5 Cime + 5 Alpi + 2 Abbazie + 1 Torre = Giro panoramico da Colonno a.. Colonno!!!
Oggi niente placche calcaree... niente creste rocciose... niente passaggi d' arrampicata accarezzando fessure e tacche perchè da almeno venti giorni il mio braccio destro è KO, purtroppo...!!!
Quindi decido di rifare un bel giro panoramico che feci più di un anno fà con la mia Ele.
Aggiungerò solo qualche salita in più.. avendo però almeno due ore di luce in meno, quindi vai di frontale e di buoni ed ottimistici proponimenti.
Proprio quest' ultimi, abbinati alla forza di volontà, mi hanno permesso di completare questo lungo ed impegnativo giro tra montagne molto rinomate e sublimamente panoramiche, dato che nelle mie camminate ormai da almeno cinque mesi non ho mai superato i 1100 metri di dislivello, quindi i miei dubbi iniziali erano più che giustificati e leciti.
CIMA DELLA DUARIA (1447 mt.)
Partenza da Colonno lago alle 6,40.
Il silenzio.. il buio.. l' avvicinarsi dell' alba sono in me sempre pura ed intima gioia!
E' realmente toccante e stupendo camminare in montagna con tali condizioni...
Superate le belle baite di Corniga e Solasco, arrivo all' Alpe di Colonno.
Quindi brevissima pausa e successivamente raggiungo la prima vetta della giornata che, stranamente, è veramente ed ingiustamente poco frequentata dai camminatori.
Dislivello positivo parziale: 1212 metri
MONTE DI LENNO (1589 mt.)
Dalla vetta della Cima della Duaria scendo velocemente verso il rifugio Boffalora (1250 mt.)
Tale discesa è veramente ripida e la traccia del sentiero è pressochè scomparsa, quindi vai di lecita anarchia "discesoria", ma evitate di rotolare perchè così è molto più semplice e non è certamente etico!!! :-))
Giunto al rifugio percorro la stradina asfaltata in leggera discesa per circa 150 metri, quindi proseguo sulla stessa che ora inizia a salire per altri 40-50 metri.
Alla prima curva a sinistra, abbandono la stradina asfaltata e percorro la lunga, faticosa e ripida salita che mi porterà in vetta.
Salendo in tale modo e direzione vi troverete l' Alpe d' Ossuccio a circa 60-70 metri sulla vostra sinistra, quindi proseguire sempre dritto in direzione della cima.
Anche in questa salita non v' è traccia di sentiero, ma il crinale erboso da salire è evidentissimo.
Arrivato in vetta, dopo 10 minuti che sono in "siesta colazione", mi raggiungono due bravi e simpatici camminatori di Como, cioè Ezio ed Alessandro con cui è stato piacevole parlare e poi condividere la successiva discesa all' Alpe di Lenno e quindi la breve ma tosta salita, fuori sentiero, al monte Galbiga.
Dislivello positivo parziale: 1551 metri
MONTE GALBIGA (1698 mt.)
Filosofando e conversando amabilmente con Ezio e Alessandro scendo verso l' Alpe di Lenno (1495 mt.)
Qui breve "lavaggio" di Clara, piccola ma tenace cagnolina di Ezio e si riparte per il monte Galbiga.
Seguiremo la breve ma dura cresta integrale, anzichè il più dolce sentiero che parte dal rifugio Venini. (Vedi foto modificata)
I panorami sono mozzafiato e a trecentosessanta gradi: ..colmano sia lo sguardo curioso e sia l' anima sensibile.
Giunti in vetta, decido di fare una bella pausa di almeno 15-20 minuti e divorarmi il mio panino: ...peccato solo non avere anche una bella media rossa alla spina! :-)
Quest' ultima corta e tosta salita l' ho patita particolarmente e ho percepito chiaramente che la forza nelle mie gambe non è più quella di qualche ora fà, purtroppo!
Ma la cresta sublimamente panoramica, che ancora mi attende, lancia il suo richiamo da "sirena" e... magicamente tutto passa!
Dislivello positivo parziale: 1754 metri
MONTE DI TREMEZZO (1700 mt.)
Saluto Ezio ed Alessandro, che prolungano giustamente la loro pausa, e scendo verso il rifugio Venini (1576 mt.)
