Uia Bessanese - segnale Tonini 3592 e segnale Baretti 3604


Publiziert von Antonio59 ! , 15. September 2022 um 12:32.

Region: Welt » Frankreich » Rhône-Alpes » Savoie
Tour Datum:11 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T6 - schwieriges Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   F 
Zeitbedarf: 14:00
Aufstieg: 1770 m
Abstieg: 2610 m
Strecke:24,670 km

Altra avventura al limite massimo delle nostre capacità per 2 mezze pippe come noi e per 2 nostri amici. Idea di Samuele come al solito per le cime rognose :))

Partiamo dal rifugio Gastaldi 2659 m con la luce delle frontali( raggiungibile in 2 ore e mezza dal Pian della Mussa ), si segue il sentiero in discesa verso sud , si perdono poco più di 100 metri di quota, arrivando nel pianoro  sottostante con torrente . 

Ci precedono di un ora 5 baldi giovani che la sera prima ripassavano varie manovre alpinistiche fuori dal rifugio, e armati di tutto punto, caschi imbraghi, discensori e quant'altro, andavano alla sicura vittoria finale della ardita cima. Devo dire che quando li ho visti ho guardato Sam e ho pensato, ma dove vogliamo andare noi se questa è l'attrezzatura per la Bessanese. 

Ora saliamo a destra lasciando sulla nostra sinistra una caratteristica cima : è la Rocca Affinau della carta. E aiutati da ometti e segni rossi arriviamo alla pietraia che risaliamo fino al Colle d'Arnas 3010 m. Qui bisogna scendere sul versante francese, dove il ritiro del ghiacciaio ha lasciato un pendio franosissimo. Noi scendiamo stando a destra, ma come visto al ritorno è molto meglio bordeggiare la parete tutto a sinistra dove è molto più stabile il terreno. Guadagnato il piano inferiore del Glacier d'Arnès, perdendo circa 125 metri di quota. Bisogna ora risalire penosamente la franosa morena laterale a destra, per arrivare sulla pietraia. Qui si dovrebbe passare sotto un caratteristico masso spaccato.

Qui mentre il gruppo segue fedelmente la descrizione che dice di traversare lungamente sulla pietraia fino a oltre un riconoscibile crestone che scende  dalle Roches Pareis, il sottoscritto in vena di esplorazioni, saliva già al di sopra del masso Spaccato ( 3000 m ) e continuando a salire valicavo il crestone prima citato, a un intaglio con ometto, salendo trovavo un piccolo ripiano ( ex laghetto ) e poi salendo arrivavo in cresta dove si vede sotto il rifugio Gastaldi. A sud vedevo una facile vetta da salire che non sapevo avesse nome altrimenti.... Ma il mio obbiettivo era ricongiungermi con gli altri verso la Bessanese, quindi verso nord arrivo alla prima vetta delle Rocher Pareis 3276 m, ma davanti a me c'erano almeno altri 2 arditi becchi rocciosi, niente da fare. Scornato rifaccio tutta la via di salita per ritornare sulla via normale, alla fine avrò fatto 190 metri di dislivello solo per dare un occhiata.



Ritornato sulla scia degli altri e passato sotto il crestone, percorro una  lunga pietraia.

Uno dei giovani alpinisti lo vedo subito fermo, è già scoppiato e si è fermato. Un ora dopo anche un altro non ce la fà più e torna indietro.

Comincio a salire in direzione del ripido canalino, quando sento una grande frana di sassi, qualcuno si muove come un elefante evidentemente, fortuna che ero ancora lontano. Ma entrano nel canalone ancora 2 sassi mi volano al di sopra della testa. Insomma un posto molto pericoloso se c'è altra gente sopra.
Finito il canale siamo a 3400 metri circa. Si sale una crestina che porta alla parete sud.


Qui i residui 3 giovani alpinisti dopo aver affrontato un tratto aiutati dalle corde, mollano e tornano a valle, non se la sentono nonostante tutto il loro armamentario. Mentre  noi vecchi incoscenti.....andiamo avanti a oltranza.


Con molti passaggi di 2° grado si sale la parete esposta ma molto appigliata. Sono presenti qua e là chiodi e spit per eventuali sicure. Più sopra tratti di cresta e altri camminabile fino ad arrivare alla Madonna della cima tradizionale o segnale Tonini 3582,93 m. Sopra di noi si staglia la cima massima del segnale Baretti. Faccio un tentativo scendendo a destra ma arrivo a un tratto molto esposto e poco proteggibile. Risalgo e andando di cresta scendo alla sella facilmente. Qui sembra possibile portarsi sulla sinistra nel versante nord-ovest, partono avanti Hanne e Sam e seguendo una esposta cengia ( 2° grado ) vanno oltre la vetta per poi risalire in cresta e andare al Segnale Baretti 3604 m , ometto in cima. Si ritorna per stessa via. Con cautela si discende tutta la parete e il canalone pericoloso. Ma arrivati alla morena nei pressi del Colle d'Arnas,  una scivolata e un nostro amico si lussa la spalla, di più non poteva succedere non essendo un luogo pericoloso, ma non riesce a proseguire e ora che si va in un luogo che prende il telefono e finchè arrivano passa molto tempo ( e siccome arrivano dalla Francia finisce pure al pronto soccorso a 200 km dalla nostra auto ), gli rimetteranno in sede la spalla e subito a casa. Comunque alla fine ci toccherà scendere al rifugio e all'auto con la luce delle frontali.

Tourengänger: Antonio59 !


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Kommentare (4)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 17. September 2022 um 15:03
Bella impresa, costata purtroppo un brutto incidente, fortunatamente non grave...

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. September 2022 um 10:14
Si davvero un osso duro questa montagna.
Prima o poi verrà anche la Ciamarella e l'Alberon che sono più "tranquilli" :))

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 19. September 2022 um 18:30
Mi associo alle parole di Poncione.
Ciao.

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. September 2022 um 10:14
Ciao Andrea
Grazie
Antonio


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