Rif. Andolla (2.061m) da Cheggio
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Piacevole e tranquilla escursione mangereccia con amici di vecchia data. Non essendo accaniti montagnoli scegliamo una facile meta in una giornata dal cielo limpidissimo e un fresco che annuncia la fine dell'estate.
Il parcheggio dell'Alpe Cheggio q1500 è full, parcheggiamo poco dietro. La passeggiata si svolge su comodo sentiero perfettamente segnalato dall'inizio alla fine (e oltre..). Si aggira il Lago di Cavalli q1497 a meridione e si entra nella lunga valle del torrente Loranco (una fontanella). Via via si inizia a risalire (un'altra grezza fontanella) e si prende quota su pietre, sempre con bel sentiero. L'ultima mezz'ora avviene su rocce un po' più spartane ma sempre alla portata di tutti. Al rifugio Andolla q2061 riserviamo 4 posti e ci concediamo una bel pranzo e una dormita di un paio d'ore al sole. Mi assale la tentazione di una breve corsetta fino al Passo d'Andolla, 400m più in alto ma la pigrizia e la compagnia mi sposta verso l'ozio, ed è stato un bene cosi, ci voleva.
Iniziamo la discesa con deviazione verso un Ponte Tibetano q1710 segnalato dai cartelli. Ne esce una breve ma adrenalinica attraversata, con ritorno dallo stesso lato. Poco dopo, sul sentiero del rientro avviene un fatto sconcertante: davanti a noi abbiamo due signori sulla settantina, tranquilli procedono in discesa. Tutto ad un tratto vediamo uno dei due rotolare giu per la scarpata (circa 50m ripidi su erba con salto sopra il torrente). E' avvenuto tutti in un attimo, mentre il povero tizio precipitando a capovolte il suo amico lo chiamava ad alta voce. Poi il silenzio. La paura del salto sul torrente ha fatto immaginare il peggio. E invece il precipitato comincia a chiamare e a tranquillizzarci, è rimasto bloccato da uno dei pochissimi alberelli presenti. In qualche modo è riuscito a riarrampicarsi per il ripido e scivoloso pendio e con l'aiuto di uno dei rifugisti presenti lo abbiamo tirato su. Nulla di rotto incredibilmente, solo la testa scorticata.
Incredibile come possa bastare un attimo di distrazione su un sentiero T2 per far capitare il peggio.. Probabilmente un piede su una zolla erbosa con sotto il nulla. Sempre concentrazione, sempre, soprattutto nei rientri quando si è stanchi...
Il parcheggio dell'Alpe Cheggio q1500 è full, parcheggiamo poco dietro. La passeggiata si svolge su comodo sentiero perfettamente segnalato dall'inizio alla fine (e oltre..). Si aggira il Lago di Cavalli q1497 a meridione e si entra nella lunga valle del torrente Loranco (una fontanella). Via via si inizia a risalire (un'altra grezza fontanella) e si prende quota su pietre, sempre con bel sentiero. L'ultima mezz'ora avviene su rocce un po' più spartane ma sempre alla portata di tutti. Al rifugio Andolla q2061 riserviamo 4 posti e ci concediamo una bel pranzo e una dormita di un paio d'ore al sole. Mi assale la tentazione di una breve corsetta fino al Passo d'Andolla, 400m più in alto ma la pigrizia e la compagnia mi sposta verso l'ozio, ed è stato un bene cosi, ci voleva.
Iniziamo la discesa con deviazione verso un Ponte Tibetano q1710 segnalato dai cartelli. Ne esce una breve ma adrenalinica attraversata, con ritorno dallo stesso lato. Poco dopo, sul sentiero del rientro avviene un fatto sconcertante: davanti a noi abbiamo due signori sulla settantina, tranquilli procedono in discesa. Tutto ad un tratto vediamo uno dei due rotolare giu per la scarpata (circa 50m ripidi su erba con salto sopra il torrente). E' avvenuto tutti in un attimo, mentre il povero tizio precipitando a capovolte il suo amico lo chiamava ad alta voce. Poi il silenzio. La paura del salto sul torrente ha fatto immaginare il peggio. E invece il precipitato comincia a chiamare e a tranquillizzarci, è rimasto bloccato da uno dei pochissimi alberelli presenti. In qualche modo è riuscito a riarrampicarsi per il ripido e scivoloso pendio e con l'aiuto di uno dei rifugisti presenti lo abbiamo tirato su. Nulla di rotto incredibilmente, solo la testa scorticata.
Incredibile come possa bastare un attimo di distrazione su un sentiero T2 per far capitare il peggio.. Probabilmente un piede su una zolla erbosa con sotto il nulla. Sempre concentrazione, sempre, soprattutto nei rientri quando si è stanchi...
Tourengänger:
Simone86

Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (2)