Supero il suddetto rifugio dal lato sinistro e anzichè scegliere la più comoda (ma trafficata da mountain bike) e noiosa stradina che costeggia le rovine della Linea Cadorna, opto per la bella cresta integrale arrivando quindi in cima ad una collinetta (1625 mt.) per poi ridiscendere in cresta erbosa e sinuosa fino alla Bocchetta dell' Alpetto (1574 mt.) --- (Vedi foto modificata)
Da qui ultima ripida rampa che mi farà giungere in vetta al monte di Tremezzo.
10 minuti di chiacchiere con due simpatici ragazzi, lei di Milano e lui di San Fermo della Battaglia e via verso l' ultima cima della giornata.
Dislivello positivo parziale: 1929 metri (se invece optate per la stradina calcolare circa 50 metri in meno...)
MONTE CROCIONE (1641 mt.)
Salutati i due ragazzi scendo verso l' Alpe di Tremezzo (1600 mt.) e quindi con un' ultima breve salita giungo finalmente all' ultima croce cristiana in vetta, o meglio all' ultimo Crocione! :-)
Questa vetta ha una visuale veramente magnifica!
Tale panoramica cima.. tutte queste vette sono e saranno sempre un' infinitesimale parte dell' infinito: cioè della nostra stupenda Terra...
Ma quest' ultima e agoniata vetta è anche lei stessa un luogo infinito che contiene la Terra medesima... e i miei sogni-desideri!
Anche qui farò una pausa di 15 minuti dove converserò con dei simpatici e allegri ragazzi di Appiano Gentile che, partendo da Griante, sono giunti anche loro in vetta al Crocione.
Quando stò quasi per andarmene ecco arrivare il forte e bravo Ezio, il suo amico Alessandro e la mitica Clara!
Alessandro gentilmente mi offre un bel bicchiere di the caldo.. ancora due parole e poi li saluto.
Loro torneranno verso l' auto che hanno lasciato all' Alpe di Colonno e io, invece, devo affrettarmi perchè le ore di luce disponibili sono ormai poche e la mia discesa è ancora bella lunga.
Dislivello positivo parziale: 1970 metri
DISCESA:
Salutato la vetta del Crocione ridiscendo nuovamente verso l' Alpe di Tremezzo, dopodichè raggiungo in leggera e breve salita (D+ 16 mt.) l' ultima Alpe della giornata, cioè l' Alpe di Mezzegra (1616 mt.)
Quindi raggiungo l' evidente Bolla di Mezzegra e poi svolto a destra percorrendo il lungo e ripidissimo crinale erboso che mi farà giungere alla Croce di Narro (1200 mt.)
In questo lungo crinale ormai si è persa la traccia del sentiero e prestare attenzione anche alla scivolosa ed alta erba secca!
Per la giusta e logica direzione vedi foto con modifica...
Dopo la Croce di Narro il sentiero ritorna ad essere ben visibile, per fortuna!
Quindi poi, tramite antipatica e ripidissima stradina cementata, arrivo a Narro.. quindi ancora largo sentiero sterrato alternato a tratti cementati, giungo all' Abbazia Acquafredda (325 mt.)
Ormai la luce è sempre meno ed infatti le foto verranno una "ciofeca" da scartare senza nessun appello, mia cara e poco sensibile alla luce di una Digitalina... :-)
Giungo poi a Lenno, dove forse mi incasino un pò... non so... sta di fatto che mi ritrovo a quota 260-270 metri.
Poi per fortuna ritrovo la giusta direzione per la bella Abbazia Madonna del Soccorso (419 mt.) che raggiungo con un' ennesima (..e ti pareva...!!!) ripida salita.
Ridiscendo a Ossuccio e successivamente raggiungo in salita l' unica Torre della giornata, cioè la Torre del Soccorso (368 mt.)
Codesta Torre del Soccorso "metaforicamente" mi presta Soccorso e inizia ad insultarmi, visto che ormai quasi non si vede una Beata e Santissima Fava...!!! :-))
Comprendo ed interiorizzo empaticamente il suo filosofico insegnamento e discepolarmente raggiungo Sala Comacina... poi ennesime e brevi salite e discese fino a raggiungere, ormai al buio più totale, l' agoniata meta: Colonno e la mia auto!
