Monte Gavia 3220 m
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Dal Rifugio Bonetta al Passo Gavia 2618. ( ma loro insistono per la fantomatica quota 2652 :)).
Si prende la mulattiera militare che sale a sinistra del rifugio, ma già dopo pochi passi, quando questa gira a destra, decidiamo per un sentierino che che entra nella valletta e che porta a 2 cisterne per l'acqua, attraversato ancora la mulattiera, andiamo ora liberamente verso ovest su una pietraia in piano, puntando a un canale franoso, che risaliamo per portarci ancora sulla mulattiera molto più in alto, faticosamente ma evitando i suoi larghi giri. Adesso possiamo anche seguirla perchè sale più decisa, sempre marcata in bianco-rosso fino al suo termine, sulla 1° Anticima Sud 3085 circa. qui si fermano quasi tutti. Si nota ancora una cimetta prima del castello finale alquanto ardito all'apparenza. Cominciamo a scendere aiutati dai bolli rossi su una crestina relativamente stretta, persi 30 metri circa fino alla sella, risaliamo alla 2° Anticima Sud 3145 m circa. Un altra corta discesa di poco più di 20 metri porta alla sella sotto il castello sommitale. Un bel bollo rosso è visibile già da lontano. Restano 100 metri di dislivello da salire. Tutta la via si svolge sul fianco Sud-Est ( poco a destra dello spigolo Sud ). Ometti e bolli rossi non mancano e con la dovuta cautela, con passaggi di 1° e qualcuno di 2° sempre ben appigliati si arriva alle 2 crocette di vetta del Monte Gavia 3220 m. Ridiscesi alla sella e saliti ancora all'Anticima 3145 m, preso a percorrere in discesa il costone Sud-Est di questa. Con l'intenzione di arrivare a un canalino osservato da lontano ( quello che precede una bella cima sul costone sud-est ), ma arrivati ancora prima, dove un risalto roccioso induceva a un aggiramento, vediamo degli ometti che indicavano una discesa tra gli sfasciumi a margine e poco prima di una grande e liscia piodata. Più in basso si agganciano i resti di un sentiero militare tra gli sfasciumi, e procedendo ora verso sud-est sotto cresta si arriva dove questo sentierino ( ometti ) diventa ben definito e comodo da percorrere, infine ci si innesta sulla larga mulattiera militare dell'andata e con questa senza problemi giù al Passo Gavia.
Sicuramente una gita appagante per chi vuole arrampicare un pò senza fare grandi dislivelli. Casco consigliato in presenza di altre persone nella parte finale.
Sembra che sia anche la prima descrizione di Hikr in italiano.
Si prende la mulattiera militare che sale a sinistra del rifugio, ma già dopo pochi passi, quando questa gira a destra, decidiamo per un sentierino che che entra nella valletta e che porta a 2 cisterne per l'acqua, attraversato ancora la mulattiera, andiamo ora liberamente verso ovest su una pietraia in piano, puntando a un canale franoso, che risaliamo per portarci ancora sulla mulattiera molto più in alto, faticosamente ma evitando i suoi larghi giri. Adesso possiamo anche seguirla perchè sale più decisa, sempre marcata in bianco-rosso fino al suo termine, sulla 1° Anticima Sud 3085 circa. qui si fermano quasi tutti. Si nota ancora una cimetta prima del castello finale alquanto ardito all'apparenza. Cominciamo a scendere aiutati dai bolli rossi su una crestina relativamente stretta, persi 30 metri circa fino alla sella, risaliamo alla 2° Anticima Sud 3145 m circa. Un altra corta discesa di poco più di 20 metri porta alla sella sotto il castello sommitale. Un bel bollo rosso è visibile già da lontano. Restano 100 metri di dislivello da salire. Tutta la via si svolge sul fianco Sud-Est ( poco a destra dello spigolo Sud ). Ometti e bolli rossi non mancano e con la dovuta cautela, con passaggi di 1° e qualcuno di 2° sempre ben appigliati si arriva alle 2 crocette di vetta del Monte Gavia 3220 m. Ridiscesi alla sella e saliti ancora all'Anticima 3145 m, preso a percorrere in discesa il costone Sud-Est di questa. Con l'intenzione di arrivare a un canalino osservato da lontano ( quello che precede una bella cima sul costone sud-est ), ma arrivati ancora prima, dove un risalto roccioso induceva a un aggiramento, vediamo degli ometti che indicavano una discesa tra gli sfasciumi a margine e poco prima di una grande e liscia piodata. Più in basso si agganciano i resti di un sentiero militare tra gli sfasciumi, e procedendo ora verso sud-est sotto cresta si arriva dove questo sentierino ( ometti ) diventa ben definito e comodo da percorrere, infine ci si innesta sulla larga mulattiera militare dell'andata e con questa senza problemi giù al Passo Gavia.
Sicuramente una gita appagante per chi vuole arrampicare un pò senza fare grandi dislivelli. Casco consigliato in presenza di altre persone nella parte finale.
Sembra che sia anche la prima descrizione di Hikr in italiano.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (4)