Cima del Monte (515 m) e Monte Castello (389 m)


Publiziert von siso , 16. Oktober 2021 um 23:10.

Region: Welt » Italien » Toskana
Tour Datum:24 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 656 m
Strecke:Pino di Monserrato (38 m) – Santuario della Madonna di Monserrato (121 m) – Sentiero 226 – Sentiero GTE – Cima del Monte (515 m) – Sentiero GTE – Monte Castello (389 m) – Sentiero 205 – Sentiero 225 – Pino di Monserrato (38 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Svizzera: Chiasso Brogeda – A9 – Milano – A1 – Parma – A15 – Passo della Cisa – Aulla – Livorno – Piombino – Traghetto – Portoferraio – Naregno (445 km). Pedaggi autostradali: 39,50 € x 2 = 79.- €. Costo del traghetto Piombino – Portoferraio (a/r) per un’auto e due persone: 159,59 €.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi, campeggi o agriturismi in tutta l’isola.
Kartennummer:Carta dei percorsi Capoliveri Bike Park, Ed. Comune di Capoliveri, 2° edizione; Kompass 5765, Elba, Extra Tourenkarte – 1:35000; Sports Map, Isola d’Elba – Capoliveri, Sirio, Ed. 2017/2020; Carta topografica di precisione Isola d’Elba 202, 4LAND – 1:25000

Bellissima escursione ad anello nel territorio comunale di Porto Azzurro, in parte su sentieri per escursionisti esperti.

 

Inizio dell’escursione: ore 9.13

Fine dell’escursione: ore 12.17

Temperatura all’arrivo: 25°C

Sorgere del sole: 7.08

Tramonto del sole: 19.12

 

Sveglia alle 7:45, partenza da Naregno alle 8:40, arrivo al Pino Monumentale del Monserrato (38 m) alle 9:00, dopo 9 km d’auto.

È una giornata parzialmente nuvolosa, con un moderato vento di scirocco. Parcheggiata l’auto nei pressi di Nonno Pino, alle 9:13 mi incammino sulla sterrata in direzione del santuario, che raggiungo in una dozzina di minuti. Il sentiero 226, per escursionisti esperti (EE), inizia alle spalle della chiesa e sale in direzione NW. Si sviluppa in un paesaggio molto suggestivo su rocce affioranti e terra arida, fra cespugli e lecci. Alzando lo sguardo si notano delle cime che troneggiano come le guglie delle dolomiti; non sembra vero che raggiungano solamente delle quote tra i 300 e i 500 m. In 45 minuti di cammino, dal santuario arrivo all’innesto del sentiero GTE. Mi trovo ora su un ampio crinale, che percorro in direzione NNE.

Passo di fianco alla recinzione della tenuta Acquacavalla, utilizzata per addestrare i cani. Al bivio di quota 373 m il GTE svolta a destra, mentre che il sentiero 220 continua a sinistra lungo la ramina.

Lo scirocco spinge delle folate di nebbia che sfiorano la dorsale e ricadono sul versante occidentale lambendo i pini. È un’immagine molto suggestiva che mi ricorda immediatamente la poesia San Martino di Giosuè Carducci:

 

“La nebbia agli irti colli

piovigginando sale,

e sotto il maestrale

urla e biancheggia il mar; …”
 

Beh, in questo caso non è il maestrale, bensì lo scirocco, comunque anche questo paesaggio, in bianco e nero, avrebbe potuto ispirare Carducci.

Vedo un segnavia di legno con la scritta Buca del Bandito MTB. È considerato il miglior percorso mtb dell’isola, caratterizzato da quattro diverse tipologie di terreno, che cambia faccia mixando parti tecniche e flow con scenari sempre diversi: una volta dovrò decidermi a provarlo.

Dopo 1 h e 20 min di cammino arrivo sulla vetta della Cima del Monte (515 m). L’anno scorso la raggiunsi in mtb salendo dalla parte opposta, da Le Panche.

Anche su questa montagna antenne e ripetitori la fanno da padrone; inoltre si è sottotiro di una videosorveglianza.

Dopo una sosta di cinque minuti torno sullo stesso crinale di salita per conquistare un’altra vetta, il Monte Castello (389 m), cima rocciosa ben visibile persino da Capoliveri.

Dalla sua base il colpo d’occhio che offre è bellissimo e seducente. È molto più selvaggio della montagna appena salita ed è privo di antenne. Il sentiero per raggiungerlo, pur non essendo particolarmente impegnativo, richiede comunque concentrazione per via delle rocce sedimentarie friabili che costituiscono il fondo. Un cippo di granito con la scritta Monte Castello e l’indicazione dei punti cardinali nobilita il suo culmine.
 

                                            Monte Castello (389 m)

È una delle cime più belle che ho visitato all’Isola d’Elba
.

Poco dopo imbocco il sentiero 205, in alcuni tratti assicurato da catene e funi, che pure mi entusiasma per l’ambiente severo che attraversa e per il piano di calpestio piuttosto accidentato. In questa zona è stata censita una particolare associazione vegetale definita dai botanici mosaico di bosco termomediterraneo a dominanza di Leccio (Quercus ilex) con formazioni delle rupi e pratelli di terofite, che si sviluppano su substrati costituiti da diabasi e diaspri.

 

Escursione irrinunciabile per gli escursionisti amanti dei paesaggi severi, senza comunque dover affrontare dei passaggi particolarmente esposti o tecnicamente difficili.

 

Tempo totale: 3 h 04 min

Tempi parziali

Pino di Monserrato (38 m) – Santuario della Madonna di Monserrato (121 m): 12 min

Santuario della Madonna di Monserrato (121 m) Cima del Monte (515 m): 1 h 08 min

Cima del Monte (515 m) Monte Castello (389 m): 40 min

Monte Castello (389 m)  Pino di Monserrato (38 m): 55 min

Dislivello in salita: 656 m

Quota massima: 515 m

Quota minima: 38 m

Sviluppo complessivo: 8,32 km

Difficoltà: T3

Copertura della rete cellulare: buona.

Tourengänger: siso


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