Vuoi la ripidissima discesa dalla Bolla di Mezzegra in avanti...
Vuoi il non sufficiente mio allenamento per questi dislivelli...
Insomma gli ultimi km. sono stati un vero supplizio per le mie ginocchia!
Ma in ogni caso:
IN MONTAGNA CHI DESIDERA VIVE E CAMMINA PIU' A LUNGO...
Come nella vita stessa...
Quindi al prossimo desiderio... :-)
DIFFICOLTA': come segnato in relazione, e come da precedenti valutazioni di altri Hikriani, questo giro lo classifico come un normale T2.
Sicuramente il tratto di discesa che dalla vetta della Cima della Duaria scema al rifugio Boffalora e il tratto che dalla Bolla di Mezzegra giunge alla Croce di Narro, pur non presentando pericoli o roccette, meritano una diversa valutazione.
Per queste due discese direi un ufficioso, ma purtroppo non ufficiale, T2++ oppure un T3= :-)
DISLIVELLO POSITIVO TOTALE: 2315 metri, calcolando le varie risalite durante la lunga discesa finale e circa 20 metri in più, calcolati per difetto, per le non "ufficiali" salitine.
LUNGHEZZA PERCORSO: 20 km. circa...
Non avendo il GPS non so se li ho calcolati correttamente.
Forse, forse sono anche di più... ma non so...
Facciamo 20 km. + IVA...??? :-))
TEMPO IMPIEGATO: 11 ore e mezza (Pause comprese)
Se avete un passo normale per fare questo lungo giro calcolare 11 / 12 ore, a secondo della durata delle pause e in base al vostro allenamento.
*** Il nostro caro Giorgio GIBI sono convinto che, con il suo fenomenale passo, impiegherebbe solo 9 ore e con la pausa pranzo al rifugio Venini compresa...!!! :-) ***
CONSIGLIO: a rifare questo lungo e panoramico giro in questo periodo dell' anno (leggi quindi con non tante ore di luce a disposizione..) partirei a camminare alle 6,00 del mattino così da avere un pò di luce diurna in più a disposizione nella lunga discesa e.. per godere maggiormente e appieno le magiche atmosfere che crea l'alba sui sentieri e in noi stessi!
Cari saluti a tutti...
Angelo
Quindi decido di rifare un bel giro panoramico che feci più di un anno fà con la mia Ele.
Aggiungerò solo qualche salita in più.. avendo però almeno due ore di luce in meno, quindi vai di frontale e di buoni ed ottimistici proponimenti.
Proprio quest' ultimi, abbinati alla forza di volontà, mi hanno permesso di completare questo lungo ed impegnativo giro tra montagne molto rinomate e sublimamente panoramiche, dato che nelle mie camminate ormai da almeno cinque mesi non ho mai superato i 1100 metri di dislivello, quindi i miei dubbi iniziali erano più che giustificati e leciti.
CIMA DELLA DUARIA (1447 mt.)
Partenza da Colonno lago alle 6,40.
Il silenzio.. il buio.. l' avvicinarsi dell' alba sono in me sempre pura ed intima gioia!
E' realmente toccante e stupendo camminare in montagna con tali condizioni...
Superate le belle baite di Corniga e Solasco, arrivo all' Alpe di Colonno.
Quindi brevissima pausa e successivamente raggiungo la prima vetta della giornata che, stranamente, è veramente ed ingiustamente poco frequentata dai camminatori.
Dislivello positivo parziale: 1212 metri
MONTE DI LENNO (1589 mt.)
Dalla vetta della Cima della Duaria scendo velocemente verso il rifugio Boffalora (1250 mt.)
Tale discesa è veramente ripida e la traccia del sentiero è pressochè scomparsa, quindi vai di lecita anarchia "discesoria", ma evitate di rotolare perchè così è molto più semplice e non è certamente etico!!! :-))
Giunto al rifugio percorro la stradina asfaltata in leggera discesa per circa 150 metri, quindi proseguo sulla stessa che ora inizia a salire per altri 40-50 metri.
Alla prima curva a sinistra, abbandono la stradina asfaltata e percorro la lunga, faticosa e ripida salita che mi porterà in vetta.
