Via del Sale: dal rifugio Antola ad Uscio passando per Torriglia, Ognio e Gattorna


Publiziert von paoloski , 12. Juni 2023 um 14:50.

Region: Welt » Italien » Ligurien
Tour Datum: 4 Juni 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 1363 m
Abstieg: 1925 m
Strecke:30,0 Km
Unterkunftmöglichkeiten:Varie possibilità a Colle Caprile e ad Uscio.
Kartennummer:Via del Sale numero 3 e 4 Geo4Map

Risveglio al rifugio Antola, faccio colazione, saluto i gerenti e parto. Ieri sera mi sono studiato attentamente la cartina ed ho deciso di raccorciare la mia tappa di qualche chilometro, il dislivello in salita ed in discesa sarà maggiore ma questo mi appare una difficoltà minore rispetto ai chilometri in più che dovrei percorrere seguendo l'itinerario canonico della Via del Sale.
Dal rifugio seguo comunque i segnavia della Via del Mare, il nome che in Liguria assume la Via del Sale, attraversando una densa faggeta, il fondo è, come sempre, invaso dal fango e richiede una certa attenzione nel procedere. Incrocio quello che le mappe indicano come un rifugio, in Liguria il nome viene assegnato a qualsiasi riparo, dal moderno rifugio Antola alla più scalcagnata delle tettoie.
Stamane il sole splende ed il verde del Parco dell'Antola è eclatante. Intorno vi sono magnifiche fioriture.
Alla Colletta delle Cianazze incontro il gruppo che ieri ha insistito per avere la colazione alle sei di mattina ed ha fatto un gran rumore alzandosi e preparandosi... avendo fatto colazione alle 7,30 ho impiegato meno di un'ora per raggiungerli...Saluto e proseguo tenendo per me le doverose considerazioni sulla gente che avrebbe necessità di un corso di buone maniere.
Dal colle il sentiero diviene lastricato, non c'è più il fango ma il rischio di scivolare permane.
Raggiungo le prime case di Donetta, sono indeciso se scendere o meno a Torriglia, poi, considerato che chissà quando tornerò da queste parti, prendo il sentiero che scende, arrivo nel centro cittadino, è domenica e c'è tanta gente in giro. Decido per un caffè ed un paio di canestrelletti, la specialità locale, seduto al tavolino di un caffè presso la chiesa.
È ora di ripartire, avendo abbandonato la Via del Mare a Donetta, 200 metri più in alto, devo riguadagnarla salendo alla Cappelletta della Costa per un sentiero in rizzata, ora si  procede in falsopiano, incontro una coppia di anziani alle prese con il fango dopodiché camminerò per diverse ore senza vedere nessuno.
Alle pendici del Monte Lavagnola abbandono la Via del Mare e devio a sinistra seguendo le indicazioni per Neirone e Gattorna. Il sentiero è con tutta evidenza molto poco frequentato ma è ottimamente segnalato, si abbassa lentamente fra fantastiche fioriture di cisti, verbaschi, peverine e timo. La vista è eccezionale: intorno solo montagne ricoperte di boschi, a tratti un piccolo borgo perso nel verde.
Il sentiero ora si abbassa più repentino, massima attenzione perché la vegetazione lo ricopre in gran parte, sono solo e mi trovo letteralmente in mezzo al nulla.
Il percorso diviene un tratturo che attraversa campi coltivati con alte robuste recinzioni per difenderle da cervi, caprioli e cinghiali. Intorno comunque non vi è anima viva.
Seguendo le indicazioni devio per Ognio, il sentiero corre fra muretti a secco, richiede attenzione per il fondo scivoloso ma attraversa dei magnifici boschi che mi riparano dal sole cocente.
Arrivo in vista del paese e...sorpresa: gli ultimi duecento metri pur segnalati non sono stati mantenuti da anni, mi trovo a percorrere un intrico di rovi, rose canine, ortiche e quant'altro, come scoprirò la sera raccolgo anche un paio di zecche! Finalmente, con le braccia graffiate arrivo nel centro cittadino e scopro con piacere che è in corso la festa del paese! Vi sono bancarelle e stand gastronomici, vista l'ora i primi piatti sono finiti ma un magnifico panino con la porchetta me lo merito, reintregro le riserve idriche con un litro di acqua minerale e dopo un breve stop riparto alla volta di Gattorna.
Con l'aiuto dell'app trovo il sentiero che scende a Gattorna, passo per frazioni alte del paese, arrivo a fondovalle ed attraverso la Strada Statale, il cui rumore si sentiva da lungi, e prendo una viuzza che mi porta ad un ponte pedonale che supera il Torrente Lavagna, sulla sponda opposta un sentierino inizia a salire con buona pendenza, raggiungo la frazione di Piandeipreti, seguo brevemente la Strada Provinciale ed imbocco quindi il buon sentiero che mi porterà a Colle Caprile. Cammino fra una strepitosa fioritura di ginestre, incontro le prime case e mi immetto finalmente nel tratto finale della Via del Mare, ripida discesa a Colle Caprile e da qui percorro le poche centinaia di metri che mi separano dalla Locanda Bell'aria dove dormirò stanotte.

Non so se la deviazione dalla Via del Mare canonica sia stata conveniente dal punto di vista del risparmio di tempo, comunque il sentiero dal Valico del Monte Lavagnola ad Ognio e vari altri tratti sono veramente molto belli sia dal punto di vista dei panorami che per le fioriture strepitose e son ben contento di averlo fatto, anche se i duecento metri precedenti Ognio li avrei più che volentieri evitati.
La difficoltà è indicata con T3, restando sul percorso della Via del Sale / Via del Mare le difficoltà sono comprese fra T1 e T2 la deviazione verso Uscio è decisamente un T3 perché il sentiero presenta alcuni tratti piuttosto impervi ed esposti e, pur essendo sempre ben segnalato, è con tutta evidenza molto poco percorso.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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