Monte Antola da Torriglia
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Anche noi proviamo a cercare il sole in Liguria.
Decidiamo di tornare sull'Antola, questa volta partendo da Torriglia. Quindi a parte gli ultimi metri per la vetta, tutto il resto del percorso è nuovo.
Durante la sosta colazione sentiamo dire ad una signora la parola "pioggia", consulto le previsioni che danno ancora parziale sole (anche se fuori è tutto coperto) e miglioramenti nel pomeriggio.
Poi scesi dalla macchina un'altra signora al telefono pronuncia la parola "burrasca" ... incomincio a dubitare di aver guardato bene ...in effetti il cielo è totalmente coperto e qualche alone nero sembra serpeggiare tra le nubi.
Va bè, andiamo finché regge poi, al limite, torniamo indietro. Partiamo così sul bel sentierone contrassegnato con due pallini gialli che in 2:30/3:00 porterebbe in cima.
Il sentiero è più una mulattiera, ben segnata, peccato che sia molto fangosa in questo momento.
Salendo ci ritroviamo in mezzo alle nebbie e ad un po' di vento, tutto sommato non male come atmosfera.
Per non fare lo stesso percorso all'andata e al ritorno e per passare dal rifugio (chiuso) scendendo, decidiamo di deviare per il sentiero che conduce verso Bavastrelli, fino all'altezza della Cappelletta della Guardia e da qui continuare su quello contrassegnato con tre pallini gialli che conduce ad uno spallone che permette di arrivare sull'Antola da sud-est.
Strada facendo avvistiamo sei daini e poi, in mezzo alle nebbie, un settimo con un bel palco di corna. Purtroppo la scarsa visibilità non ci permette di osservarlo bene.
Arriviamo in cima a quota 1597, c'è un po' d'aria e nebbie, quindi non ci fermiamo molto, giusto il tempo di un veloce autoscatto. Scendiamo al rifugio per pranzare sui comodi tavoli protetti dall'aria.
Mentre mangiamo qualche raggio di sole sembra far capolino tra le nubi, dai che forse cambia il tempo
Infatti, incredibilmente, nel giro di pochissimi minuti la situazione si capovolge: cielo azzurro e sole (che se non fosse per il vento scalderebbe ancora molto bene).
Riprendiamo il cammino e dopo un po' imbocchiamo il sentiero che scende a Piancassina (segnato con una croce gialla). Arriviamo in paese e notiamo un cinghiale nel vano di un furgoncino (appena cacciato).
Dalla chiesa scendiamo ancora un pochino fino al fiume e poi risaliamo verso il Passo del Colletto, incrociando altri due cacciatori che trascinano con una corda un cinghiale lungo il sentiero.
Al passo il sole è veramente piacevole.
Evitiamo di scendere ulteriormente a Pentema per non dover poi risalire ancora altri 300 metri e ci dirigiamo invece verso il percorso effettuato in salita che, una volta raggiunto, ci porterà comodamente a Torriglia.
Decidiamo di tornare sull'Antola, questa volta partendo da Torriglia. Quindi a parte gli ultimi metri per la vetta, tutto il resto del percorso è nuovo.
Durante la sosta colazione sentiamo dire ad una signora la parola "pioggia", consulto le previsioni che danno ancora parziale sole (anche se fuori è tutto coperto) e miglioramenti nel pomeriggio.
Poi scesi dalla macchina un'altra signora al telefono pronuncia la parola "burrasca" ... incomincio a dubitare di aver guardato bene ...in effetti il cielo è totalmente coperto e qualche alone nero sembra serpeggiare tra le nubi.
Va bè, andiamo finché regge poi, al limite, torniamo indietro. Partiamo così sul bel sentierone contrassegnato con due pallini gialli che in 2:30/3:00 porterebbe in cima.
Il sentiero è più una mulattiera, ben segnata, peccato che sia molto fangosa in questo momento.
Salendo ci ritroviamo in mezzo alle nebbie e ad un po' di vento, tutto sommato non male come atmosfera.
Per non fare lo stesso percorso all'andata e al ritorno e per passare dal rifugio (chiuso) scendendo, decidiamo di deviare per il sentiero che conduce verso Bavastrelli, fino all'altezza della Cappelletta della Guardia e da qui continuare su quello contrassegnato con tre pallini gialli che conduce ad uno spallone che permette di arrivare sull'Antola da sud-est.
Strada facendo avvistiamo sei daini e poi, in mezzo alle nebbie, un settimo con un bel palco di corna. Purtroppo la scarsa visibilità non ci permette di osservarlo bene.
Arriviamo in cima a quota 1597, c'è un po' d'aria e nebbie, quindi non ci fermiamo molto, giusto il tempo di un veloce autoscatto. Scendiamo al rifugio per pranzare sui comodi tavoli protetti dall'aria.
Mentre mangiamo qualche raggio di sole sembra far capolino tra le nubi, dai che forse cambia il tempo
Infatti, incredibilmente, nel giro di pochissimi minuti la situazione si capovolge: cielo azzurro e sole (che se non fosse per il vento scalderebbe ancora molto bene).
Riprendiamo il cammino e dopo un po' imbocchiamo il sentiero che scende a Piancassina (segnato con una croce gialla). Arriviamo in paese e notiamo un cinghiale nel vano di un furgoncino (appena cacciato).
Dalla chiesa scendiamo ancora un pochino fino al fiume e poi risaliamo verso il Passo del Colletto, incrociando altri due cacciatori che trascinano con una corda un cinghiale lungo il sentiero.
Al passo il sole è veramente piacevole.
Evitiamo di scendere ulteriormente a Pentema per non dover poi risalire ancora altri 300 metri e ci dirigiamo invece verso il percorso effettuato in salita che, una volta raggiunto, ci porterà comodamente a Torriglia.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (2)