Dosso Tacher
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Ho messo T3 perché da informazioni avute da Morbegno le racchette da neve non servivano, invece da un certo punto sarebbero state utili, e non averle ha reso l'escursione un pò più complicata e faticosa.
Il Dosso Tacher è un rilievo boscoso, prima elevazione della cresta che in val Tartano separa la val Lunga dalla val Corta.
Il Dosso Tacher è un rilievo boscoso, prima elevazione della cresta che in val Tartano separa la val Lunga dalla val Corta.
Imbocchiamo il sentiero 117, troviamo una pozza ghiacciata davanti al ponte e la aggiriamo con qualche equilibrismo.
Il sentiero sale a strappi e a svolte piuttosto ripido nel bosco di abeti. Ne esce in corrispondenza di un prato in salita dove vi sono alcune baite isolate, una vasca per l'acqua e una teleferica.
Bisogna raggiungere un gruppo di baite in alto a destra dove il prato sembra finire, e dove finiscono i cavi della teleferica. Si tratta della località Casera Gavet che raggiungiamo seguendo il sentiero, ora ricoperto in buona parte da un sottile strato di neve.
Dalle baite seguiamo il sentiero a sinistra fino a un rudere, da lì il sentiero prosegue per un tratto prima di incontrare una deviazione a destra. Poiché è invaso dalla neve saliamo per un prato lungo una striscia priva di neve e ci portiamo a una baita circa 50 metri sopra di noi sulla destra, la baita Laret. Qui si può arrivare, come accennato prima, anche proseguendo lungo il sentiero 117 e poi girando a destra.
Dalla Baita Laret in avanti le racchette sarebbero state molto utili. Nulla da dire sulla cortesia con cui ci sono state fornite le informazioni, ma erano sbagliate. Avremmo dovuto fidarci di più della nostra esperienza e delle nostre sensazioni. Molto generosamente
Nevermind fa la traccia nella neve alta anche mezzo metro, io e l'altro socio seguiamo. Attraversiamo uno spazio aperto in direzione del bosco e di una selletta sulla cresta nord del Dosso Tacher. Entrati nel bosco il percorso è intuitivo.

Dalla selletta, dove c'è anche una radura, si sale con percorso libero il pendio, abbastanza ripido e nel bosco non particolarmente fitto, che porta in cima al Dosso Tacher.
In discesa, nel pratone, scendiamo per una via diretta rispetto al tortuoso percorso dell'andata.
In discesa, nel pratone, scendiamo per una via diretta rispetto al tortuoso percorso dell'andata.
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