Al San Martino dal versante sudest- Valcuvia


Publiziert von morgan , 9. Februar 2023 um 08:12.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 Februar 2023
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 720 m
Abstieg: 720 m
Strecke:7,8 km

La cima del Monte San Martino in Valcuvia è raggiungibile da sud ovest su una strada asfaltata risultante dalla strada militare costruita nel 1917 nell'ambito delle fortificazioni della Frontiera Nord. E' servito anche da un sentiero sul versante nord che sale da Val Alta. Sul versante est presenta una serie di alte pareti verticali che impediscono una via escursionistica. Con Andrea andremo alla ricerca di un passaggio tra le dorsali che salgono da sud est. La domenica precedente avevamo cercato la salita da sud. Dalla strada asfaltata tra Val Alta e il bivio per l'Alpe di Duno ci siamo inerpicati sul ripido pendio reso problematico dal terreno instabile. Svariando tra canaloni e dorsali siamo saliti finché, non trovando vie migliori, abbiamo piegato a sinistra  sulla dorsale sud che, pur non essendo servita da sentieri, è facilmente percorribile e porta sopra la parete di roccia a poche decine di metri dal rifugio sulla cima del monte. Oggi proveremo a salire da un'altra parte.
Lasciata l'auto a Croce di Duno iniziamo l'avvicinamento su sentieri normali. Dopo un tratto su asfalto deviamo sulla pista forestale che porta ai ruderi della Furnasascia. Proseguiamo in discesa verso Campian per svoltare sul sentiero che arriva in Vallalta. Seguiamo per qualche centinaio di metri la strada asfaltata verso San Martino fino ad un punto dove c'è una vecchia corda che consente la salita sul primo ripido balzo e lasciare la strada. Dovrebbe essere la via di accesso alle falesie di arrampicata soprastanti. Non riusciamo ad individuare nessuna traccia ma saliamo ad intuito puntando verso le pareti di roccia. Il terreno è molto sconnesso con massi instabili ed evidentemente frequentato da animali selvatici. Individuiamo varie grotte e spaccature che, come abbiamo visto dopo, sono censite nel catasto speleologico lombardo. Guadagniamo quota raggiungendo le pareti di roccia e ne seguiamo la base spostandoci sulla sinistra. Ci abbassiamo decisamente arrivando alla vie attrezzate con split e catene. Vecchie scritte in vernice identificano le vie di arrampicata. Con un suggestivo passaggio sotto una profonda spaccatura scendiamo ulteriormente lungo le pareti. Non tutta la base è percorribile per cui ci abbassiamo ancora fino a pochi metri dalla strada sottostante. Aggirato l'ostacolo risaliamo alla base delle pareti in un evidente area di bivacco di selvaggina. Contornata la fine della parete riprendiamo a salire in un canalone che sale alla fascia rocciosa superiore. Un primo canale che interrompe la parete ci appare impercorribile. Ci spostiamo verso sinistra dove incontriamo un secondo canale e, a prima vista, sembra fattibile. E' ripido ma c'è solo un balzo roccioso di 3 mt oltre al quale si vedono alberi che potremmo sfruttare come appoggi. Saliamo senza difficoltà fino al balzo ma, dopo averlo salito incontriamo non pochi problemi. Il terreno è molto ripido e franoso, i passaggi possibili sono esposti, gli appigli sono pochi. Abbiamo con noi imbraghi e 20mt di corda e decidiamo di usarli. Ci alterniamo nella salita con il secondo che fa sicurezza al primo e con 4 tiri siamo fuori dai problemi. Questa delicata fase ci ha preso 1h di tempo. Siamo in vista della staccionata sul piazzale di vetta ma ci spostiamo a destra su una via più tranquilla che porta alla chiesa di San Martino in culmine. Soddisfatti per l'obbiettivo raggiunto ci concediamo una breve pausa prima del rientro. In realtà avevamo previsto eventualmente di aggirare le pareti rocciose e salire su una delle creste che portano in cima ma il canalino ci sembrava più fattibile di quanto, in realtà, è stato. Con la neve sarebbe stato più facile. Scendiamo prima su strada poi su sentiero a Cantonaccio poi lasciamo il sentiero per un altro ravanage, questo più accettabile, su ripida dorsale scende sulla mulattiera per Bisio e al posteggio di Croce di Duno.
Partecipanti: Andrea, Dario.
Tempi di percorrenza: 54' a Vallalta, 2h01' al canalino SE, 3h08' alla cima. 14' sosta, 47' discesa. 4h08' tempo impiegato.
Meteo: bello, limpido. 
Note: su questo versante ci sono altre due falesie di arrampicata attrezzate oltre a quella che abbiamo visto ma nessuna di esse è frequentata. Su internet ho trovato poco o niente riguardo a queste. In particolare la falesia di oggi richiede un avvicinamento complicato a causa del terreno instabile.
Via sconsigliata in condizioni normali (io non la rifarei). Da valutarsi in presenza di un adeguato strato di neve.

Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 11. Februar 2023 um 22:46
Bellissima, impegnativa e suggestiva via Dario, che vien voglia di vedere visti questi bastioni minacciosi, non dissimili a quelli più frequentati della cosiddetta "piazza d'armi".
Il tuo commento finale la dice tutta sulla sua durezza comunque. Ciao


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