Sassariente e Cima di Sassello

Qui ritroviamo il sentiero principale, che fa un lungo traverso fino a un un alpeggio con panchina e vista sul lago Maggiore che dovrebbe essere l'Alpe di Foppiana. Dopo il traverso sono comparsi sia dei cartelli sia dei segni bianco-rossi. 
 
Segue una salita a tornanti tra le conifere che porta a una sella dove incontriamo la muraglia detta "dei Polacchi", anche se probabilmente non furono loro a costruirla, come spiega siso: Sassariente (1768 m) e Cima di Sassello (1891 m) [hikr.org]
Tramite un varco passiamo sul suo lato nord, lo seguiamo per un breve tratto e tramite un altro varco ritorniamo sul lato sud. Troviamo il bivio per il Sassariente o la Cima di Sassello e scendiamo a destra di una cinquantina di metri. Un tratto pianeggiante con la cima del Sassariente davanti a noi conduce alle passerelle di legno. 

Le passerelle hanno un lato addossato alla roccia e servito da catene metalliche mentre l'altro lato è quasi sempre privo di parapetto. Ci sono due settori di passerelle, nel secondo sono più ripide. Si arriva così al breve canalino finale, con molti appoggi e facilitato da una catena, alla cui uscita si sbuca sulla cima del Sassariente, con una grande croce.
 

Dopo aver sostato per ammirare il panorama su questo settore delle Alpi Ticinesi e sulle più lontane Alpi Pennine, per le passerelle di salita facciamo ritorno al bivio per la Cima di Sassello e ritroviamo la muraglia. 
 

Io scelgo di camminare talvolta sulla muraglia e talvolta sul sentierino innevato che la costeggia sul lato nord, i miei due soci scelgono sempre il sentierino. Scolliniamo su un'anticima e scendendo  usiamo un minimo di cautela in un paio di punti per via della neve abbastanza dura. L'ultima parte della salita si svolge prima sulla muraglia e poi su un sentierino ripido stavolta sul lato sud. Si raggiunge così la cima Sud e poi con un breve tratto su massi la vetta principale della Cima di Sassello.

  

Cominciamo la discesa sul sentierino sul lato nord con un breve tratto che richiede il consueto minimo di attenzione, sempre causa la neve un pò ghiacciata. Segue una cresta erbosa con poca  pendenza. Dopo una prima traccia poco visibile che si stacca verso destra, prendiamo una traccia molto più marcata che scende sul lato sud. Arriviamo a un incrocio dove i segni bianco-rossi conducono sulla cresta, noi facciamo una decisa virata a destra e prendiamo un sentiero che scende all'Alpe di Sassello e in seguito alle numerose case dei Monti della Gana. Qui prendiamo la strada asfaltata, chiusa al traffico privato, che in circa 20 minuti ci riporta al parcheggio.