Salendo in tale modo e direzione vi troverete l' Alpe d' Ossuccio a circa 60-70 metri sulla vostra sinistra, quindi proseguire sempre dritto in direzione della cima.
Anche in questa salita non v' è traccia di sentiero, ma il crinale erboso da salire è evidentissimo.
Arrivato in vetta, dopo 10 minuti che sono in "siesta colazione", mi raggiungono due bravi e simpatici camminatori di Como, cioè Ezio ed Alessandro con cui è stato piacevole parlare e poi condividere la successiva discesa all' Alpe di Lenno e quindi la breve ma tosta salita, fuori sentiero, al monte Galbiga.
Dislivello positivo parziale: 1551 metri
MONTE GALBIGA (1698 mt.)
Filosofando e conversando amabilmente con Ezio e Alessandro scendo verso l' Alpe di Lenno (1495 mt.)
Qui breve "lavaggio" di Clara, piccola ma tenace cagnolina di Ezio e si riparte per il monte Galbiga.
Seguiremo la breve ma dura cresta integrale, anzichè il più dolce sentiero che parte dal rifugio Venini. (Vedi foto modificata)
I panorami sono mozzafiato e a trecentosessanta gradi: ..colmano sia lo sguardo curioso e sia l' anima sensibile.
Giunti in vetta, decido di fare una bella pausa di almeno 15-20 minuti e divorarmi il mio panino: ...peccato solo non avere anche una bella media rossa alla spina! :-)
Quest' ultima corta e tosta salita l' ho patita particolarmente e ho percepito chiaramente che la forza nelle mie gambe non è più quella di qualche ora fà, purtroppo!
Ma la cresta sublimamente panoramica, che ancora mi attende, lancia il suo richiamo da "sirena" e... magicamente tutto passa!
Dislivello positivo parziale: 1754 metri
MONTE DI TREMEZZO (1700 mt.)
Saluto Ezio ed Alessandro, che prolungano giustamente la loro pausa, e scendo verso il rifugio Venini (1576 mt.)
Supero il suddetto rifugio dal lato sinistro e anzichè scegliere la più comoda (ma trafficata da mountain bike) e noiosa stradina che costeggia le rovine della Linea Cadorna, opto per la bella cresta integrale arrivando quindi in cima ad una collinetta (1625 mt.) per poi ridiscendere in cresta erbosa e sinuosa fino alla Bocchetta dell' Alpetto (1574 mt.) --- (Vedi foto modificata)
Da qui ultima ripida rampa che mi farà giungere in vetta al monte di Tremezzo.
10 minuti di chiacchiere con due simpatici ragazzi, lei di Milano e lui di San Fermo della Battaglia e via verso l' ultima cima della giornata.
Dislivello positivo parziale: 1929 metri (se invece optate per la stradina calcolare circa 50 metri in meno...)
MONTE CROCIONE (1641 mt.)
Salutati i due ragazzi scendo verso l' Alpe di Tremezzo (1600 mt.) e quindi con un' ultima breve salita giungo finalmente all' ultima croce cristiana in vetta, o meglio all' ultimo Crocione! :-)
Questa vetta ha una visuale veramente magnifica!
Tale panoramica cima.. tutte queste vette sono e saranno sempre un' infinitesimale parte dell' infinito: cioè della nostra stupenda Terra...
Ma quest' ultima e agoniata vetta è anche lei stessa un luogo infinito che contiene la Terra medesima... e i miei sogni-desideri!
Anche qui farò una pausa di 15 minuti dove converserò con dei simpatici e allegri ragazzi di Appiano Gentile che, partendo da Griante, sono giunti anche loro in vetta al Crocione.
Quando stò quasi per andarmene ecco arrivare il forte e bravo Ezio, il suo amico Alessandro e la mitica Clara!
Alessandro gentilmente mi offre un bel bicchiere di the caldo.. ancora due parole e poi li saluto.
Loro torneranno verso l' auto che hanno lasciato all' Alpe di Colonno e io, invece, devo affrettarmi perchè le ore di luce disponibili sono ormai poche e la mia discesa è ancora bella lunga.
Dislivello positivo parziale: 1970 metri
DISCESA:
Salutato la vetta del Crocione ridiscendo nuovamente verso l' Alpe di Tremezzo, dopodichè raggiungo in leggera e breve salita (D+ 16 mt.) l' ultima Alpe della giornata, cioè l' Alpe di Mezzegra (1616 mt.)
