Uia di Ciamarella (3676m)- Valli di Lanzo


Publiziert von morgan , 8. August 2022 um 08:20.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 4 August 2022
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1970 m
Abstieg: 1970 m
Strecke:1°giorno 4,2km, 2°giorno 14,4km

L'Uia di Ciamarella è la cima più elevata delle Valli di Lanzo. Vista la relativa facilità della via normale di salita è una meta molto frequentata anche per i panorami che offre col bel tempo che, in realtà, è raro nei mesi estivi quando le nubi di condensa risalgono dal piano nel pomeriggio. 
Il pernottamento al rifugio Gastaldi consente di spezzare l'ascensione in 2 giorni. Andrea organizza l'uscita prenotando il rifugio per 4 persone la sera del giovedì. Le previsioni meteo, che fino a qualche giorno prima davano bello, sono peggiorate. Sono previste precipitazioni al pomeriggio di giovedì, bello al venerdì mattina e brutto da metà giornata. 
Arriviamo al posteggio del Pian della Mussa e, zaini pesanti in spalla, iniziamo il cammino alle 16. Il cielo è coperto ma, per ora non piove. Prendiamo la pista sterrata pianeggiante che porta ad attraversare il ponte sul torrente Stura di Ala, deviamo lungo la recinzione dell'Alpe Rocca Venoni portandoci a prendere il ripido sentiero che risale lungo il canalone delle Capre. La via prosegue tra i pascoli del Pian dei Morti fino al bivio caratterizzato dalla presenza di un grosso masso squadrato e dei cartelli segnavia. Teniamo la sinistra su un lungo traverso e vari tornati che risalgono il ripido pendio fino ad imboccare un canale attrezzato che porta al piano dove è situato il rifugio Gastaldi. Vista l'incombenza della pioggia saliamo ognuno col proprio passo. In effetti la pioggia arriva; i primi la scampano gli altri si bagnano. Veniamo accolti con cordialità e simpatia dai giovani gestori del rifugio che ci assegnano la camera e ci servono una cena gustosa. Visto il meteo ci sono stati mancati arrivi e il rifugio conta solo una quindicina di ospiti. Durante la cena raccogliamo informazioni riguardo la salita alla Ciamarella che, a quanto pare, saremo i soli ad affrontarla mentre gli altri escursionisti percorreranno il Tour della Bessanese, trekking in 3 tappe ad alta quota nelle alpi Graie tra Francia e Italia. 
Dopo che è piovuto tutta la sera, al mattino dopo il cielo è sereno. Fatta la colazione e riempite le borracce iniziamo il cammino prendendo il sentiero in direzione del passo Collerin che, dopo una breve tratto in salita si abbassa tagliando il pendio. Arriviamo al bivio Gastaldi- Pian Gias e, come avevamo programmato, nascondiamo tra i massi il materiale che non serve per la salita. Ciò ci eviterà la risalita al rifugio (100m dislivello). Con gli zaini alleggeriti riprendiamo il cammino risalendo lungo il Rio delle Capre, impetuoso torrente alimentato dallo scioglimento del ghiacciaio. Poco dopo la passarella del Pian Gias ci consente di passare sul lato sinistro della valle. Seguiamo i segni biancorossi fino ad un grosso masso con una freccia e la scritta TB (Tour della Bessanese) che indica la direzione del passo Collerin. Lasciamo il sentiero e deviamo a destra seguendo gli ometti su un ripido percorso che risale la morena alternando pietraie, tracce su terra e placche rocciose. Ci sono altre vie segnate da ometti che divergono e si ricongiungono. In qualche tratto perdiamo la via degli ometti per poi ritrovarla più in alto. Superata la fascia dei laghetti glaciali saliamo sulle placche che ci portano al ghiacciaio a circa 3200m di quota. Da alcune relazioni avevamo letto che il ghiacciaio poteva essere percorso anche senza ramponi ma ciò è vero se è coperto da neve ma oggi c'è ghiaccio vivo e i ramponi servono. Calzati i ramponi risaliamo sul dorso del ghiacciaio fino alla zona pianeggiante e con qualche crepaccio dove pieghiamo decisamente a destra in direzione di tracce evidenti sulla morena detritica. Usciamo dal ghiacciaio a quota 3300 su tracce su terreno detritico. Dopo alcuni tornanti su tracce che si intersecano saliamo in direzione di un grosso ometto sulla cresta che non raggiungiamo ma una ventina di metri prima pieghiamo a sinistra su un evidente sentiero che taglia la morena. Il lungo e rettilineo traverso ci porta a salire alla bocchetta sulla cresta ovest. Seguendo gli ometti percorriamo la cresta che lambisce il ghiacciaio Tonini e, con facili passaggi su roccia raggiungiamo la vetta. Nel frattempo sono salite le nebbie dalle valli ed il panorama è limitato alle cime circostanti. Visto che è in arrivo il cattivo tempo dopo una breve sosta iniziamo la discesa sulla stessa via di salita. Scesi sul ghiacciaio calziamo nuovamente i ramponi. All'uscita dal ghiacciaio comincia a piovere. Il terreno e le rocce bagnate richiedono una maggiore attenzione e la nebbia complica l'orientamento. Con l'aiuto del gps del telefonino ritroviamo la via giusta. Smette di piovere e, ritornati al bivio Gastaldi- Pian Gias recuperiamo il materiale lasciato al mattino e ci concediamo la sosta per uno spuntino. Alla ripresa del cammino ricomincia a piovere, questa volta più decisamente. Scendiamo sul sentiero che ci riporta ai pascoli del Pian dei Morti ritrovando la via di salita della sera prima. Smette di piovere e percorriamo l'ultimo tratto di sentiero che ci riporta al Pian della Mussa. Poco prima di arrivare all'auto riprende a piovere per la terza volta ma ormai siamo arrivati. 
Nonostante il cattivo tempo che ha impedito le viste panoramiche, bella ed impegnativa escursione in ambiente di alta montagna con limitate difficoltà alpinistiche, occorre comunque una buona esperienza nel percorrere le vie alpine su roccia, petraie e terreni detritici e buon impegno fisico.
Partecipanti: Andrea, Dario, Domenico, Ezio.
Tempi di percorrenza 1°giorno: 2h10' salita al rifugio.
Tempi di percorrenza 2°giorno: 30' discesa al bivio, 2h20' al ghiacciaio (+30'sul ghiacciaio), 4h00' alla cima, discesa: 4h30'. Tempo impiegato 8h30' (7h30' marcia, 1h00' soste varie).
Dislivello: 1°giorno: 850m su, 2°giorno 1120m su 1970m giù.
Meteo: 1°giorno nuvoloso e pioggia, 2°giorno bello al mattino, poi nebbie e piogge nel pomeriggio (3 temporali).

Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 8. August 2022 um 08:43
Bella descrizione, alla fine hai sintetizzato molto bene le caratteristiche dell'ascensione.
Ciao
Andrea

morgan hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. August 2022 um 09:55
Grazie! Alcuni non la considerano alpinistica, ma c'è comunque un passaggio sul ghiacciaio che può essere più o meno complicato, pietraie, morene detritiche, placche rocciose che necessitano esperienza e calzature adeguate. Ciao.
Dario

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 8. August 2022 um 12:02
Bella, bravo.
D

morgan hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. August 2022 um 09:56
Grazie!
Dario


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