavenna lungo la statale 36; alla rotonda principale della città svoltare a destra in direzione St.Moritz, oltrepassare il confine di Villa di Chiavenna e proseguire sulla cantonale fino a Silvaplana. Seguendo le indicazioni svoltare a sinistra verso lo Julierpass: salire al valico e, al secondo tornante dopo l'Ospizio La Veduta, parcheggiare in un ampio slargo a bordo strada - Julierpass Parkplaz

Parecchi anni fa, arrivati per la prima volta in questa zona, dalla cima del Piz Jiulier/Piz Güglia abbiamo avuto la visione di una immensa estensione di valli e monti con vette apparentemente abbordabili: considerata la globale cattiva qualità della roccia, abbiamo considerato che una bella copertura nevosa avrebbe agevolato la progressione (nonchè avrebbe procurato un notevole ingentilimento del panorama). La giornata scelta non avrebbe potuto essere migliore, visto che le pessimistiche previsioni meteo locali sono state totalmente smentite da un cielo privo della benchè minima nuvola; prezzo da pagare: 16° sottozero e bufera di vento.
La Val d'Agnel, e non c'è da meravigliarsi, è frequentatissima: tracce di salita e soprattutto di discesa sono sparse praticamente per tutta la superficie calpestabile; prevalentemente, all'apparenza, le mete principali sono il Piz Campagnung, il Piz d'Agnel ed il Piz Surgonda. Tutte queste escursioni hanno in comune un lungo e poco pendente avvicinamento che si addice soprattutto a chi indossa le racchette da neve, ma anche il raggiungere le cime non comporta difficoltà eccessive. Noi, a causa del vento che spesso costringeva a fermarsi per lasciar passare le violente folate, appena sotto la vetta del Piz Campagnung, per restarne protetti, abbiamo brevemente deviato verso la Q 2751 lungo la cresta per la Crappa daTocf.


Il parcheggio, localizzato all'esterno della strada proprio dopo un tornante, si trova al larghissimo sbocco della Val d'Agnel, dove le acque del torrente Gelgia curvano ad ovest in direzione di Bivio; una volta scavalcato il muro di ghiaccio creato dalla spinta dello spazzaneve, le larghe tracce di passaggio si spingono verso nord lungo l'asse del torrente. Contrariamente al percorso estivo, ci si dirige tramite un ponticello di travi di legno a mantenersi un poco alti sul fondovalle: alcuni tratti più ripidi si alternano a lunghi spostamenti in falsopiano e rapidamente si arriva ad una blanda strettoia della valle, nel punto in cui confluiscono da destra le scivolate provenienti dal Crap Alv. Da questo punto si affronta uno slargo prevalentemente pianeggiante dove il torrente si allarga in un reticolo di ruscelli; poco più avanti si scorge in mezzo alla piana una palina con indicazioni escursionistiche: senza raggiungerla sappiamo di aver raggiunto il punto di separazione delle due mete principali. A destra si prosegue lungo una larga valletta in direzione della Fuorcla d'Agnel, con mete il Piz d'Agnel ed il Piz Surgonda, mentre, volgendo a sinistra ed evitando la salita diretta alla visibile Fuorcla digl Leget, si inizia a salire il largo dosso posto un poco più a nord. Dapprima per affrontare il pendio sono sufficienti larghi curvoni, poi la salita si accentua leggermente e si prende quota con qualche inversione. Qui, durante la nostra gita, il vento comincia a produrre raffiche fastidiose: la traccia in pochi minuti scompare riempita dalla neve soffiata ed in un paio di occasioni è necessario fermarsi per opporre resistenza alle folate; salendo la situazione non migliora e quindi decidiamo, pochi metri sotto la cresta del Piz Campagnung, di voltare a sinistra rimanendone parzialmente riparati. Perdiamo qualche metro di dislivello scendendo ad una conca arrotondata, da cui si intravvede - via di discesa - un notevole numero di passaggi sciistici, poi proseguiamo sul larghissimo dosso fino alla Q 2751 dove il vento ha messo allo scoperto il terreno di ghiaie calcaree. Un piccolo ometto identifica il punto culminante. Per il ritorno è possibile ricalcare la traccia di salita, ma, in buone condizioni, è possibile (come abbiamo fatto noi) fare una deviazione iniziale tornando alla conca arrotondata e scendendo direttamente - per la massima pendenza con lieve spostamento a destra - fino a trovarsi sul culmine di una crestina che accompagna fino al fondovalle.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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