Pizzo Rossetto (2097 m) e Ӧr Dangiasch (1806 m) – Bike & Hike
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Fantastica escursione nella magnifica Valle di Blenio, che anche oggi non mi ha deluso.
Inizio dell’escursione: ore 7.40
Fine dell’escursione: ore 15.45
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1023 hPa
Temperatura alla partenza: 12°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3700 m
Temperatura al rientro: 22,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.07
Ore 7:40, partenza da Olivone; per la prima volta percorro la Strada Vecchia del Sosto, mulattiera storica costruita nel 1890 dall’ingegner Ferdinando Gianella (1837-1917) di Lottigna. È stata restaurata, l’ultima volta, un paio di mesi fa, ed è censita dall’Inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera (IVS). Nella scheda IVS viene così descritta: “La strada nella gola del Sosto offre un’immagine spettacolare dell’intraprendenza umana di fronte alla necessità di garantirsi i collegamenti. Opera ardita, ricavata quasi interamente in un’altissima parete di roccia verticale, è da considerare, almeno per quanto attualmente a nostra conoscenza, opera unica per tutto il Ticino”.
Il sole non è ancora sorto nella stretta valle fra il Sosto e la Cima di Töira; la luce è comunque sufficiente per scattare delle suggestive foto nei passaggi più spettacolari.
Dopo 35 min dalla partenza la mulattiera si immette nella strada cantonale, esattamente all’uscita dalla Galleria della Töira (1139 m). In ulteriori 10 min arrivo nel nucleo di Campo Blenio (1216 m). Inizia ora la bella stradina della Valle di Campo, che conosco bene per averla percorsa con ogni mezzo: in auto, a piedi, in bici, con le racchette e con gli sci. Alle 8.40 arriva il sole: è un piacere pedalare nel verde di questa magnifica valle. In un’ora da Campo Blenio pervengo all’Alpe Predasca (1472 m).
Il cane pastore mi dà il "benvenuto" con morsi alla ruota anteriore della bici. Riesco a salvare i polpacci solo grazie ad un urlo barbaro che squarcia il silenzio di calma piatta.
Ho consumato il 49% di carica della batteria. Da qui via inizia il sentiero che sale verso il Passo Cantonill, che non conosco. Alcuni tratti sono pedalabili, altri li supero a spinta; in ogni modo è un percorso piacevole che in cinquanta minuti, soste comprese, mi guida al Passo Cantonill (1937 m). Anche su questa sella il paesaggio è incantevole. Decido di lasciare la bici dietro una pianta e di salire al Pizzo Rossetto (2097 m): ne vale la pena. Il segnavia indica 25 min; ci arrivo in poco meno malgrado le numerose fotografie. C’è una luce bellissima che mi induce a soffermarmi in vetta per parecchio tempo.

Cima di Töira/Pizzo Rossetto (2097 m)
La discesa dal Passo Cantonill verso Anvéuda non è proprio ciclabile. Il sentiero è stretto, tortuoso, con curve a gomito; devo accompagnare la bici fino all’uscita dal bosco. Il pascolo successivo, in zona Piano di Léigra (1686 m) è incantevole. Mi sembra di pedalare in un mare di zafferano selvatico. Ad Anvéuda (1678 m) prendo la strada asfaltata che sale verso Dötra. Ai bordi della carreggiata pullulano i funghi, soprattutto laricini. A mezzogiorno (neanche a farlo apposta) arrivo al Grotto Dötra. Christian, detto “Zio”, mi serve un bellissimo quanto gustoso piatto di polenta con funghi, assemblati a forma di sole. Lo gusto sulla terrazza, con lo sguardo che si alza spesso verso l’Adula.
Alle 13.20 riprendo la bici e mi avvio in direzione di Croce Portera (1917 m). Ci arrivo in men che non si dica. È troppo bello, non posso fermarmi qui. Decido di continuare verso il rilievo Ӧr Dangiasch (1806 m), che con gli sci mi diede molta soddisfazione. È un luogo fantastico: il paesaggio è incantevole; le tonalità della vegetazione preannunciano l’imminente autunno, sottolineato anche dal primo bramito di cervo che sale dalla Valle di Santa Maria.
A malincuore, devo riprendere la via per la discesa a valle. Raggiunto l’Ospizio di Camperio, mi avventuro sul sentiero pedestre per Sommascona. Fino alla località Sanzill (1177 m) non ci sono problemi, si tratta infatti di una comoda mulattiera. Poco dopo però la carrabile si riduce a un sentiero sassoso, per nulla ciclabile. Sono costretto ad accompagnare la bici fino alle porte di Sommascona; poco male, adesso so com’è.
La bellissima e diversificata escursione si conclude dopo oltre 8 ore ad Olivone.
Interessantissima gita in mtb ricca di stimoli fotografici, in un ambiente di altissimo livello paesaggistico.
Tempo totale: 8 h 5 min
Tempi parziali
Olivone (891 m) – Campo Blenio (1742 m): 45 min
Campo Blenio (1742 m) – Alpe Pradasca (1742 m): 1 h
Alpe Pradasca (1742 m) – Passo Cantonill (1937 m): 50 min
Passo Cantonill (1937 m) – Pizzo Rossetto (2097 m): 22 min
Pizzo Rossetto (2097 m) – Anvéuda (1678 m): 45 min
Anvéuda (1678 m) – Dötra (1749 m): 15 min
Dötra (1749 m) – Ӧr Dangiasch (1959 m): 45 min
Ӧr Dangiasch (1959 m) – Olivone (891 m): 1 h 25 min
Dislivello in salita: 1644 m
Quota massima: 2097 m
Quota minima: 891 m
Sviluppo complessivo: 38 km
Difficoltà: AD
Consumo batteria: 77%
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Capanna Dötra: 710'545 / 154'375
Libro di vetta: Pizzo Rossetto sì, Ӧr Dangiasch no.
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