I Cadini di Misurina e le Tre Cime di Lavaredo


Publiziert von martynred , 9. Oktober 2022 um 09:01.

Region: Welt » Italien » Venetien
Tour Datum:16 August 2022
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   Cadini di Misurina 
Zeitbedarf: 8:45
Aufstieg: 1900 m
Strecke:26 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:parcheggio sterrato gratuito poco prima del Lago d'Antorno
Zufahrt zum Ankunftspunkt:possibile salire in auto fino al Rifugio Auronzo al costo di 30€ (auto)

Non si può andare in alte Dolomiti senza visitare le Tre cime di Lavaredo!
 
Posteggiamo in un comodo spiazzo poco prima del lago d'Antorno e percorriamo la strada sterrata fino la partenza della teleferica per il Rifugio Calvi. Attraversiamo il prato paludoso per continuare su traccia  inizialmente poco visibile raggiungendo nuovamente una carrozzabile. Abbandoniamo questa ultima in prossimità di un bivio a Q2050 m che permette di entrare nel vallone soprastante. Percorriamo interamente la valle detritica apparentemente selvaggia e isolata fino la Forcella della Neve Q 2471 m. Dalla forcella perdiamo circa 200 m di quota puntando alla Forcella Cristina Q 2390 m che raggiungiamo dopo un traverso sopra il verde Pian de La Musa. Dalla Forcella Cristina scendiamo e risaliamo un breve tratto, costeggiando le grandi pareti rocciose, raggiungendo una piccola sella (senza nome). Da qui risulta evidente il lungo zig zag che ci aspetta per raggiungere la Forcella Sabbiosa Q 2440 m. Da qui il sentiero scende scosceso incontrando un paio di relitti storici (scala e piccone) e poi prosegue in traverso fino all’ultima risalita, anch'essa a zig zag, che conduce alla Forcella della Torre Q 2400 m. Da questa sella possiamo già ammirare le vicine Tre Cime e intravedere il Rifugio Calvi e la cengia del sentiero Bonacossa. Per arrivare nei pressi del rifugio percorriamo un un sentiero in discesa superando qualche tratto franoso. Senza risalire al rifugio, scendiamo verso valle seguendo le indicazioni per il Rifugio Auronzo. Questo tratto di sentiero nel Vallon del Nevaio che ci porta fino la Forcella di Rin Bianco Q2176 m è il più agevole fino ad ora. Da qui percorriamo la caratteristica cengia del sentiero Bonacossa inizialmente in discesa per poi riguadagnare quota con qualche facile passaggio su roccette, una scala a pioli su un tratto particolarmente bagnato e una breve serie di cavi metallici. Il sentiero si conclude su un ultimo tratto di cengia in piano ed infine sulla dorsale fino in cima al Le Ciampedele dove sostiamo per pranzo al cospetto delle Tre Cime. Scendiamo dai pratoni e raggiungiamo il Rifugio Auronzo. Proseguiamo in senso antiorario lungo il sentiero numero 101, anello intorno alle tre cime facendo slalom nella flotta di turisti. Giunti al Rifugio Lavaredo anziché salire alla forcella di Lavaredo proseguiamo per la larga carrozzabile in direzione est. Dopo una ripida discesa risaliamo l'erta diagonale detritica avvistata sin dal basso fino a piegare decisamente a sinistra fino a raggiungere una piccola sella da cui scende una parete "verticale" di sfasciumi. Per una traccia appena visibile scendiamo sul terreno scivoloso, a tratti divertente, per terminare sul sentiero proveniente da Forcella Pian di Cengia. Lo seguiamo in direzione ovest, senza perdere o guadagnare quota. Una breve salita ci porta al Rifugio Locatelli, proprio di fronte a queste il versante nord delle Tre Cime. Il rifugio ed i suoi dintorni pullulano di turisti. Dopo un breve break percorriamo il sentiero che assomiglia più a una mulattiera e giunti alla Forcella di Lavaredo svoltiamo nettamente a destra per seguire il sentiero che si fa largo tra massi più o meno grandi, indicato da ometti qua e là, appena sotto le imponenti pareti nord. Mentre avanziamo ci fermiamo in parecchie occasioni alla ricerca di chi arrampica, di cui sentiamo le voci. Su questo sentiero incontriamo solamente una coppia, mentre il mare di gente percorre il sentiero/mulattiera che rimane a maggior distanza dalle pareti. I due sentiero si ricongiungono poco prima della Forcella Col de Medo. Da qui, senza tornare al rifugio Auronzo, scendiamo per traccia evidente lungo dei verdi pratoni su cui sta pascolando pure un toro gigante. Raggiunto un alpeggio apparentemente abbandonato scendiamo per un susseguirsi di tornanti e perdiamo quota rapidamente fino a giungere alla strada asfaltata. Percorsa per un buon tratto, superiamo il fianco est del Lago d'Antorno e per bosco arriviamo al parcheggio di partenza.



Suggeriti dal nostro amico local Beppe, I Cadini sono una vera sorpresa. Ci hanno affascinato più delle famosissime Tre Cime, sarà per il gusto della scoperta e dell'inatteso o sarà per il continuo sali e scendi a ridosso di aguzzi pinnacoli.

Trovandosi in luoghi così gettonati ancora mi chiedo cosa preferisca: gli "escursionisti" mordi e fuggi ai centri commerciali o qui tra imponenti montagne?

Tourengänger: martynred


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Kommentare (1)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 14. Oktober 2022 um 11:01
Spettacolo... Massa di turisti dolomitici esclusi ;)


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