Cima del Monte (516 m) – Bike & Hike
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Dopo sei giorni torno alla Cima del Monte, questa volta lungo la dorsale sud-occidentale.
È la montagna dei gheppi (Falco tinnunculus). In prossimità della vetta è facile avvistare questi rapaci mentre volteggiano, oppure mentre scrutano il terreno nella famosa posizione dello “spirito santo”, oppure durante la picchiata sulla preda. Per contro, con la loro livrea che si mimetizza alla perfezione, è difficile individuarli quando si posano sulle rocce.
Inizio dell’escursione: ore 8.00
Fine dell’escursione: ore 11.20
Sorgere del sole: 7.03
Tramonto del sole: 19.20
Raggiunto il Pino Monumentale di Porto Azzurro dopo soli 20 minuti dalla partenza, proseguo per ulteriori 5 minuti fino alla base del Santuario della Madonna del Monserrato (84 m), all’inizio del percorso 205. Parcheggio la bici e mi avvio lungo il sentiero consigliato unicamente ad escursionisti esperti essendo caratterizzato da un pendio molto ripido con rocce friabili, da un piano di calpestio piuttosto accidentato e da un percorso non facilmente individuabile.
Alle 9:07 pervengo al Crocevia del GTE (319 m), dove il segnavia mi informa che per la meta occorrono ancora 30 minuti di cammino. Continuo sulla panoramica dorsale, che mi permette di vedere il mare da entrambi i lati. A sinistra nel senso di marcia fa bella mostra di sé la baia di Portoferraio, dalla parte opposta la spiaggia di Mola. All’improvviso emerge come d’incanto la Fortezza del Volterraio su un suggestivo promontorio roccioso che fu scelto dagli Etruschi per edificare la prima postazione di avvistamento.
È un tratto paesaggisticamente pregevole; le antenne sulla cima non mi inorridiscono più. Non è possibile avere le comodità, i sevizi, la rete mobile e le emittenti radiofoniche senza questo male… necessario.
Raggiungo per la quarta volta la Cima del Monte (516 m) dopo 1 h 40 min dalla partenza. Non c’è il libro di vetta; forse si riempirebbe tropo in fretta.
Sulla dorsale sud-ovest della Cima del Monte (516 m)
Mi fermo per qualche minuto poco lontano dalla vetta per osservare le evoluzioni dei gheppi. Alle 9:45 inizio la discesa, ancora sulla cresta sud-ovest, dove incontro due temerari ciclisti che spingono la bici sul tratto più ripido della gita. Sei giorni fa feci altrettanto, ma sulla dorsale nord, tutto sommato meno proibitiva.
Mi bastano sessantacinque minuti per scendere fino al parcheggio della bici e ulteriori 25 minuti con una potenza normalizzata di circa 5 Watt/kg, per tornare alla spiaggia di Naregno.
Per la quarta volta alla Cima del Monte, una montagna molto suggestiva, soprattutto se raggiunta dal versante sud-occidentale. Secondo la mia esperienza, il percorso più interessante è proprio quello cha parte in prossimità del Santuario del Monserrato, lungo il sentiero 205.
Tempo totale: 3 h 25 min
Tempo di salita: 1 h 40 min (soste comprese)
Tempi parziali
Naregno (4 m) – Porto Azzurro (2 m): 15 min (mtb)
Porto Azzurro (2 m) – Santuario del Monserrato (84 m): 12 min (mtb)
Santuario del Monserrato (84 m) – Crocevia GTE (319 m): 37 min
Crocevia GTE (319 m) – Cima del Monte (516 m): 30 min
Dislivello in salita: 698 m
Quota massima: 516 m
Quota minima: 2 m
Sviluppo complessivo: 20,34 km, di cui 15,0 in mtb
Consumo batteria da 500 Wh:
da Naregno al Santuario di Monserrato: 14%
a fine gita: 23%
Difficoltà mtb: F
Difficoltà escursionistica: T3
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: buona
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