Monte Covreto 1594 e Paglione 1554 da Zenna

Da Zenna : ultimo villaggio italiano, ( dopo una fugace discesa in riva al Lago Maggiore ), attraversiamo la frontiera e a   Dirinella dopo 200 metri inizia a destra la salita che ci porta a Scaiano 331 e al bel villaggio di Monti di Caviano 697 dove c'è una casa con un tradizionale tetto in paglia. Sempre restando parallelo alla Valle di Zenna , il sentiero sale all'Alpetto di Caviano e al suo bivacco 1255 ( chiuso in questa stagione ). A quota 1100 inizia la neve.
Qui vorremmo prendere la traccia segnata in carta che traversa a mezzacosta verso est, ma senza segnavia. Usciamo dall'alpe e nella neve seguiamo una traccia che stà allo stesso livello delle baite, ma dopo un pò sembra andare in discesa, allora saliamo nel bosco fino a intercettare un sentiero superiore e che va nella nostra direzione, spesso segue la linea di un tubo di plastica per l'acqua, La traccia attraversa alcune vallecole ( all'ultima valletta il tubo pesca l'acqua per l'Alpetto ) e infine arriva in salita ai ruderi dell'Alpe Tempelina 1308, dove passa un sentiero marcato. Saliamo a destra ostacolati da 20 centimetri di neve, fino a uscire in terreno aperto alla Sella tra il Paglione e il Covreto 1534, a sinistra andiamo al Monte Paglione 1554 m. Ora alla ricerca di un luogo asciutto per mangiare scendiamo verso nord-est fino all'Oratorio di Sant'Anna 1342 m.
Dopo lo spartano pranzetto, saliamo i 210 m di dislivello per ritornare al Monte Paglione e dopo essere ripassati dalla Sella 1534 su  al Monte Covreto 1594. Sono già le 15 e già abbiamo programmato di fare 2 ore al buio. Scendiamo verso ovest lungo la linea di frontiera, passando dalle roccette del Sasso Torricello 1423 m. Al bivio in zona Piano della Rogna 1350, svoltiamo a sinistra entrando in Italia, ma quando il sentiero svolta verso l'Alpe di Piero, noi scegliamo una via di discesa più diretta ( ahimè ). Rimaniamo sul costone, senza traccia, per un pò. Poi giù nel ripido bosco a sinistra, che io immaginavo una bella faggeta ariosa e invece era un impestatissimo betulleto con felci ed erbe secche di ogni tipo. Un cespuglietto di questi inghiottiva il prezioso ramponcino da stampelle di Sam: Amen.
Arrivati su una sterrata a quota 1160 circa, con questa scendiamo verso destra, ormai già al buio. Infatti passiamo nei pressi dell'Alpe Curtiggia che non vediamo ;-) e arriviamo al bel villaggio di Monti di Pino 886 m. La stradina sempre molto bella , passa dai ruderi dell'Alpe Tabia ( non visti ) e arriva alle case di Bersona 364, da cui in breve si scende a Zenna.