Pigne de la Lé - 3396 m
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La Val de Moiry offre un'ambiente strepitoso senza l'affollamento tipico dei classici 4000.
Con marc73 svolgo un'uscita di 2 giorni a scopo didattico: Marcello, dotato di maggiore esperienza alpinistica, si presta per accompagnarmi. Mi affianca nella pianificazione e mi supervisiona nella realizzazione correggendomi nelle mie lacune e insegnandomi tutto quello che può.
L'idea iniziale è quella di andare in Canton Uri, zona Galenstock. Ma le Alpi Centrali risultano soggette a troppe avvezioni umide sudoccidentali con vette in nebbia e rischio reale di temporali.
Ci spostiamo perciò in Vallese dove c'è la coda di una perturbazione al primo giorno ma sicuramente tempo soleggiato per il giorno successivo.
Dal Ticino impieghiamo almeno 3 ore e mezza a raggiungere il parcheggio nei pressi del Lago di Moiry.
Al nostro arrivo il cielo è coperto e inizia anche a piovigginare.
La salita alla Cabanne de Moiry è relativamente breve e tranquilla, ci sono 500 metri di dislivello da affrontare su sentiero segnato. Un singolo passaggio è attrezzato con catena siccome è ripido e potenzialmente scivoloso.
La capanna è affacciata sulle nostre mete e guarda direttamente su una seraccata impressionante.
Cabanne de Moiry 2825 m
Cosa possiamo fare con tempo variabile e roccia bagnata?
Decidiamo di salire sul bordo del ghiacciaio a fare un po' di istruzione: ancoraggio su ghiaccio, conserva, progressione.
Quindi avendo qualche schiarita e qualche ora di tempo da sfruttare puntiamo (in realtà sono io quello che lo desidera) a salire sulla Pigne de la Lé.
Tra la capanna e l'inizio del ghiacciaio si seguono i segni bianco-blu: dapprima lungo sfasciumi, poi su sentiero e qualche nevaio, poi su rocce.
Breve descrizione - cresta nord Pigne de la Lé
Alle 15.00 ci incamminiamo fuori dal ghiacciaio su terreno roccioso verso la bocchetta (Col du Pigne 3144 m), situata alla base della cresta nord. Qualche omino di pietre indica la via. Ci teniamo a destra e risaliamo il fianco della parte iniziale della cresta senza passare dalla sopracitata bocchetta. Quindi risaliamo il filo della facile cresta caratterizzata da blocchi. Ad un certo punto dobbiamo rientrare sul pendio a destra (ripido e un po' franoso, ci aiutiamo con le mani), poi di nuovo sul filo. Infine ci separiamo: io prendo una cengia a sinistra (esposta) e arrampico un diedro (II), Marcello procede sul filo arrampicando i massi. Ci ritroviamo sopra e in poco tempo raggiungiamo la spalla. Da questa bisogna scendere un poco per risalire la cima.
La vista dovrebbe essere spettacolare ma i residui della perturbazione la nascondono. Tuttavia qualcosa riusciamo a scorgere.
Discendiamo dalla medesima via fino alla Cabanne de Moiry dove ci attenderanno la birra e un'ottima cena.
Pigne de la Lé 3396 m
Domani ci aspetterà la traversata Pointes de Mourti - Dent des Rosses. Il tempo dovrà essere eccellente, la roccia asciutta e confidiamo in un buon rigelo notturno.
Avremo tutto quello che speriamo. Segue relazione.
Con marc73 svolgo un'uscita di 2 giorni a scopo didattico: Marcello, dotato di maggiore esperienza alpinistica, si presta per accompagnarmi. Mi affianca nella pianificazione e mi supervisiona nella realizzazione correggendomi nelle mie lacune e insegnandomi tutto quello che può.
L'idea iniziale è quella di andare in Canton Uri, zona Galenstock. Ma le Alpi Centrali risultano soggette a troppe avvezioni umide sudoccidentali con vette in nebbia e rischio reale di temporali.
Ci spostiamo perciò in Vallese dove c'è la coda di una perturbazione al primo giorno ma sicuramente tempo soleggiato per il giorno successivo.
Dal Ticino impieghiamo almeno 3 ore e mezza a raggiungere il parcheggio nei pressi del Lago di Moiry.
Al nostro arrivo il cielo è coperto e inizia anche a piovigginare.
La salita alla Cabanne de Moiry è relativamente breve e tranquilla, ci sono 500 metri di dislivello da affrontare su sentiero segnato. Un singolo passaggio è attrezzato con catena siccome è ripido e potenzialmente scivoloso.
La capanna è affacciata sulle nostre mete e guarda direttamente su una seraccata impressionante.
Cabanne de Moiry 2825 m
Cosa possiamo fare con tempo variabile e roccia bagnata?
Decidiamo di salire sul bordo del ghiacciaio a fare un po' di istruzione: ancoraggio su ghiaccio, conserva, progressione.
Quindi avendo qualche schiarita e qualche ora di tempo da sfruttare puntiamo (in realtà sono io quello che lo desidera) a salire sulla Pigne de la Lé.
Tra la capanna e l'inizio del ghiacciaio si seguono i segni bianco-blu: dapprima lungo sfasciumi, poi su sentiero e qualche nevaio, poi su rocce.
Breve descrizione - cresta nord Pigne de la Lé
Alle 15.00 ci incamminiamo fuori dal ghiacciaio su terreno roccioso verso la bocchetta (Col du Pigne 3144 m), situata alla base della cresta nord. Qualche omino di pietre indica la via. Ci teniamo a destra e risaliamo il fianco della parte iniziale della cresta senza passare dalla sopracitata bocchetta. Quindi risaliamo il filo della facile cresta caratterizzata da blocchi. Ad un certo punto dobbiamo rientrare sul pendio a destra (ripido e un po' franoso, ci aiutiamo con le mani), poi di nuovo sul filo. Infine ci separiamo: io prendo una cengia a sinistra (esposta) e arrampico un diedro (II), Marcello procede sul filo arrampicando i massi. Ci ritroviamo sopra e in poco tempo raggiungiamo la spalla. Da questa bisogna scendere un poco per risalire la cima.
La vista dovrebbe essere spettacolare ma i residui della perturbazione la nascondono. Tuttavia qualcosa riusciamo a scorgere.
Discendiamo dalla medesima via fino alla Cabanne de Moiry dove ci attenderanno la birra e un'ottima cena.
Pigne de la Lé 3396 m
Domani ci aspetterà la traversata Pointes de Mourti - Dent des Rosses. Il tempo dovrà essere eccellente, la roccia asciutta e confidiamo in un buon rigelo notturno.
Avremo tutto quello che speriamo. Segue relazione.
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