Quindi raggiungo l' evidente Bolla di Mezzegra e poi svolto a destra percorrendo il lungo e ripidissimo crinale erboso che mi farà giungere alla Croce di Narro (1200 mt.)
In questo lungo crinale ormai si è persa la traccia del sentiero e prestare attenzione anche alla scivolosa ed alta erba secca!
Per la giusta e logica direzione vedi foto con modifica...
Dopo la Croce di Narro il sentiero ritorna ad essere ben visibile, per fortuna!
Quindi poi, tramite antipatica e ripidissima stradina cementata, arrivo a Narro.. quindi ancora largo sentiero sterrato alternato a tratti cementati, giungo all' Abbazia Acquafredda (325 mt.)
Ormai la luce è sempre meno ed infatti le foto verranno una "ciofeca" da scartare senza nessun appello, mia cara e poco sensibile alla luce di una Digitalina... :-)
Giungo poi a Lenno, dove forse mi incasino un pò... non so... sta di fatto che mi ritrovo a quota 260-270 metri.
Poi per fortuna ritrovo la giusta direzione per la bella Abbazia Madonna del Soccorso (419 mt.) che raggiungo con un' ennesima (..e ti pareva...!!!) ripida salita.
Ridiscendo a Ossuccio e successivamente raggiungo in salita l' unica Torre della giornata, cioè la Torre del Soccorso (368 mt.)
Codesta Torre del Soccorso "metaforicamente" mi presta Soccorso e inizia ad insultarmi, visto che ormai quasi non si vede una Beata e Santissima Fava...!!! :-))
Comprendo ed interiorizzo empaticamente il suo filosofico insegnamento e discepolarmente raggiungo Sala Comacina... poi ennesime e brevi salite e discese fino a raggiungere, ormai al buio più totale, l' agoniata meta: Colonno e la mia auto!
Vuoi la ripidissima discesa dalla Bolla di Mezzegra in avanti...
Vuoi il non sufficiente mio allenamento per questi dislivelli...
Insomma gli ultimi km. sono stati un vero supplizio per le mie ginocchia!
Ma in ogni caso:
IN MONTAGNA CHI DESIDERA VIVE E CAMMINA PIU' A LUNGO...
Come nella vita stessa...
Quindi al prossimo desiderio... :-)
DIFFICOLTA': come segnato in relazione, e come da precedenti valutazioni di altri Hikriani, questo giro lo classifico come un normale T2.
Sicuramente il tratto di discesa che dalla vetta della Cima della Duaria scema al rifugio Boffalora e il tratto che dalla Bolla di Mezzegra giunge alla Croce di Narro, pur non presentando pericoli o roccette, meritano una diversa valutazione.
Per queste due discese direi un ufficioso, ma purtroppo non ufficiale, T2++ oppure un T3= :-)
DISLIVELLO POSITIVO TOTALE: 2315 metri, calcolando le varie risalite durante la lunga discesa finale e circa 20 metri in più, calcolati per difetto, per le non "ufficiali" salitine.
LUNGHEZZA PERCORSO: 20 km. circa...
Non avendo il GPS non so se li ho calcolati correttamente.
Forse, forse sono anche di più... ma non so...
Facciamo 20 km. + IVA...??? :-))
TEMPO IMPIEGATO: 11 ore e mezza (Pause comprese)
Se avete un passo normale per fare questo lungo giro calcolare 11 / 12 ore, a secondo della durata delle pause e in base al vostro allenamento.
*** Il nostro caro Giorgio GIBI sono convinto che, con il suo fenomenale passo, impiegherebbe solo 9 ore e con la pausa pranzo al rifugio Venini compresa...!!! :-) ***
CONSIGLIO: a rifare questo lungo e panoramico giro in questo periodo dell' anno (leggi quindi con non tante ore di luce a disposizione..) partirei a camminare alle 6,00 del mattino così da avere un pò di luce diurna in più a disposizione nella lunga discesa e.. per godere maggiormente e appieno le magiche atmosfere che crea l'alba sui sentieri e in noi stessi!
Cari saluti a tutti...
Angelo
Tourengänger:
Angelo & Ele
Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (48)