Pizzo Crampiolo Sud 2766 m da Goglio

Sam arriva con la proposta per il fine settimana : andiamo a fare il Pizzo Crampiolo Sud da nord. ( sembra uno scioglilingua ). La sua idea è di dare un occhiata da vicino alla Punta Rossa.
Conclusione, andiamo a farlo sì ma da sud e in più anche partendo dal bivio sotto Goglio quotato sulla CNS 1103 m.
D'altronde non avevo mai fatto per intero la bella e storica mulattiera Goglio-Devero. E cosa vuoi che siano oltre 500 m + in più da fare :-)
E poi quel parcheggio lassù è diventato esoso. In verità Sam può parcheggiare gratis, per via di quel suo problemino :-)


Si parte dal bivio 1103 m e subito si prende la bella  e larga mulattiera lastricata e inerbita.
La nostra via sale molto diretta, e passa anche sopra un tubo di condotta forzata, poi arriva alla cappelletta e alle baite della Forcola 1544, dove arriva da destra il sentiero dalla strada asfaltata dai pressi della cascata.
Da qui la mulattiera viaggia con lieve salita,  passa dalla baita di "La Cima" 1560 m. Infine quasi in piano arriva nei pressi del parcheggio coperto del Devero.
Qui avrebbe potuto iniziare la nostra gita se fossimo saliti in auto.
Entriamo nella piana dell'alpe, La folla quasi ci spinge avanti. Ci fermiamo qualche minuto al Fattorini per un buon caffè e subito dopo passiamo vicino al Rifugio Castiglioni, dove inizia a salire il sentiero per il Passo della Rossa è il segnavia H15. Che sale in breve alle Baite di Cantone e più sopra dall'Alpe Campello 1718 m. Più sopra il sentiero stà alto sulla forra del Rio della Rossa, fino ad arrivare all'area con grandi massi del Piano della Rossa 2051. Arruoliamo qui un altro escursionista, incontrato per caso, anche lui varesino. Qui sotto un masso c'è anche un muretto che chiude un balmo. Il  nostro sentiero gira  a destra ( a sinistra si và al Passo Marani e al Cervandone ). Quando si arriva in vista della bastionata della Bocca della Rossa, quella con la scala, nella pietraia a destra si notano i primi ometti : è ora di abbandonare la via marcata, siamo sui 2250 m. Passiamo vicino a un masso dalle proporzioni condominiali e pian piano gli ometti finiscono in zona erbosa che costeggia la parete sud della Punta Esmeralda.
Qui vediamo una cordata intenta a salire la "Big Wall". Dal fatto che qui finiscono anche gli ometti, capiamo che erano finalizzati solo al raggiungimento della falesia. Infatti da qui si va più a intuito, cercando di capire da una foto del libro dei "Monti d'Italia" la giusta via. Un primo largo canalone che sale, viene subito scartato, troppo presto. Ci tocca anche fare una lieve discesa per passare sotto uno sperone di roccia. Proseguiamo ancora verso est su pietraia. Infatti conviene puntare fin da subito alla cresta che dal Crampiolo Sud scende lungamente verso sud alla Bocchetta di Stange. Infatti poco prima di questa  cresta sale finalmente il nostro canalone a sinistra verso nord. Trovato il canale, ricompaiono gli ometti, che ci aiuteranno a districarci negli ultimi 250 m+.
Inizialmente poco inclinato, poi man mano si impenna, alcuni passaggi impongo l'uso delle mani, si costeggia una lingua di neve , residuo di valanghe. Il tratto finale del canalone è praticamente verticale, con rocce rotte che incombono sulle nostre teste. Infine si esce dal canale verso sinistra, e arrivati nella grande e ampia zona sommitale, non resta che cercare si capire qual'è la cima. Su una roccia c'è una piccola antica cassaforte di ferro che che aveva custodito il libro di vetta ai suoi tempi, a fianco a una divelta crocetta. Poco oltre su un roccione più alto c'è anche una madonna. Stabiliamo che è questa la vetta.
Panorama di prim'ordine nonostante la nuvolaglia. La Rossa fà un pò impressione da qui, ma questa sarà un altra storia.
La discesa avverrà con cautela per la stessa via, con qualche raddrizzamento sulla pietraia, fino al bivio del sentiero marcato sui 2250 m.
Poi giù per stessa via fino al Devero, per strada conosciamo altri due ragazzi  sempre della nostra provincia, e tra una chiacchiera e l'altra, non resistiamo a chiedere loro uno strappo fino a Goglio, risparmiando gli ultimi 500 metri- di discesa.

Conclusione alle 19,30 siamo già con le gambe sotto il tavolo, alla pizzeria di Baceno-Verampio. Un vero record per dei tiratardi come noi.