Ferrata monte Contrario Traversata monte Contrario Traversata monte Cavallo (Alpi Apuane)

Finalmente si torna in montagna...dopo uno stop di oltre sette mesi per un ernia inguinale,eccoci nuovamente insieme ( Io,Maurizio e Giancarlo) per un nuovo giorno sulle Apuane....partiamo da Firenze alle ore 4.30 e dopo circa due ore siamo a prepapararci nel piccolo parcheggio di Biforco soli soletti! La nostra avventura inizia su di una strada bianca.Cominciamo a salire per circa 1 km,poi ad un bivio,prendiamo a sx il sent.n° 167 che subito si fa sentire nelle gambe con i suoi erti pendii....dopo un'oretta, giungiamo in vista della casa degli Alberghi,circondata dalle ripide pareti rocciose del monte Contrario...ambiente meraviglioso....qui abbandoniamo il sent.n °167 ....oltrepassata la casa degli Alberghi,una breve discesa con catena ci porta in zona attacco della ferrata,che però non riusciamo a trovare....così risaliamo a sensazione ed orientamento,delle rocce inclinate e lisce fino ad uscire su un ripiano roccioso,da qui volgendo a dx, risalendo per sfasciumi,finalmente riusciamo a trovare l'attacco. La ferrata comincia con placche ripide e lisce,ma ben attrezzate. Superato il primo facile tratto,dopo un largo ripiano quasi orizzontale,la ferrata continua su buona roccia,alternando tratti facili a tratti più ripidi e impegnativi....l'esposizione non è mai eccessiva,così con duro lavoro di braccia continuiamo a salire per circa un' ora fin sotto il Pizzone che ci sovrasta. Da qui,la salita inizia a farsi sentire,ed è proprio da qui che incontriamo i risalti più ripidi e faticosi...giungiamo ad una scala metallica quasi verticale,la superiamo con divertente arrampicata,ancora placche inclinate che si alternano a quelle più ripide,finchè con un ultimo sforzo,usciamo in prossimità del passo delle Pecore,su di uno sperone roccioso dal panorama fantastico....fin qui abbiamo impiegato quattro ore dal parcheggio....ora dopo una breve sosta,scendiamo al passo delle Pecore,poi proseguiamo alla ricerca dell'attacco della cresta ovest del monte Contrario...la salita su questa cresta,alterna tratti di ripido e a volte delicato paleo,a tratti rocciosi che oppongono al massimo passaggi di 2°....aggirato sulla sx,uno sperone strapiombante e verticale della cresta, con un ultimo sforzo siamo sulla vetta!...il pranzo è meritato e sotto un bel sole,carezzati da un bel venticello, ci concediamo una mezz'ora di riposo.
La discesa è anch'essa impegnativa e delicata,si scende per un ripido canale di roccette e paleo (non banale),per poi superare il grande torrione sulla sx,prima in salita, poi con ripida discesa alla foce di Cavallo. Ora per ripidi pendii,fino ad entrare nella faggeta e ritrovare il sentiero n°179 che ci condurrà alla foce di Cardeto....fa caldo e la fatica si fa sempre più sentire....giunti alla foce,un riposino giusto per studiare la salita della cresta nord del monte Cavallo (quota m.1889)....partiamo su ripidi pendii di erbe e roccette,superiamo ed aggiriamo qualche alberello qua e là,poi accompagnati da un bel vento saliamo fino ad uscire sulla cresta vera e propria.....qui l'ambiente è unico,selvaggio, e il panorama sulle cime circostanti appare all'improvviso!! con attenzione superiamo qualche passaggio più esposto (2°) ....un ultimo sforzo e siamo sulla vetta nord del Cavallo....WoW...è sempre una grande emozione trovarsi su queste cime !  Siamo stanchi e nemmeno immaginiamo quanta strada ancora abbiamo davanti....cominciamo la " cavalcata delle gobbe del Cavallo ",superiamo nell'ordine la cima principale con esposta e ripida salita,poi una gobba secondaria e ancora la quota m.1874,infine con breve discesa,approdiamo sull'ultima propaggine,quasi pianeggiante....che spettacolo! per scendere da questa montagna,dobbiamo tornare indietro,ai piedi della quota m.1874,donde un evidente largo pendio erboso,scende sul lato marino....le ginocchia cominciano a far sentire la loro stanchezza,noi scendiamo dritti fino a ritrovare il sent, n° 167.....da qui ora...sarà una interminabile  e faticosissima discesa su erti pendii erbosi inframezzati da rocce rotte inclinate....infine,ritrovato il sentiero del mattino,alle 19.30 giungiamo stremati al parcheggio...stanchissimi e disidratati ..ma con alle spalle e nel cuore,una super giornata di incomparabile montagna...selvaggia,austera,affascinante,unica.....