Monte di Tremezzo da Lenno.

Vista da Imerio:

Escursione di inizio anno che, anche questa volta, non facciamo lontano da casa, decidendo di salire al Monte di Tremezzo partendo da Lenno, ora raggiungibile velocemente visto che i lavori nelle gallerie di Como sono finiti.
Oggi siamo in quattro con il rapporto Girovagando/Malnat al 50% e, dopo esserci trovati in uno dei parcheggi di Lenno, iniziamo la nostra salita percorrendo la bella mulattiera che dapprima passa di fianco all’Abbazia dell’Acquafredda e poi inizia ad inerpicarsi con pendenze molto severe (a tratti «disumane»…), risalendo la montagna alle spalle del paese.
Dopo un’ora e un quarto di dura salita arriviamo a Narro, un bel nucleo di baite poste in posizione panoramica, da dove ripartiamo per raggiungere l’imponente croce metallica posta alla fine di un bosco in posizione dominante; dalla croce ripartiamo su pendenze ancora più dure seguendo la linea di massima pendenza su traccia di sentiero.
Dopo 2h 45’ minuti di salita senza soste, raggiungiamo finalmente la bolla di abbeverata posta sotto l’Alpe di Mezzegra, incontrando la prima neve, dove passa anche la stradina militare della Linea Cadorna; qui ci dividiamo: Paolo e Roberto decidono di raggiungere il Rifugio Venini seguendo la stradina Militare, mentre Gimmye io saliamo all’Alpe di Mezzegra e successivamente alla Cima di Tremezzo, da cui oggi si gode una vista davvero spaziale.
Seguendo poi la cresta ovest torniamo anche noi sulla stradina militare ed in breve ci ricongiungiamo ai nostri amici al Rifugio Venini (chiuso) alle 12.00 spaccate, dove notiamo un certo movimento di persone che vediamo arrivare quasi tutte dal vicino Rifugio Boffalora, che si raggiunge comodamente in auto da Pigra.
Terminata la nostra consueta pausa pranzo (una bella sosta di 1h e 30’), decidiamo di scendere sul lato sinistro della Val Perlana ma, convinti di accorciare un po’ il percorso (fuorviati anche da due signore che erano scese prima della nostra pausa pranzo), anziché prendere il sentiero che avevamo in programma e che inizia dai pressi dell’Alpe di Lenno, scendiamo direttamente i pendii sotto il Venini per incrociare un sentiero ben tracciato (all’inizio) che seguiamo verso sinistra.
Purtroppo il nostro sentiero (che collegava una serie di baite tutte in rovina) non perde quota e via via diventa sempre più esiguo, fino a scomparire, per cui ci troviamo di fronte alla scelta di scendere direttamente senza sentiero i ripidi prati e i boschi a noi sottostanti, oppure di risalire brevemente e recuperare il sentiero fatto in mattinata da Paolo e Roberto, cosa che facciamo.
Ritornati alla bolla sotto l’Alpe di Mezzegra riprendiamo il tracciato fatto all’andata scendendo i ripidi pendii per tornare alla Croce di Narro e poi la mulattiera che ci riporterà a Lenno, dove arriviamo alle 16.45.
Quella di oggi è stata un’escursione caratterizzata dalle forti pendenze e dal buon impegno fisico, condotta prevalentemente in spazi aperti con grandi panorami, che ci ha permesso anche di passare per alpeggi ormai distrutti e non più vissuti, cosa che procura sempre una certa malinconia; di  rilievo anche i 1600 m superati in circa 7 h di cammino per 15 km (T2 tutto il tragitto ad eccezione del traversone sotto la strada militare, che è T3)
Belle zone, vicine a casa, che è sempre un piacere rivedere in compagnia, sempre con il fascino del Lago di Como sullo sfondo!
Mini filmato dell’escursione su https://www.relive.cc/view/vxOQjrjre26

Vista da Roberto:

Fare 1600 metri di dislivello con le libagioni dell'ultimo dell'anno ancora in circolo mi è un pò pesato all fine, le ginocchia hanno avuto bisogno delle ginocchiere e non è stata proprio una passeggiata smalti-cibo. Detto questo una gran bella giornata favorita da un meteo davvero fantastico, ottima la compagnia, le nostre montagne comuqnue ripagano sempre sia per i panorami che per la bellezza delle valli, mai banali i sentieri, un altro mercoledì da... umarell da mettere in cantiere, da ricordare e da apprezzare. Finchè salute non ci separi grazie montagna, grazie amici, un sincero abbraccio e un augurio ricco di cime per il 2024. Con affetto il vostro Rubert da Comm. Ciao


Vista da Gimmy:

Oggi dei Girovagando siamo solo io e Roberto, ci troviamo con Imerio e  Paolo, anche i Malnat come noi per  motivi diversi siamo ridotti al minimo.
La previsione è di salire fino ai Monti di Tremezzo per cui una bella sgambata di circa 1500 metri di dislivello.
Che dire, una salita senza tregua con dei tratti dalle pendenze in cui ti chiedi "ma perché è così ripida, non potevano farla un pò più lunga ma più dolce?"
Comunque alla fine un bel giro, dislivello importante
La montagna è.la compagnia ,sono sempre degli ottimi elementi per apprezzare il senso della vita.

CIAO ALLA PROSSIMA