Cima di Dassola (Cima della Zocca) da Campo Tartano

La cima Cima di Dassola o Cima Zocca o è una meta panoramica di prim'ordine praticamente sconosciuta, si trova nel territorio del comune di Forcola ed è il culmine dell'ampio versante orobico che si pone a monte della Sirta e di Selvetta.
E' una cima non molto alta (2166 metri), ma la sua posizione estremamente panoramica ne fa un'ottima meta per un'escursione alla portata di tutti, che, in una giornata limpida, regala scenari regala scenari difficilmente dimenticabili.
E'una delle più remunerative escursioni della Val Tartano, per la bellezza dei luoghi attraversati e per il panorama a 360° che, già lungo il cammino, offre una vista splendida sul gruppo del Masino e sull'alto Lario.
Il percorso si presta anche a interessanti osservazioni naturalistiche: all'alpe Dassola infatti, oltre alla fioritura delle numerose specie endemiche, è possibile ammirare un larice monumentale il cui tronco supera i 5 m di circonferenza.

Salita
Siamo arrivati a Campo Tartano abbastanza presto per evitare eventuali problemi di parcheggio dovuti al “Ponte nel Cielo”.
Ci aspettavamo un percorso non segnalato, invece già da Sostila iniziano le bandierine del sentiero 160 che portano in cima, il primo tratto del percorso (fino al bivio per l’alpe Piazzo) fa anche parte dell’Alta via della Val Tartano ( Vedi Mappa ).
Attraversato l’abitato il sentiero porta su una pista che si segue fino al bivio di Curnelecc, qui proseguendo lungo la pista si può salire alla cima dalla valle Zocca (ore 2.15).
Questo percorso permette di fare un anello ma è caratterizato .da lunghi traversi sull’infida erba olina ( conosciuta anche come paiosa, visega o cera), abbiamo qundi scelto de salire dal più panoramico versante dell’alpe Dassola.
Per chi volesse allungare (di molto) questa escursione è possibile lasciare l’auto a Sirta, risalire la bellissima Val Fabiolo (con visita a Sostilia) fino a Somvalle. (il dislivello salirebbe a 1800m)
Se poi si vuole strafare si può anche tornare sul fondo della Valtellina percorrendo la vecchia mulattiera della val Tartano per poi tornare a Sirta.