Da Bugiallo alla Berlinghera


Publiziert von cai56 , 1. April 2023 um 11:18. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:29 März 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1232 m
Abstieg: 1296 m
Strecke:Circolare 16,93 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como a Gera Lario lungo la statale 340; presso il ponte sul torrente S.Vincenzo si imbocca a sinistra la strada per Montemezzo. Al quinto tornante si devia a destra in direzione di S.Bartolomeo: a Bugiallo parcheggio in una deviazione dalla via principale.

La Berlinghera (sulle carte, ovviamente, Monte Berlinghera) è una meta talmente frequentata (anch'io ci sono stato almeno cinque volte) che per trovare qualcosa di apparentemente meno banale del solito S.Bartolomeo-Pescedo-Bocchetta Chiaro occorre davvero inventarsi dei giri fra i numerosissimi insediamenti sparsi sulla montagna, per poi scoprire che ormai un bel numero di baite - anche le più isolate, ma sempre con una vista incomparabile - è ormai trasformato in ville di vacanza da parte di turisti soprattutto germanici (non manca nemmeno un alloggio con jacuzzi e sauna...). Sorprendente nella parte bassa dell'escursione una particolarità dell'ambiente che da lontano nemmeno si può sospettare: una serie di dossi rocciosi che, formando avvallamenti scavati nel versante, nascondono quello che resta di antiche torbiere non rilevabili alla vista finchè non le si raggiunge. Inutile parlare del grandioso panorama circolare che si gode dalla vetta - non alta ma isolata - dove peraltro purtroppo rimangono i ruderi di una cappella (il tetto, a forma di cappello alpino, giace pochi metri a valle sul versante sud), mentre invece sono gradualmente scomparsi gli scheletri di un gruppetto di pecore incenerite dal fulmine 30 o 40 anni fa. 


Si esce da Bugiallo tornando per pochi metri lungo la strada di accesso, trovando subito il sentiero acciottolato che scende alla vicina chiesa di S.Giovanni Battista; la traccia prosegue poi fino ad incrociare di nuovo la carrozzabile: si scende quindi al tornante più vicino, nei pressi di un traliccio di linea elettrica. Il sentiero, piuttosto frequentato dai motocicisti (ma con discrezione, c'è da dire), serpeggia in un meraviglioso ed antico castagneto - molti alberi sono identificati da una matricola - dove si incontrano i resti di tre torbiere ormai interrate e numerose baite abbandonate; proseguendo nella salita ed immettendosi nel tracciato della Via dei Monti Lariani, si raggiungono le cascine trasformate in seconde case di Selvedo. La salita continua con analoghe caratteristiche fra boschi e piccoli insediamenti - Pozzi e baite sparse - fino alla peculiare Cascina Gaia, dove, in mezzo ad ornamenti e reperti vari, si distingue un Nano Brontolo a presidiare una panchina affacciata sul Lago di Mezzola. Oltre, il sentiero si addentra in un rado bosco di betulle dove le rocce si addensano fino a formare una paretina che sostiene il terrazzo con cascine del Sass Olt: meravigliosa veduta sui Piani di Spagna e le montagne della Valle dei Ratti. La direzione da qui retroverte nettamente raggiungendo ben presto una sterrata (Via Colorina, proveniente da Fordeccia) fiancheggiata da diverse villette rustiche più o meno tutte di lusso; al primo bivio si volge a destra in direzione "Tana del Lupo" (l'alloggio per vacanza con jacuzzi e sauna) e Godone: al termine delle abitazioni e della strada sterrata si entra in un esteso ed insolito bosco di pini silvestri percorrendo fino a Godone le tracce di una ben tenuta pista da downhill ("Vikingo Trail"). La radura dell'alpe si estende in senso sudovest-nordest ed ospita il sentiero diretto all'Alpe Derschen: lo si segue verso destra fino ad un grosso casello dell'acquedotto, a monte del quale - senza indicazioni - si stacca la traccia per l'Alpe Pescedo. Anche qui si procede su terreno ripulito per il passaggio delle biciclette in un ambiente che risulta assai più accattivante della normale strada di accesso all'alpe. Raggiunto il guppo di baite, lo si attraversa per intero fino nei pressi di una fontana, dove si trova la sbiadita bollatura per la cresta est della Berlinghera; raggiunto in ripida salita il margine del bosco, si inizia il traverso ascendente che, dopo un vasto pascolo aperto, raggiunge la dorsale definitiva. Il sentiero è molto usurato e spesso, nel moltiplicarsi delle tracce, affiorano ghiaie e sassi, che però, nell'avvicinarsi alla vetta, si compattano in un fondo roccioso; oltrepassati i ruderi in cemento armato del "cappello alpino" si sbuca dapprima sul terrazzo artificiale che ospita quel che resta dei muri perimetrali della cappella, e poi sul vertice vero e proprio del Monte Berlinghera. Scendiamo per la via normale fino alla Bocchetta Chiaro (trovando ancora un po' di neve ghiacciata sul sentiero) e poi a Pescedo, da cui proseguiamo lungo la pista forestale fino al parcheggio di San Bartolomeo; da qui non ci sono alternative alla carrozzabile fino al tornante successivo alla contrada Fordeccia: si ignora la pista che si stacca direttamente dalla curva e si sceglie invece la mulattiera che se ne distacca pochi metri più a valle. La traccia, che scende in ripida diagonale alle case di Sansone, appare attualmente assai malmessa a causa del recente interramento di una linea di servizi. Nei pressi di Sansone, che non si raggiunge, compare una vecchia bollatura CAI che indirizza alla discesa in un castagneto serpeggiando da un rudere all'altro; i passaggi sono scarsi e la linea appare sommersa da quantità immense di fogliame, per di più smosso e gonfiato dagli ungulati: non è difficile perdere la direzione, che comunque si mantiene nei pressi di un avvallamento (torrente temporaneo?) fino ad arrivare in vista delle prime case di Bugiallo. Percorrendone gli stretti vicoli si raggiunge subito il punto di partenza.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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