Poncione della Costa - 1253 m
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Sono settimane che siamo immersi in una spessa coltre di foschia. Non ho ben capito se sono polveri sahariane sospese, come suggeriscono gli elvetici, o più semplicemente inquinamento. Di fatto una pioggia seria e purificatrice non la fa da mesi. C'è il sole pallido pallido, il meteo non invoglia al cammino.
Posteggio poco sopra Cernobbio e mi avvio per l'ormai ultra-conosciuto sentee di Sort che unisce Rovenna a Moltrasio. Camminando in giorno feriale pensavo di essere solo, invece mi ritrovo davanti a me una trentina di escursionisti del Cai. Alla fine arrivo in testa, ma non prima di aver chiacchierato un po' con tutti.
Da Tosnacco salgo per la poco frequentata ma ottima mulattiera chiamata sentee La Culman. Fino a Monte Piano è il classico acciottolato che non lascia respiro in quanto, oltre che ripido, è pure senza gradini (è una tecnica di un tempo per far scivolare le slitte cariche fino a valle). Più a monte è una semplice traccia sul crinale tra facili roccette; di contro quest'ultimo percorso è quasi più comodo in quanto si presentano dei gradini naturali con le classiche stratificazioni della roccia sedimentaria.
Raggiungo il Bugone e sento suonare le campane di Moltrasio, è mezzogiorno. Ancora un ultimo strappo e salgo il poncione della Costa a ridosso del rifugio. E' una cima dimenticata, nessuno la caga perché c'è la sterrata che le gira attorno... oggi spero di aver fatto un'opera di bene valorizzandola e dedicandole un'escursione tutta per lei!
Posteggio poco sopra Cernobbio e mi avvio per l'ormai ultra-conosciuto sentee di Sort che unisce Rovenna a Moltrasio. Camminando in giorno feriale pensavo di essere solo, invece mi ritrovo davanti a me una trentina di escursionisti del Cai. Alla fine arrivo in testa, ma non prima di aver chiacchierato un po' con tutti.
Da Tosnacco salgo per la poco frequentata ma ottima mulattiera chiamata sentee La Culman. Fino a Monte Piano è il classico acciottolato che non lascia respiro in quanto, oltre che ripido, è pure senza gradini (è una tecnica di un tempo per far scivolare le slitte cariche fino a valle). Più a monte è una semplice traccia sul crinale tra facili roccette; di contro quest'ultimo percorso è quasi più comodo in quanto si presentano dei gradini naturali con le classiche stratificazioni della roccia sedimentaria.
Raggiungo il Bugone e sento suonare le campane di Moltrasio, è mezzogiorno. Ancora un ultimo strappo e salgo il poncione della Costa a ridosso del rifugio. E' una cima dimenticata, nessuno la caga perché c'è la sterrata che le gira attorno... oggi spero di aver fatto un'opera di bene valorizzandola e dedicandole un'escursione tutta per lei!
Tourengänger:
paolo aaeabe

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Kommentare (2)