Monte Zucchero (2735 m) – Bike & Hike


Publiziert von siso , 4. Juli 2023 um 14:50.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum: 2 Juli 2023
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Monte Zucchero   Gruppo Pizzo Barone 
Zeitbedarf: 10:45
Aufstieg: 1841 m
Strecke:Sonogno, parcheggio (908 m) – Fracèd (1041 m) – Corte (1041 m) – Püscen Negro (1343 m) – Cortign (1526 m) – Brüsoo (1756 m) – Corte di Cima (1987 m) – Bocchetta di Mügàia (2518 m) – Monte Zucchero (2735 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Bellinzona Sud, Cadenazzo, Quartino, Gordola, Vogorno, Brione, Sonogno.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Rifugio Sambuco.
Kartennummer:C.N.S. No. 1272 – P. Campo Tencia - 1:25000.

Lunga escursione in Val Redòrta, con partenza da Sonogno, ben segnalata con segnavia a vernice bianco/rossa e ometti di pietra. Il forte dislivello positivo di 1841 m richiede buon allenamento e una sufficiente riserva di bibite.

La “superba piramide di bell’aspetto”, come la definisce il Brenna, era chiamata in passato dagli alpigiani anche Sasso Rosso o Pizzo Triangolone (per distinguerlo dal Triangolino, ubicato a 600 m di distanza, più a nord).

 

Inizio dell’escursione: ore 6.40

Fine dell’escursione: ore 17.20

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1011 hPa

Temperatura alla partenza: 13,5°C

Temperatura al rientro: 24°C

Isoterma di 0°C alle 9.00: 4000 m

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 5.37

Tramonto del sole: 21.22

 

Sveglia alle 3:55, partenza da casa alle 4:50, arrivo a Sonogno (918 m) alle 6:15, dopo 80,4 km d’auto.

È una domenica mite, che attirerà in valle centinaia di persone desiderose di bagnarsi nell’acqua cristallina del fiume Verzasca.

Lasciata l’auto al parcheggio ufficiale di Sonogno 2 (costo: 10.- CHF per tutto il giorno), alle 6:40 inforco la bici e inizio la salita sulla bella via asfaltata che si addentra nella Val Redòrta. Mi bastano dieci minuti per arrivare alla fine della stradina, in località Corte (1041 m), dove parte una teleferica per il trasporto del materiale all’alpeggio Cortign. Parcheggio la bici e alle sette in punto comincio la lunga camminata, seguendo il sentiero per Püscen Negro (1343 m). Mi incuriosisce il toponimo di questo insediamento montano. Un alpigiano mi risponde che significherebbe “bacio nero”. L’ipotesi non mi convince per niente. In Leventina “Puscìn” designa il vitellino; forse il termine ha questa attinenza, un nesso più vicino alla quotidianità degli alpeggi.

Superati due ponti sul Riale Cima di Cagnói e sul fiume Redòrta, il sentiero sale a zig-zag guadagnando in fretta 170 m di dislivello. Al segnavia poco sotto il monte, proseguo a sinistra verso Brüsoo. Come spesso capita la quota di questo segnavia è sbagliata di almeno una decina di metri: indica infatti l’altitudine del nucleo dell’insediamento.

Il tratto successivo, ai piedi di un’imponente scogliera, è poco più che pianeggiante. Alle 8:20 pervengo al monte Cortign (1527 m), un corte dell’Alpe Mügàia. Una scritta a caratteri cubitali campeggia su un macigno: “Io sono arrivato il 5 luglio 1988”. Suppongo che si riferisca all’alpigiano che è entrato in carica a partire da quella data.      

Il sentiero continua nel bosco, dapprima in direzione N, con tratti in leggera discesa, poi SSW. Vedo due cartelli metallici a fondo rosso con la scritta Alpe Mügàia. Nel lariceto incontro due pacifici asini, che per tutta la durata della gita non cambieranno posizione.

A circa 1740 m di quota finisce il bosco; lo sguardo si apre sia sul fondovalle sia sulle cime che fanno da corona alla testata della valle. Eccomi a Brüsoo (1756 m), pascolo ricco d’acqua, attualmente occupato da 14 vacche di razza Bruna. Il segnavia indica che per il Monte Zucchero occorrono ancora 2 h 15 min: un tempo decisamente troppo ottimistico.

Superato il gradino arrivo al terrazzo che ospita la baita del Corte di Cima (1986 m). È un edificio con muri a secco eseguiti da muratori di grande capacità. Questo corte sarà caricato per tutto il mese d’agosto. Continuo su estesi pascoli e pietraie fino ad un risalto roccioso che costituisce la prima piccola insidia. Nulla di ché, anche perché la roccia oggi è perfettamente asciutta. La pendenza aumenta drasticamente e si mantiene elevata fino al valico detto Bocchetta di Mügàia (2518 m). Si trova sulla dorsale che collega il Rasiva (2684 m) al Monte Zucchero e permette di scendere nella Val d’Osola.

