Monte Berlinghera 1930 m
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Berlinghera, è un nome che non mi rimane in testa. Nel dire agli amici dove saremmo andati sabato mi veniva fuori di tutto tranne Berlinghera.
Lasciamo l’auto a Sorico, nel posteggio gratuito del Campeggio “La Torre” e prendiamo subito la Via dei Monti Lariani per la Chiesetta di San Miro. Alle spalle della chiesetta continuiamo su una sterrata e manchiamo il bivio. Un bollo enorme su un muretto ci trae in inganno e invece di voltare a sx cominciamo a scendere, giunti alla strada guardiamo la mitica Kompass e in verità sembra che stiamo facendo bene mentre il GPS la smentisce. Stupidamente diamo retta alla cartina, ancora per qualche metro, dopo di che torniamo sui nostri passi e vediamo il bivio, se non avessimo chiacchierato forse lo avremmo visto… Proseguiamo nel bosco e raggiungiamo l’abitato di Selve, la chiacchiera impazza, altra svista ma recuperiamo subito…Passiamo altri bellissimi e curatissimi alpeggi fino a raggiungere le case di Fordeccia. Continuiamo a dx lungo la strada asfaltata passando l’agriturismo da Giacomino e giungendo a San Bartolomeo.
Il sentiero prosegue nel bosco e raggiunge la sterrata per gli alpeggi di Alpe di Mezzo e Pescedo. Seguiamo la sterrata verso Pescedo, al tornante prima dell’alpeggio, su un sasso una freccia blu indica la traccia per la Bocchetta di Chiaro (ripetitore con casetta). Dalla bocchetta parte il tratto più ripido della salita, uno strappo porta alla Croce del Berlinghera prima e poi meno faticosamente alla cima vera e propria dove c’era un monumento degli alpini che ci dicono essere stato distrutto da un fulmine.
Il panorama è da mozzare il fiato, anche se la giornata non è limpidissima. Dopo una breve sosta scendiamo direttamente dalla cima su una ripida traccia che una volta nel bosco ci porta a Pescedo dove facciamo la sosta pranzo.
Come all’andata torniamo a Fordeccia e mentre beviamo il caffè alla Baita dal Vikingo chiediamo al vikingo se c’è un modo per tornare a Sorico, che non sia la strada asfalta come riporta la nostra Kompass, diverso da quello dell’andata. Ci suggerisce la vecchia mulattiera, che tra l’altro scopriamo essere segnatissima. Scendiamo lungo la strada asfaltata, ignoriamo il cartello in legno Via del Monti Lariani e poco dopo troviamo i bolli Cai che entrano nel bosco. Il sentiero a tratti è poco visibile ma i segni sono evidenti. Nei pressi di una baita il proprietario ha pensato bene di sbarrare l’accesso al suo prato, ma non c’è altro modo di scendere per via delle sterpaglie. Ritroviamo bollo e sentiero poco sotto.
Raggiungiamo Bugiallo e dietro la chiesa troviamo la mulattiera che ripidamente scende a Sorico.
Bell’anello dai panorami mozzafiato. Molto bello il sentiero che sale a San Bartolomeo, partendo dal basso però diventa un po’ lunga!
Kommentare (8)