Concarena: Cima Ladrinai 2403-Mengol 2417-Casse Larghe 2388


Publiziert von Antonio59 ! , 1. November 2023 um 16:01.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 Oktober 2023
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:45
Aufstieg: 2073 m
Abstieg: 2073 m
Strecke:15 km


Escursione nel Massiccio della Concarena, salendo la Val Baione fino alla Cima Ladrinai e rimbalzando poi sul versante opposto, da un inedito canale fino alla Cima di Mengol e delle Casse Larghe.


Da Sommaprada 1045 m frazione di Lozio, si sale al parcheggio sterrato in località Pradei ( fontanella ).
Saliti dal parcheggio in ripida salita nel prato, per poi andare a sinistra a mezzacosta nel bosco, per sbucare alla chiesetta di Santa Cristina 1158 m. Situata proprio all'imbocco del vallone che risalirò.
Dalla chiesa in breve si entra nel canalone, quasi da subito in terreno aperto, tra alte pareti. Inizialmente si stà sul fianco destro, poi ai "Furegn" ( Forni), si traversa a sinistra e si risale fino a lambire la parete sotto il Cimon della Bagozza, proprio dove c'è un a vasca per la raccolta di acqua di stillicidio 1655 m circa, erroneamente sulle carte Plagne del Sale, invece localmente è conosciuto come "Mandra" : luogo dove radunavano le pecore per la notte.

Appena oltre sulla sinistra un canalone attira da anni la mia curiosità, porterebbe in cima al Cimon della Bagozza e sarebbe una vera diretta dal versante camuno, forse al ritorno un tentativo.....


Risalendo si arriva al bivio che a destra porta alla Cima Bacchetta. Mentre andando dritti si arriva in 15 minuti al Bivacco Baione.
Da qui andando a destra quasi in discesa, vado verso i Fop dei Ladrinai, magnifiche conche piene di detrito dolomitico. Il sentiero ora ben segnalato va verso est e si incunea nell'anfiteatro lunare tra le pareti della Cima Bacchetta e la Cima Ladrinai. Nessuno su questa via oggi.
Poi si inizia a salire il ghiaione stando il più possibile vicino alla parete, dove è più stabile. Onde non fare due passi avanti e uno indietro.
Poi si arriva in ambiente più roccioso, e a 2300 m ci si affaccia sulla Valle del fiume Oglio ( dovrebbe essere il Passo di Ladrinai 2325 m), quindi quasi di cresta, con anche un passaggio atletico, si arriva all'ometto di Cima Ladrinai 2403 e alla sottostante croce. Panorama quasi nullo per via delle molte nuvole.
La discesa lungo la cresta nord per la via normale, dove vi sono anche dei cavetti d'acciaio. Una mazza di ferro  è stata lasciata in bella mostra dopo i lavori di attrezzatura.
Arrivati nei pressi del Passo delle Bleise 2200 ( dove scende la via per il Rifugio Iseo ) scendo a sinistra subito, evitando di andare fino al Passo di Baione. E passando poi da un successivo bivio, si lambisce una dolina, testimonianza del carsismo locale, e in breve sono ancora al Bivacco Baione, chiudendo l'anello.
Dopo un parco spuntino spartano sul tavolino esterno, riprendo la discesa, ma a 10 minuti dal bivacco, c'è un canalino che aveva attirato la mia attenzione all'andata, sale in direzione del Mengol e verso il confine scalvino-bergamasco, mai descritto e se si potesse risalire sarebbe un gran risparmio di tempo rispetto all'alta via 6.
Quindi risalito il conoide sassoso alla sua base, in breve entro nel canale del Mengol, largo dai 5 ai 10 metri, e senza grossi problemi mi fà risalire oltre 150 metri di dislivello, inizialmente ghiaioso poi si allarga e diventa erboso. Arrivato in un ampio fornale pieno di detrito. Nelle nuvole sulle creste vedo passare 2 persone sull'alta via: ottimo penso. 
Mettendo vari ometti che vista la scarsa visibilità potranno essere utili al ritorno, arrivo con un ultimo ripido tratto sul sentiero 6 delle creste, con gran risparmio di sviluppo e di tempo, e in breve salgo al Passo del Mengol dove si intravede la Conca dei Campelli e l'Alta Valle di Scalve. Sul lato opposto un canalone che penso si faccia in invernale con sci o ramponi.

Purtroppo la Cima Mengol sulla destra mi sembra ardua da questo punto e non c'è in giro un cane qui, con le nebbie che vanno e vengono oltretutto. Decido quindi di seguire l'alta via 6 in direzione sud. Dopo un traverso per niente elementare, esso si alza su una dorsale erbosa e arriva sulla cima delle Casse Larghe 2388 m ( dal nome di un pascolo sottostante ), nelle nuvole scorgo per un attimo il vicino Cimon della Bagozza.
Potrebbe bastare. Ripercorro a ritroso tutto il percorso fin sotto alla sella, poi abbandono la via segnata e riprendo a seguire in discesa i miei ometti. Ma appena scesi altri 50 m-, una schiarita sul Mengol mi mostra un suo lato est erboso. Tempo ne ho ancora, e allora riprendo la salita, raggiungo ancora l'alta via, ma un pò più a destra, la seguo quanto basta per trovare il versante erboso più tranquillo ( o meno inquietante ). Risalgo il pendio fino ad arrivare al suo culmine, ma vedo una croce parecchio più a sinistra e la raggiungo: sono sulla Cima Mengol 2421 m : la più alta vetta di questa catena secondaria.
Dopo le foto di rito. Mentre sto per scendere mi accorgo di una labile traccia che scende nell'orrido e ripidissimo versante sud. La traccia è piena di inconfondibili segni lasciati dai ramponi sulle rocce. Chiara testimonianza che la via è usata in inverno, risalendo il canalone scalvino dal Rifugio Cimon della Bagozza.
Seguo la traccia ( vietato cadere ) e con un ultimo traverso, mi ritrovo nei pressi della sella. Ora ridiscendo l'ennesima volta al di sotto del sentiero 6, nell'ampia conca pietrosa seguo i miei ometti che mi porteranno al canalone che confluisce in Val Baione. Qui senza perdere tempo a riprendere il sentiero verso il bivacco, scendo a destra e passando dalle vere Plagne del Sale ( ruderi ) riprendo il sentiero già più sotto al bivio per la Bacchetta. Quindi come all'andata giù a Santa Cristina e a Sommaprada.

Tourengänger: Antonio59 !


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Kommentare (2)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 2. November 2023 um 10:13
Bravissimo.
Copiare le tue belle gite x me è impossibile,non come gambe ma come testa.

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. November 2023 um 13:05
Ma va là Francesco.
Sono cose perfettamente alla tua portata.
In solitaria io generalmente mi lascio andare a esplorazioni di nuove vie, ma però intuisco già dove potrei arrivare per aver già percorso queste zone. Siccome ho un rustico in questa valle.
Ciao
Antonio


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