Bivacco Grivola 3320 m
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Risalendo la Valsavarenche, appena oltre Degioz si svolta a sinistra fino a salire al termine della strada fino a Tignet 1665 m. dal parcheggio all'ingresso del villaggio si va verso le case e si svolta al primo vicolo a sinistra, in leggera discesa si va sul ponte che passa sotto la cascata del Torrente Leviona. Quindi il sentiero si alza in un bel bosco di conifere ( Abeti rossi, Pini Cembri e Larici ). Sui 2200 si intercetta l'Alta Via numero 2, e con questa a sinistra verso nord si passa da una cappelletta e si arriva a Leviona Inferiore 2289 m dove c'è anche il casotto del Guardiaparco. Si prosegue ancora per 400 metri lungo l'Alta Via per il Colle Lauson, per scendere poi a sinistra in breve a un ponticello di legno sul torrente Leviona. Sul lato opposto un sentierino nell'erba si riconosce dai sassi che lo delimitano, poi quando sale più deciso è anche più riconoscibile ( nessun segnavia ), sale molto ripido per poi traversare a sinistra e dopo avere oltrepassato 2 ruscelli ( ultima acqua ) raggiunge una vecchia Casa di Caccia sita su un promontorio 2580 e già visibile da Leviona Inferiore, la costruzione è messa male ma ha ancora il tetto e può fungere da riparo d'emergenza. Noi lo abbiamo usato per sfuggire alla canicola pomeridiana di questi giorni. Moltissime stelle alpine tutto intorno.
Proseguendo a mezza costa passiamo un altra valletta per arrivare a un ampio promontorio prativo. Sulla destra si notano alcuni ometti, si suono salendo in breve alla pietraia che non ci lascerà fino al bivacco. Arrivati a 2914 alcuni ometti e qualche raro segno indicano di attraversare il canalone pietroso a destra ( ma si può anche salire ancora 20 metri più sopra e attraversare più in alto ), per guadagnare il costone sulla sponda opposta. Risalendo si nota un grande ometto, molto visibile , che si raggiunge a quota 3158 poco sopra c'è una fascia di rocce quarzitiche ( in caso di nebbia sono tutti riferimenti utili per trovare la via ). Ora si sale su una larga groppa, ma del bivacco ancora non c'è traccia. Si vedrà a destra delle rocce solo quando si è a pochi metri a quota 3320 m. In una posizione magnifica, con vista sulla nord del Gran Paradiso, la Gran Serra e l'Herbetet, Il tramonto sul Monte Bianco è da favola. Sam insiste di salire la bastionata soprastante per vedere i passaggi chiave da fare all'indomani. In effetti saliamo una cinquatina di metri ancora fino a una selletta con passaggi delicati al limite del T6.
Proseguendo a mezza costa passiamo un altra valletta per arrivare a un ampio promontorio prativo. Sulla destra si notano alcuni ometti, si suono salendo in breve alla pietraia che non ci lascerà fino al bivacco. Arrivati a 2914 alcuni ometti e qualche raro segno indicano di attraversare il canalone pietroso a destra ( ma si può anche salire ancora 20 metri più sopra e attraversare più in alto ), per guadagnare il costone sulla sponda opposta. Risalendo si nota un grande ometto, molto visibile , che si raggiunge a quota 3158 poco sopra c'è una fascia di rocce quarzitiche ( in caso di nebbia sono tutti riferimenti utili per trovare la via ). Ora si sale su una larga groppa, ma del bivacco ancora non c'è traccia. Si vedrà a destra delle rocce solo quando si è a pochi metri a quota 3320 m. In una posizione magnifica, con vista sulla nord del Gran Paradiso, la Gran Serra e l'Herbetet, Il tramonto sul Monte Bianco è da favola. Sam insiste di salire la bastionata soprastante per vedere i passaggi chiave da fare all'indomani. In effetti saliamo una cinquatina di metri ancora fino a una selletta con passaggi delicati al limite del T6.
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Antonio59 !
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