Il morso del Cobra al Passo Gavia.
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Parigi - Roubaix 2021, telecronaca Eurosport a cura di Luca Gregorio e Riccardo Magrini: suono di campana, l'ultimo giro, sei venuto fin qui a giocaterla con sua maestà Van der Poel. È partita la volata..........il testa a testa...... con il "morso del Cobra" .....è magia Sonny! È magia Sonny! È leggenda!!
Anche per quest'anno mi sono tolto l'ultimo sfizio prima della chiusura stagionale. Dopo il Colle dell'Agnello anno 2022 sfruttando le chiusure dei passi alpini epici delle Alpi, a seguire il 2023 doveva aver un nome leggendario ed ecco così il Gavia. La salita da Ponte di Legno versante ostico nel bresciano è andata benissimo, è comunque dura, di gran rispetto da non sottovalutare, ma se preparata bene nei dovuti modi e vissuta allegramente, davanti a tanta bellezza con un meteo eccezionale, il tutto si traduce in puro divertimento. Raggiungere il Gavia ripensando al Giro d'Italia anno 1988 e la bufera di neve, giornata in cui il ciclismo mondiale vive una giornata quasi drammatica ma per certi versi eroica, ti riempie d'orgoglio dentro. Nel frattempo mi rilasso: fetta di torta e una birra al Rifugio Bonetta e, accanto, mi accorgo di avere Sonny Colbrelli! Si, è magia! Proprio come urlava Luca Gregorio riferendosi al nostro connazionale vincitore della Parigi - Roubaix. Sonny Colbrelli ha il volto e tutto il corpo infangato, sono i resti della battaglia dell'Inferno del Nord. È magia Sonny! È magia Sonny!
Anche per quest'anno mi sono tolto l'ultimo sfizio prima della chiusura stagionale. Dopo il Colle dell'Agnello anno 2022 sfruttando le chiusure dei passi alpini epici delle Alpi, a seguire il 2023 doveva aver un nome leggendario ed ecco così il Gavia. La salita da Ponte di Legno versante ostico nel bresciano è andata benissimo, è comunque dura, di gran rispetto da non sottovalutare, ma se preparata bene nei dovuti modi e vissuta allegramente, davanti a tanta bellezza con un meteo eccezionale, il tutto si traduce in puro divertimento. Raggiungere il Gavia ripensando al Giro d'Italia anno 1988 e la bufera di neve, giornata in cui il ciclismo mondiale vive una giornata quasi drammatica ma per certi versi eroica, ti riempie d'orgoglio dentro. Nel frattempo mi rilasso: fetta di torta e una birra al Rifugio Bonetta e, accanto, mi accorgo di avere Sonny Colbrelli! Si, è magia! Proprio come urlava Luca Gregorio riferendosi al nostro connazionale vincitore della Parigi - Roubaix. Sonny Colbrelli ha il volto e tutto il corpo infangato, sono i resti della battaglia dell'Inferno del Nord. È magia Sonny! È magia Sonny!
Tourengänger:
GAQA

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