Via del Sale: da Pey al rifugio Antola

Secondo giorno della mia Via del Sale, abbondante colazione alla Locanda Belvedere di Pey e, salutati i miei ospiti, parto. Ieri sera sono sceso dal Monte Chiappo seguendo dei segnavia gialli, il gestore mi consiglia invece di seguire quelli blu che mi porteranno nei pressi di Capannette di Pey con un percorso meno ripido.
Poco fuori dal paese mi accorgo che Timo, il Golden Retriever della locanda mi sta seguendo, tento invano di convincerlo a rientrare al suo domicilio poi mi rassegno, poco sotto Capannette di Pey ricevo una telefonata dall Belvedere, chiedono informazioni sul loro cane, così ci accordiamo per trovarci poco prima di Capanne di Cosola, qui il girovago viene convinto a salire sull'auto, saluto nuovamente il proprietario del Belvedere e mi avvio verso Capanne di Cosola seguendo brevemente la strada provinciale.
Oggi il tempo sembra bello, c'è un gran sole ed il panorama è spettacolare.
A Capanne di Casola c'è una gran folla: quanti vi hanno dormito si stanno radunando per iniziare la seconda tappa, proseguo per un breve tratto sulla strada asfaltata che passa a fianco dell'albergo poi, all'altezza della panchina gigante, ho la malaugurata idea di andare a prendere il sentiero: un breve ma esposto, tortuoso, fangoso e scivolosissimo tratto fra gli alberi che sbuca su una carrareccia che avrei potuto molto più comodamente prendere percorrendo altri 200 metri di asfalto. Naturalmente anche la carrareccia è invasa da un fango che a volte sembra volerti togliere le scarpe dal piede.
Esco dal bosco e comincio a respirare ed apprezzare l'ambiente, salgo al Cavalmurone fra fiori ed allodole che trillano a squarciagola, intorno tanto verde e quinte di montagne. La discesa dal Cavalmurone è caratterizzata da una bellissima fioritura di Narcisi. Un breve tratto boscato e risalgo le pendici del Monte Legnà, la Via del Sale non raggiunge la vetta ma visto che questa si trova a pochi minuti di distanza decido di raggiungerla, vi trovo una piccola croce ed un gran panorama.
Ritorno sulla traccia e proseguo la mia via. Oggi è un continuo saliscendi, ad ogni tratto in discesa segue un tratto in piano e la risalita ad un'altra elevazione della cresta.
Affronto le pendici del Monte Carmo piene di fiori, in cima mi faccio scattare una foto accanto alla croce di vetta ed inizio a scendere in direzione di Capanne di Carréga, tanto fango anche in questo tratto, è giocoforza abbandonare il tratturo e scendere nel bosco ai suoi lati.
A Capanne di Carréga reincontro Raffaella e Giovanni con cui avevo pranzato ieri a Pian della Mora. Proseguiamo per un breve tratto di asfalto poi deviamo a destra su sentiero, pochi metri ed inizia a piovere, mettersi da solo la mantella in modo che copra anche lo zaino non è così semplice, ricevo un aiuto da Giovanni e proseguiamo, si risalgono le pendici del Monte Tre Croci sotto una pioviggine fastidiosa.  Finalmente smette e riesco a salire al Monte Antola e godere anche di una discreta vista, qualche foto e discendo verso la cappella ed il breve tratto che mi separa dal rifugio. Quando vi arrivo splende il sole, è ancora presto, c'è ben poca gente, pranzo con lasagne alle verdure, arrosto con patate al forno, torta ed un paio di birre artigianali... sto decisamente meglio! Deposto il mio zaino e sistemato il mio sacco letto sul letto assegnatomi n una delle camerate esco a godermi il sole sulla grande e panoramica terrazza. In breve arriva una gran folla che fa una sosta prima di proseguire per Torriglia.
La seconda tappa della Via del Sale in effetti prevede il pernottamento nella cittadina ligure, io però non ho trovato un posto per dormire per cui la mia tappa di domani sarà molto lunga.
Il rifugio Antola è comunque un ottimo punto di sosta: moderno, confortevole, con un'ottima cucina, buone birre e uno staff giovane ed estremamente cordiale.
Le nuvole nel frattempo si radunano per l'ennesima volta e poco dopo ricomincia a piovere. Mi trasferisco in camerata per stendermi in attesa della cena alle ore 20 che si rivelerà essere all'altezza del pranzo; decisamente ottima.
Appare un grande arcobaleno che mi godo dalle grandi vetrate della sala da pranzo, poi pago quanto dovuto e mi ritiro in branda, domani sarà una giornata lunga ed impegnativa.