Strani sogni ed altre follie


Publiziert von Gabrio , 28. März 2023 um 20:39. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 Dezember 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1590 m
Strecke:17,100 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Scarenna

Bene!
Sapendo che il giorno dopo non dovevo portare mio figlio a scuola, nè andare a
prenderlo,
avevo chiamato un amico.
"Basta aspettare, si fa sul serio domani!" gli avevo detto.
Molto prima dell'alba eravamo in auto direzione N. Dopo due ore, giunti sul posto e preso
tutto quello che serviva, ci eravamo incamminati.

Arrivati all'attacco della via, imbragati e legati, avevamo cominciato l'arrampicata.
Neve e ghiaccio rendevano ancora più impegnativa la progressione: tutto previsto, non
restava che procedere.
Il freddo era intenso, per questo motivo ci alternavamo a salire da
primi. Dopo dodici tiri estremamente duri, ci eravamo riposati un po', mancava ancora
molto, lo sapevamo bene.
Il tempo era splendido e non si vedeva una nuvola, rassicurati
avevamo ripreso la progressione.
Dopo dieci estenuanti ore di arrampicata eravamo fuori dalla via, i restanti metri finali li
avevamo fatti in conserva.
Arrivati al bivacco, poco prima della vetta, qualcosa di anomalo ci aveva distratti.
"Ehi! Ma cosa ci fa lassù quella donnona vestita di bianco?" avevo detto sottovoce.
Senza dire nulla, ella ci aveva guardati mentre entravamo nella costruzione.
Prima che sparissimo al suo interno aveva socchiuso gli occhi,
le labbra le si erano stortate in un ghigno appena accennato.
"Ma ce l'ha con noi?" mi ero chiesto "Sto forse sognando?"
Mi ero voltato
verso il mio compagno di cordata, ma non si era scomposto e non
aveva fatto commenti: come mai? Lo stesso avevo fatto io.......


......."Scusi? Signore?! Mi scusi, mi sente? Si svegli per cortesia!"
Aperti gli occhi, la donnona era ricomparsa ad una spanna dal mio naso.
"Ancora qua?!" le avevo detto ad alta voce.
"Scusi?" mi aveva risposto scocciata.
Tiratomi su stropicciando gli occhi, avevo osservato il luogo in cui mi trovavo.
Una sala poco adorna, con qualche poltrona qua e là, e due porte era ciò che vedevo.
"Ma dov'è finito il bivacco sul Badile?" mi ero chiesto ad alta voce dopo il secondo
sbadiglio.
"Scusi??" aveva ridetto asciutta la donna. "Il dottore la sta aspettando."
"Dottore? Quale dottore?"
"Il DOTTORE!!!" aveva risposto lei, visibilmente seccata.
"Ah, beh! Se è il DOTTORE che mi vuole, andiamo da lui" le avevo detto sarcastico.
Senza più "cipire bocca", come diceva mia mamma (cioè stando zitto), avevo seguito
l'infermiera. Mi sentivo particolarmente sfasato, ero in piedi e camminavo ma la testa
era dovunque fuorchè lì. Sarà per questo che, fatti sette passi "pesanti" come i sette
peccati capitali, avevo tallonato la donna come si segue un angelo (un po' sovrappeso)
mentre ti porta davanti all'ultimo dei giudici. Infatti, convinto com'ero che al di là della
porta ci fosse S. Pietro in persona, ad ogni passo avevo associato il lungo elenco dei miei
peccati. A conferma dei miei pensieri avevo esclamato ad alta voce:
"Sarò anche morto, ma non ricordo quando! Speriamo sia tutto un sogno!"
"Prego?" aveva risposto allibita l'infermiera.
"Il signor Gabrio" aveva comunque strillato verso S. Pietro, oltre la porta socchiusa,
desiderosa di liberarsi definitivamente di me.
"Gabrio? E chi è?" avevo pensato lanciandole un'occhiataccia.
"Allora signor Gabrio, mi racconti della sua prostata, mi dica quali sintomi ha."
Girata la testa, avevo guardato in direzione della voce. Un uomo attempato in camice
bianco, mi stava osservando con uno strano sorriso.
"Questa è bella! Lei non è S. Pietro, ma allora cosa ci faccio qui?"
"Perchè, non se lo ricorda?"
Mentre osservavo lui e il suo sguardo fattosi serio, avevo capito che qualcosa non quadrava.
Facendo finta di nulla, avevo lasciato cadere la cosa per mettere a fuoco il mio problema,
ma ne avevo uno realmente?
"Guardi un bruciore, ogni volta che faccio pipì!" avevo buttato lì per lì.
"Deve bere meno superalcolici e più acqua" aveva sentenziato "e più attività fisica!"
"Lo sai lui che bevo!...." avevo pensato.
"Guardi che sono un alpinista molto forte! La sua infermiera ne sa qualcosa, c'era anche
lei in vetta al Badile!"
Con sguardo perplesso, il DOTTORE mi aveva squadrato serio e molto a lungo.
Occhi fissi sui miei, senza una parola, era rimasto fermo e inespressivo.
Mi ero sentito spogliato della mia più intima essenza arrossendo come una colleggiale.
"Mi parli un po' di lei, signor Gabrio." aveva infine detto, rompendo il digiuno di parole.
"Ancora con 'sto signor Gabrio" avevo subito pensato. "Ma che Fantasia...!"
"Come le dicevo faccio molta attività fisica. Pensi che settimana scorsa ero alla
Capanna Albagno a lasciare tante orme sulla neve!"
"Ah Si? E perchè?"
"Perchè stavo cercando la sposa, non ancora sposata, dell'uomo delle nevi!"
"Quale orme? Io non ne ho vista neanche una!"
"Per forza, quelle oche si sono vestite tutte di bianco! Ma scusi, come fa a saperlo?
Era lì anche lei?"
"Non si interrompa, vada pure avanti."
"Sa, non credevo esistesse, l'uomo delle nevi intendo, ma una tizia che non conosco
mi ha assicurato di si!"
"Certo, e poi?"
"Beh! Un paio di settimane fa, sono andato sulla Cima di Cioltro. Ma non ero solo.
Presenze! Tante presenze ma solo sulle erte chine, parlavano fra di loro, ma non ho
capito nulla, d'altronde neanche sapevo esistessero!
In agosto sono quasi riuscito a fare il Piz Pombi!! ....Davvero sa?....
E' stata un po' una sconfitta, meravigliosa però! Me lo ha ripetuto più volte un tizio
morto da molto tempo...
Poi, vediamo... ah! Si! Sono stato anche sui giornali. Eh! Si! Ho raggiunto una certa
notorietà quando ho fatto il Pizzo Alto."
"Come mai?" mi aveva chiesto, sempre più inquieto, il mio interlocutore.
"Mah! Guardi, una zecca ha scritto un racconto su di me. Mi ha riempito di domande,
succhiandomi molte energie, mi ha fatto conoscere anche le sue sorelle; voleva nascesse
un rapporto profondo tra noi, ma ho declinato l'invito".
"E questo cos'è?" avevo chiesto al DOTTORE, che nel frattempo si era alzato in piedi.
"Franco Aliberti, psichiatra" avevo letto. "Perchè lo ha dato a me, scusi?"
"E' un mio ottimo amico, ed è molto in gamba. Penso che adesso lei abbia bisogno
molto più di lui che di me."
"Ma cosa sta dicendo?!!" gli avevo risposto irritato. "IO sono sanissimo, lo chieda in giro.
IO non li do i numeri, sono mica un contabile! E comunque sono simpatico a molta
gente. Scrivo su HIKR, mi leggono in tanti riempendomi di complimenti!"
"Ohh Gesù!" aveva risposto lui, mentre scuotendo la testa, emetteva un sospirone.
"Ma lo sa che IO ho fatto il Pizzo Stella partendo da Borgonuovo, e in vetta ho incontrato
dei miei amici che avevo invitato a salire con me, ma che poi non erano venuti?!
In cima c'era anche un'infermiera, con lo stesso nome di una in ciabatte che ammaestra
libellule per fregarmi i funghi.
No! Guardi, la smetta! Io il suo psichiatra proprio non lo voglio. Tutti sanno della mia
sobrietà! Pensi che a Febbraio ho conosciuto un'Ombra, ma non era la mia...
Ad un certo punto si è alzata e mi ha portato in vetta al Piz di Pian, ha anche dormito nel
mio letto ma solo per una notte".
Perchè è entrata la sua infermiera? Cosa volete farmi? State lontani, siete strani voi due!
No! La vostra camicia non la voglio! E poi è al contrario, cosa me ne faccio?
La smetta! Smettetela, aiuto! Aiuto!!! Aiutooo!!!!"


