Apuane- Monte Sella 1736 e traversata Monte Castagnolo- Biforco


Publiziert von Antonio59 ! , 15. Mai 2023 um 20:36.

Region: Welt » Italien » Toskana
Tour Datum: 8 Mai 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Alpi Apuane   I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1388 m
Abstieg: 2462 m
Strecke:18,47 km

Dopo il pernottamento al rifugio Nello Conti 1442 m, un vero nido d'aquila in vista mare, prendiamo il sentiero sottostante  n 164 ( c'è scritto per esperti ). Ci sono delle bellissime fioriture di primule a grappolo e orchidee sia rosse che bianche. Si traversa poi sull'opposta sponda della valle, e a 1005 m c'è un primo bivio, dove noi pieghiamo a sinistra in risalita sul sentiero 160 che dopo un altro bivio, si infila in salita dentro un canale ( Canale della Neve ), risalito il quale, sbuchiamo su terreno aperto nei pressi della quota 1261 m.
Ora risaliamo il costone ovest del Monte Sella e passiamo da un rudere a forma di torre : siamo alla Focola del Vento 1369 m. Risalendo ancora, in parte anche su antiche via di lizze ( usate per portare a valle i blocchi di marmo ). Arrivati sui 1570 metri circa, mi lascio ingannare da alcuni segni rossi che traversano a destra, a metà di una liscia e grande placca ( mi ricorda quella del ticinese Poncione Rosso ), aiutati da paletti e cavetti nella traversata. A un certo punto il rumore di mezzi da cantiere si fà sempre più chiaro. Ma in giro non c'è niente, solo un deserto di roccia, invece a metà placca si palesa un foro con cancello, e all'interno ruspe e altri macchinari al lavoro, insomma una specie di inferno dantesco :-)
Proprio nel mentre un ingegnere stava uscendo per telefonare, molto gentile ci spiega un pò di cose su quella cava interna alla montagna e ci permette anche di fare alcune foto, eventualmente ci farebbe anche transitare per uscire sull'altro versante.
Capito di aver sbagliato via, riattraversiamo la  liscia placca e ritorniamo sul sentiero che in breve arriva alla forcella tra le 2 vette del Monte Sella, da cui andiamo prima alla cima nord 1735 e poi alla cima sud 1736 m.
Samuele grande meteorologo già ha incrociato i dati dei vari siti di previsioni meteo, e sentenzia: farà 2 gocce di numero alle 16. Bene bene.
Iniziata la discesa per la stessa via, già prima del bivio di quota 1020 siamo già lavati a puntino e sono solo le 12. Insomma quando le previsioni riguardano Massa che è sul mare, forse non vanno bene a 1700 metri di quota. Prendiamo a scendere e appena sotto i 1000 metri siamo in località All'Acqua ( scritta sulla roccia ) dove un grande masso offre riparo. Ma dopo qualche minuto riprendiamo la discesa nel Canale dei Vernacchi, con il sentiero 165, spesso siamo sulla via di Lizza, che poi si abbandona, e poi ne scopriremo il motivo. Passiamo sotto il Ponte del Pisciarotto dove sopra passava la Lizza, ma ci sono solo 2 longheroni d'acciaio e le assi non ci sono più, per questo la deviazione. Per condire meglio la ritirata inzuppata, il sentiero è letteralmente minato dagli escrementi di un branco di capre in fuga dal maltempo.
Infine arriviamo a Resceto sul fondovalle.
Qui troviamo nel paese disabitato, un bar aperto. Tre anziani signori sono all'interno. Uno di loro ( 84 anni ) si alza per servirci. A me un bel caffè lungo bollente, all'inossidabile Sam, bibite ghiacciate.
Facciamo con loro 4 chiacchiere all'insegna dell'allegria. Si fà il censimento delle 4 anime rimaste in paese e su a chi tocca la prossima estrema unzione, e dopo la pletora di novantenni, il barista dice improvvisamente : e dopo tocca a me :-)
Chiaramente secondo loro avrebbe continuato a piovere ininterrottamente per tutto il giorno, lascio Sam con l'allegra combriccola di pessimisti ( il furbone ha già accettato un passaggio in auto ), e per non lasciarmi deprimere ulteriormente, esco con i miei abiti bagnati, deciso ad attraversare gli ultimi ostacoli fino a Biforco. Salgo sopra il paese sul sentiero 161, e al primo ostacolo già perdo la retta via. Infatti un grosso albero collassato nasconde il sentiero, gira e rigira, riprendo la traccia. Manco a dirlo non piove più. E salgo rapido il pendio. Passo da una bella e rustica panchina. Il sentiero molto bello sale sulllo spartiacque tra la valle di Resceto e quella di Forno.  Passo vicino a belle fioriture di erica gigante e poi vicino a una grotta/riparo. Infine quando il sentiero vuole passare sotto la vetta di poco, salgo sul Monte Castagnolo 1011 m. Monte erboso e panoramico, essendo molto centrale nel versante a mare delle Apuane. Verso nord ridiscendo sul sentiero a una sella, qui mi lascio prendere dalla smania della vetta e mentre il sentiero 161, traversa sotto a sinistra, io salgo frontale verso la rocciosa Cima della Croce 1057 m. Bellissimo posto davvero, sulla destra antiche cave ormai ritornate al colore naturale della roccia, con vecchi attrezzi a fare bella mostra dappertutto. Discendo ora il roccioso e più ripido fianco ovest della montagna, intercettando il sentiero più sotto. e con questo sempre ben marcato scendo fino a incontrare delle vere stradine, di cave già dismesse da anni e dilavate dall'acqua, quindi molto sassose.
E' un museo all'aperto, cisterne, un vecchio bulldozer su cui è pitturato il segnavia del sentiero. E poi quando arrivo su una più bella sterrata per una cava ancora attiva, qui ti vedo Samuele che con le sue stampelle è riconoscibile  a chilometri di distanza, che mi viene incontro.
In breve scendiamo al parcheggio di Biforco 376 m.

Tourengänger: Antonio59 !


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 17. Mai 2023 um 14:35
alcuni passaggi mi ricordano un giro che avevo in mente...
Menek

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Mai 2023 um 19:59
Ciao Menek.


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