Pizzo Crampiolo sud da Alpe Devero
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Questa escursione risale a due anni fa, la voglio inserire in quanto mi è rimasta impressa per la sua bellezza e per la sua difficoltà, grazie ad uno scherzetto organizzato a mie spese dal mio amico Valerio, ma andiamo per ordine: In settimana i miei vicini di casa mi propongono la salita al Pizzo Crampiolo, caspita non posso di certo dire di no, delle cime più importanti del Devero è l' unica che mi manca, mi dicono inoltre di portare l' imbracatura, non chiedo lumi ma da quanto ho letto e sentito la via normale non la necessità, ben presto capirò il motivo.... Domenica mattina è una bella giornata ormai settembrina, la salita ai Piani della Rossa è persino rilassante colgo l' occasione per scattare qualche foto, giunti in corrispondenza della deviazione per la via normale, mi sento dire proseguiamo verso il Passo della Rossa, saliamo da dietro dal versante nord ??? subito realizzo a cosa serve l' imbraco !!!. Poco prima di arrivare al laghetto sotto il passo, deviamo a destra in un paesaggio ostico e lunare costellato da un' infinità di massi, l' avvicinamento all' attacco della via di salita risulta gia di per se piuttosto impegnativo, ma il bello deve ancora venire. Dopo qualche titubanza troviamo l' attacco, che ci arriviamo dopo una placca obliqua, sotto di noi un bel saltino, inizio a dubitare delle mie capacità rapportate alla via che osservo dal basso praticamente verticale, sono trascorsi molti anni da quando mi dilettavo in palestra di roccia con tiri da 25 m, mi chiedono se voglio rinunciare, rispondo di no. Valerio sale come uno scoiattolo, e ben presto ci cala la corda a cui mi lego e inizio la scalata, gli appigli non mancano fortunatamente ma mi sento troppo contratto oltretutto fa un freddo becco, preferisco non utilizzare i guanti per avere più sensibilità, a circa metà via troviamo addirittura del ghiaccio ma la situazione peggiore che non riesco a vincere è l' esposizione della via, quando mi giro ad aspettare che Valerio recuperi Lucina la sensazione del vuoto mi fa sentire a disagio. L' uscita della via mi dice Valerio è il tratto chiave un passaggio di III, il pensiero di tornare indietro dalla via di salita in doppia con una corda da 20 m mi gela il sangue, mi concentro e da coniglio mi trasformo in gatto due zampate e sono fuori. Della serie tutto è bene cio che finisce bene, arriviamo sull' immensa piatta cima, la discesa della via normale a confronto di quella di salita mi sembra il sentiero dell' orto, tanto che scendo con il viso a valle senza nessuna esitazione, alla fine del canalone ci spostiamo in direzione sud-est verso la bocchetta Stange, dove su forti pendenze superiori a 40° inizialmente su prato poi nel canale detritico scendiamo al Lago di Devero, dove ci aspetta mia moglie.
Tourengänger:
adrimiglio

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