Monte Pisanino 1946 dalla Bagola Bianca
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La salita alla montagna più alta delle Alpi Apuane non può mancare nel curriculum......
La ripidissima salita parte proprio dal Rifugio Val Serenaia dove abbiamo anche base noi. Dal parcheggio sterrato si va ad attraversare il letto asciutto del torrente, si riconoscono nell'erba alta, le prime serpentine di un antica mulattiera, poi si percorre una ripidissima costola erbosa al margine di una vallecola. Infine arriviamo contro una parete rocciosa che sbarra la via. Noi pieghiamo a destra cercando le " zampettate " lasciate nell'erba . Per fortuna un discreto passaggio di escursionisti estremi qualche traccia l'ha lasciata. Rimontiamo così a fatica sopra la parete, per arrivare al culmine della "Cimetta" di quota 1636 m, una corta discesa ci porta a una selletta, per poi salire ancora ripidamente alla Bagola Bianca 1806 m ( anticima nord del Monte Pisanino ). Procediamo a destra al culmine del costone fino a trovare una espostissima lama di roccia, visto il vento, preferiamo scendere qualche metro a sinistra per poi risalire in cresta davanti al castello di rocce sommitali, caratterizzate da una fessura verticale in centro. Sam ricordava di aver aggirato a sinistra l'ostacolo, anni fà. Ma le "zampettate " odierne nell'erba, conducono all'aggiramento a destra, che dopo un erta salita erbosa finale conduce in vetta al Monte Pisanino 1946 m. Appena sotto la cima in una nicchia c'è una madonna e il libro di vetta. La discesa avviene per la via normale, e verso sud-est scende di cresta, poi si infila in un lungo canale : è il Canale delle Rose ( attenzione a non muovere sassi ). Da qui si ha una bellissima vista sui Zucchi di Cardeto. Arriviamo quindi alla Foce d'Altare 1750 e a una più bassa Sella ( 1704 ), da entrambe scende a destra il Canale del Sambuco, dove sembra si sviluppi un Altra via diretta. Anche la via normale non è mai banale, seppure più facile, è sempre esposta e a rischio caduta sassi, come nel canale.
Ora la via normale si abbassa sul fianco est dei Pizzi di Cardeto, fino a confluire nel sentiero 178 ormai già in risalita 1540 m circa, passiamo dalla Buca della Neve a prendere un pò di refrigerio ( si vede il nevaio interno alla grotta ) e in breve siamo alla Foce di Cardeto ( Passo ). Quindi con il 178 scendiamo (ignorando 2 bivii a sinistra) Al campeggio e al Rifugio Val Serenaia.
La ripidissima salita parte proprio dal Rifugio Val Serenaia dove abbiamo anche base noi. Dal parcheggio sterrato si va ad attraversare il letto asciutto del torrente, si riconoscono nell'erba alta, le prime serpentine di un antica mulattiera, poi si percorre una ripidissima costola erbosa al margine di una vallecola. Infine arriviamo contro una parete rocciosa che sbarra la via. Noi pieghiamo a destra cercando le " zampettate " lasciate nell'erba . Per fortuna un discreto passaggio di escursionisti estremi qualche traccia l'ha lasciata. Rimontiamo così a fatica sopra la parete, per arrivare al culmine della "Cimetta" di quota 1636 m, una corta discesa ci porta a una selletta, per poi salire ancora ripidamente alla Bagola Bianca 1806 m ( anticima nord del Monte Pisanino ). Procediamo a destra al culmine del costone fino a trovare una espostissima lama di roccia, visto il vento, preferiamo scendere qualche metro a sinistra per poi risalire in cresta davanti al castello di rocce sommitali, caratterizzate da una fessura verticale in centro. Sam ricordava di aver aggirato a sinistra l'ostacolo, anni fà. Ma le "zampettate " odierne nell'erba, conducono all'aggiramento a destra, che dopo un erta salita erbosa finale conduce in vetta al Monte Pisanino 1946 m. Appena sotto la cima in una nicchia c'è una madonna e il libro di vetta. La discesa avviene per la via normale, e verso sud-est scende di cresta, poi si infila in un lungo canale : è il Canale delle Rose ( attenzione a non muovere sassi ). Da qui si ha una bellissima vista sui Zucchi di Cardeto. Arriviamo quindi alla Foce d'Altare 1750 e a una più bassa Sella ( 1704 ), da entrambe scende a destra il Canale del Sambuco, dove sembra si sviluppi un Altra via diretta. Anche la via normale non è mai banale, seppure più facile, è sempre esposta e a rischio caduta sassi, come nel canale.
Ora la via normale si abbassa sul fianco est dei Pizzi di Cardeto, fino a confluire nel sentiero 178 ormai già in risalita 1540 m circa, passiamo dalla Buca della Neve a prendere un pò di refrigerio ( si vede il nevaio interno alla grotta ) e in breve siamo alla Foce di Cardeto ( Passo ). Quindi con il 178 scendiamo (ignorando 2 bivii a sinistra) Al campeggio e al Rifugio Val Serenaia.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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