Tresero 3594 Pedranzini 3599 e Punta del Segnale 3132
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Oggi si fà una parziale ripetizione del giro fatto in solitaria lo scorso anno, in cui ero arrivato fino a Cima Dosegù salendo le prime 3 vette delle famose 13 Cime. Ma per via dell'incombente maltempo non ero riuscito poi a scendere dal costone nord-ovest del Tresero, alla ricerca di una nuova e più semplice "Via Normale" che evitasse ghiacciaio e placca con corda. Quindi si ritenta l'impresa.
Dal Rifugio Berni 2541 m, nei pressi del Passo Gavia, si scende al ponte, si passa sotto l'ex Rifugio Gavia e col sentiero marcato 551 per la Cima di Vallumbrina si arriva al ponte dell'Amicizia. Qui lasciamo il segnavia 551, e attraversiamo il ponte, per poi salire lungamente quasi sempre in direzione nord-est, si passa nei pressi di un laghetto, e dopo il bivio per il Bivacco Seveso, la via si fà un pò più ardua. Si cerca di stare su sfasciumi, ma c'è già sotto il ghiaccio, e tutto frana via. Infine meglio guadagnare il piano del ghiacciaio e proseguire su di esso, fino a salire poi all'attacco della placca liscia, dove penzolano le corde.
La salita delle corde è abbastanza atletica, bisogna tirarsi su di braccia.
Guadagnata la cresta sud-ovest, si va in cima al Pizzo Tresero 3594 senza grossi problemi ( con un pò di esposizione iniziale ). Lasciato le masse sull'affollata vetta, 19 persone in tutto. Solo noi scendiamo il facile costone sud-est, e arriviamo poi all'attacco della quasi verticale Pedranzini. Ma nonostante un pochino di neve fresca, saliamo passaggio dopo passaggio, fino alla baracca militare e da lì alla croce di vetta della Punta Pedranzini 3599 m, passaggi di 1° e 2° sempre ben protetti. Ma il meteo non è granchè bello, rinunciamo a proseguire per la lontana Cima Dosegù e torniamo ancora sul Pizzo Tresero.
Ora si prova la nuova via sul detritico costone nord-ovest. Un pò di neve fresca inizialmente ci fà procedere con attenzione, nel detrito si riconosce una traccia e qualche ometto, poi si cambia direzione e si svolta a sinistra ( sud-ovest ) e si arriva a un "becco" di roccia a 3250 m circa. Appena sotto di esoo vedo delle corde che invitano a scendere in un esposto e franosissimo crestone da "roulette russa", non siamo convinti di questa soluzione, e cerchiamo di attuare la via che vedevamo dalla vetta del Tresero. Quindi si svolta a sud, per passare appena sotto il ghiacciaio del Tresero,(rotoli di filo spinato emergono dopo la deglaciazione) oltrepassato il torrente suo emissario, vediamo un ometto che sembra invitare a scendere un canale trasversale, dove si guada un secondo torrente, e poco oltre, si può facilmente scendere a destra, fino al grande pianoro con laghetto fangoso che stà a sud della Punta del Segnale. Saliamo a prendere il costone sud-ovest di tale cima, un vecchio sentiero marcato esiste, si passa dal rudere di un edificio : è la ex Capanna Bernasconi,3074 m, casermetta militare prima, rifugio poi, e in breve su alla croce di vetta della Punta del Segnale 3132m.
Ora non resta che seguire il sentiero marcato, che anche con saliscendi arriva dopo un lungo percorso al Ponte dell'Amicizia passato all'andata. E poi con un ultima fatica salire al parcheggio vicino al Rifugio Berni.
Per una salita al Tresero dal versante ovest, rifarsi alla traccia di discesa ( senza salire alla Punta del Segnale ), difficoltà non ce ne sono, ma bisogna sapersi districare nei cambi di direzione.
Dal Rifugio Berni 2541 m, nei pressi del Passo Gavia, si scende al ponte, si passa sotto l'ex Rifugio Gavia e col sentiero marcato 551 per la Cima di Vallumbrina si arriva al ponte dell'Amicizia. Qui lasciamo il segnavia 551, e attraversiamo il ponte, per poi salire lungamente quasi sempre in direzione nord-est, si passa nei pressi di un laghetto, e dopo il bivio per il Bivacco Seveso, la via si fà un pò più ardua. Si cerca di stare su sfasciumi, ma c'è già sotto il ghiaccio, e tutto frana via. Infine meglio guadagnare il piano del ghiacciaio e proseguire su di esso, fino a salire poi all'attacco della placca liscia, dove penzolano le corde.
La salita delle corde è abbastanza atletica, bisogna tirarsi su di braccia.
Guadagnata la cresta sud-ovest, si va in cima al Pizzo Tresero 3594 senza grossi problemi ( con un pò di esposizione iniziale ). Lasciato le masse sull'affollata vetta, 19 persone in tutto. Solo noi scendiamo il facile costone sud-est, e arriviamo poi all'attacco della quasi verticale Pedranzini. Ma nonostante un pochino di neve fresca, saliamo passaggio dopo passaggio, fino alla baracca militare e da lì alla croce di vetta della Punta Pedranzini 3599 m, passaggi di 1° e 2° sempre ben protetti. Ma il meteo non è granchè bello, rinunciamo a proseguire per la lontana Cima Dosegù e torniamo ancora sul Pizzo Tresero.
Ora si prova la nuova via sul detritico costone nord-ovest. Un pò di neve fresca inizialmente ci fà procedere con attenzione, nel detrito si riconosce una traccia e qualche ometto, poi si cambia direzione e si svolta a sinistra ( sud-ovest ) e si arriva a un "becco" di roccia a 3250 m circa. Appena sotto di esoo vedo delle corde che invitano a scendere in un esposto e franosissimo crestone da "roulette russa", non siamo convinti di questa soluzione, e cerchiamo di attuare la via che vedevamo dalla vetta del Tresero. Quindi si svolta a sud, per passare appena sotto il ghiacciaio del Tresero,(rotoli di filo spinato emergono dopo la deglaciazione) oltrepassato il torrente suo emissario, vediamo un ometto che sembra invitare a scendere un canale trasversale, dove si guada un secondo torrente, e poco oltre, si può facilmente scendere a destra, fino al grande pianoro con laghetto fangoso che stà a sud della Punta del Segnale. Saliamo a prendere il costone sud-ovest di tale cima, un vecchio sentiero marcato esiste, si passa dal rudere di un edificio : è la ex Capanna Bernasconi,3074 m, casermetta militare prima, rifugio poi, e in breve su alla croce di vetta della Punta del Segnale 3132m.
Ora non resta che seguire il sentiero marcato, che anche con saliscendi arriva dopo un lungo percorso al Ponte dell'Amicizia passato all'andata. E poi con un ultima fatica salire al parcheggio vicino al Rifugio Berni.
Per una salita al Tresero dal versante ovest, rifarsi alla traccia di discesa ( senza salire alla Punta del Segnale ), difficoltà non ce ne sono, ma bisogna sapersi districare nei cambi di direzione.
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Antonio59 !
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