"Scusi? Mi scusi, si svegli! Non sta bene, signore? SIGNORE!!!"
Apro gli occhi, un freddooo!! Sta nevicando e sono seduto.
Ma chi è 'sto invasato che sta urlando a tre centimetri dal mio naso?
"Ma che vai cercando" gli dico "anche tu la sposa dell'uomo delle nevi?"
"Cosa?" mi dice lui.
"Lascia stare, non è molto importante..."
"Si sente bene, comunque?"
"Si. Mi sono solo addormentato. Un po' di stanchezza arretrata."
Mi alzo allontanandomi dalle mura del rifugio Riella. Guardo l'ora: le 13:15.
Cavoli! Ora mi tocca correre, alle 16:30 devo portare mio figlio dal fisioterapista!!!
"Forse la signora vuole parlare con lei!" mi dice ancora l'escursionista.
"Quale signora?" penso io.
Mi volto. La solita donnona vestita sempre (e solo) di bianco, si avvicina con
aria severa.
"La stordita no! Cos'altro vorrà ancora da me?"  mi domando.
"La fattura..." mi dice lei con la sua voce gracchiante.
"Duecento euro, prego!"
"Azz!! E' caro il suo DOTTORE! Neanche la diagnosi mi ha fatto!!"


"Cos'altro volete che vi dica ancora? Non siete soddisfatti?
E' un sogno, sta andando oltre il previsto, che colpe volete darmi?
Però la fatica e il freddo mi sembrano troppo reali per essere tra le braccia di Morfeo!
Magari è meglio che la smetta di parlare, vediamo che succede!"

Senza più emettere un suono mi avvio veloce verso casa....

Mi date il permesso per scrivere la parola FINE a conclusione di questa strana storia.....
.....oppure no?
Ma forse state sognando pure voi e risposte non me ne potete dare.....................................









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Kommentare (2)


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stefano58 hat gesagt:
Gesendet am 26. Oktober 2023 um 11:54
Bella relazione! C'è qualche tuo libro in libreria?
Ciao
Stefano

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Oktober 2023 um 13:01
No!!
Tutte le mie "storie dementi" le scrivo su HIKR...
Leggi i miei report per crederci...,
:-))))

Grazie per il commento!!
Ciao!


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