Il segnavia dà la mia meta a 30 min. Anche questa tempistica secondo me è troppo riduttiva.

Il primo colpo d’occhio sulla cresta che devo affrontare non è molto rassicurante. Una volta arrivato a ridosso del rilievo sommitale la prospettiva cambia e il tutto sembra meno ostico. Ripongo comunque i bastoncini nello zaino perché bisogna aiutarsi con le mani: è un buon primo grado. 

Alle 12:20 raggiungo la croce di vetta del Monte Zucchero (2735 m). Che bella soddisfazione!

La cima è caratterizzata da una cresta pianeggiante, lunga circa settanta metri, sulla quale sono stati eretti quattro omini di pietra e una croce di legno molto primitiva. Non trovo il libro di vetta, ma poco importa, mi bastano le foto.

A NE, a meno di tre chilometri di distanza, svetta la Corona di Redòrta (2804 m), dove l’altro ieri, nove escursionisti israeliani, sorpresi da un improvviso cambiamento delle condizioni meteorologiche, sono stati soccorsi dalla REGA.

Dall’omino più settentrionale vedo distintamente il Lago di Tomé (1692 m), che raggiunsi due anni fa.

Mi soffermo in vetta per una mezz’ora, quindi riprendo il lungo cammino di discesa di oltre 11 km fino a Sonogno.

                      Il Monte Zucchero (2735 m) visto dalla Val d'Osola

Anche il segnavia di vetta sembra una presa in giro: indica che la discesa fino alla Bocchetta di Mügaia è di 10 min! La credibilità di queste indicazioni ha toccato il fondo. Camminando con passo normale, per questo tratto ho impiegato 40 minuti.

In discesa ripercorro più o meno gli stessi sentieri della salita, impiegando 4 h e 30 min per arrivare al posteggio di Sonogno.

 

La stupenda piramide rocciosa dalle linee eleganti da oggi è anche un po’ mia.

Il Monte Zucchero nel mese di luglio è privo della spolverata di neve che probabilmente ne ha determinato il nome.
Secondo Karl Viktor von Bonstetten (Berna, 1745 - Ginevra, 1832, in 
"Lettere sopra i baliaggi italiani") la cima deve il suo nome alla caratteristica forma conica, simile ad un cono di zucchero.

Coloro che intendono affrontare questa cima in un solo giorno devono tener presente che il dislivello complessivo è di ben 3682 m!

 

Tempo totale: 10 h 40 min

Tempo di salita: 5 h 40 min (soste comprese)

Tempo di discesa: 4 h 30 min (soste comprese)

Tempi parziali

Sonogno, parcheggio (908 m) – Corte (1041 m): 10 min (Bike)

Corte (1041 m) – Püscen Negro (1343 m): 38 min

Püscen Negro (1343 m) Cortign (1527 m): 40 min

Cortign (1527 m) – Brüsoo (1756 m): 55 min

Brüsoo (1756 m) Corte di Cima (1987 m): 40 min

Corte di Cima (1987 m) Bocchetta di Mügàia (2518 m): 1 h 35 min

Bocchetta di Mügàia (2518 m) – Monte Zucchero (2735 m): 45 min

Coordinate Monte Zucchero: 698.173/134.439

Dislivello in salita: 1841 m

Distanza percorsa: 21,5 km

Quota massima: 2735 m

Quota minima: 908 m

Percorso in bici

Distanza a/r: 5,7 km

Consumo complessivo della batteria da 500 Wh: 11%

Difficoltà bici: F

Difficoltà escursionistica: T3+/I

Soccorso alpino CAS: 117

Soccorso REGA: 1414

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona quasi ovunque.

Tourengänger: siso


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Kommentare (6)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 4. Juli 2023 um 19:38
Bravo Siso ! Giornata stupenda !

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Juli 2023 um 20:36
Ciao Igor, grazie.
Giornata lunga: raramente le mie gite sono durate oltre dieci ore...

Michea82 hat gesagt:
Gesendet am 5. Juli 2023 um 10:41
Grande Siso. Bellissimo tour

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Juli 2023 um 10:52
Grazie Michea!
Un dislivello simile finora l'ho superato poche volte, forse alla Punta Dufour, una vita fa...

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 5. Juli 2023 um 16:17
Caspita.... Siso...... invecchiando, diventi più forte!
Vipere?
Ciao
D

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Juli 2023 um 21:13
Forse perché da pensionato ho più tempo a disposizione per dedicarmi alla montagna.
Non ho visto vipere e finora non sono stato punto da zecche, ma per precauzione ho indossato pantaloni lunghi, anche se sono meno comodi di quelli corti.
Grazie Dani, ciao!


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